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François Villeroy: inflazione in Europa al 2% nella prima parte del 2025

François Villeroy è sicuro: Europa pronta al ritorno alla normalità in termini di inflazione.

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L’ottimismo vola ai piani alti del mondo dei banchieri centrali europei. Dopo che BCE ha tagliato i tassi di altri 25 punti base, arrivano ulteriori conferme dell’ottimismo sul ritorno dell’inflazione del 2%, anche da parte di chi in passato si era detto più scettico. Ultimo in ordine temporale – ma non di importanza – a tornare sulla vicenda è François Villeroy de Galhau – che ha confermato le sue aspettative di ritorno al 2% dell’inflazione già nella prima parte del 2025.

I dati sull’inflazione europea si sono dimostrati essere piuttosto contenuti e comunque in forte riduzione rispetto ai mesi precedenti, per quanto in realtà l’inflazione Core rimanga sopra al target del 2%. L’inflazione Core misura il livello di aumento dei prezzi eliminando però spesa energetica e per gli alimenti, spesa che è storicamente più volatile. L’ottimismo confermato da Villeroy potrebbe indicare la chiara volontà di BCE di intervenire ulteriormente prima della fine dell’anno.

Una BCE che corre con i tagli

E che corre tanto quanto Fed – pur essendo partita prima. Dai due lati dell’oceano ci si aspetta un percorso pressoché parallelo, con Fed che ha dovuto recuperare sui tagli europei intervenendo durante l’ultima riunione con ben 50 punti base di tagli.

Secondo Villeroy l’Europa si troverebbe sulla buona strada per battere l’inflazione – cosa che sarebbe ovviamente una buona notizia. Ci si aspetta però la possibilità di qualche rimbalzo, per quanto di modesta entità, nel corso dei prossimi mesi. Effetto che però per Villeroy sarebbe più tecnico che fondamentale – con il francese che si aspetta di essere saldamente sotto il 2% già ad inizio 2025.

Si tratta di un miglioramento sostanziale rispetto agli ultimi forecast diffusi da BCE, che prevedeva invece il ritorno al 2% non prima dell’ultimo trimestre. Previsioni che saranno presto ritoccate – secondo quanto riporta Bloomberg – indicando come periodo più probabile del ritorno al 2% la prima metà del 2025.

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