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Fumio Kishida si ritira: occhi puntati su yen e borsa giapponese
Fumio Kishida, complice un consenso in patria che è ai minimi storici, ha annunciato che non correrà per un secondo mandato. L’annuncio del primo ministro in carica del Giappone ha delle conseguenze importanti anche per i mercati, per quanto questi siano rimasti relativamente statici in attesa dei dati sull’inflazione USA che arriveranno oggi, mercoledì 14 agosto, alle 14:30 ora italiana.
La notizia ha contribuito ad una certa volatilità sui mercati, con Nikkei che dopo essere partita bene ha bruciato i gain ottenuti per poi ristabilirsi sugli stessi livelli con i quali aveva aperto la giornata di scambi. A contendersi il ruolo di candidati per il Partito Democratico Liberale saranno in diversi tra i pesi massimi della politica giapponese, con i mercati che però dovranno presto iniziare a fare i conti con le prime certezze. La prima? Con ogni probabilità arriverà alla guida del partito e dunque come candidato a primo ministro un politico più aperto al percorso di normalizzazione della politica monetaria di Bank of Japan.
Normalizzazione in arrivo, a patto che si vincano le elezioni
Arriverà una sorta di normalizzazione per la politica monetaria giapponese, nel caso in cui dovessero vincere Taro Kono, attuale ministro per la trasformazione digitale, oppure Toshimitsu Motegi, che è tra le figure più rappresentative del partito.
Sono i due nomi che circolano con maggiore insistenza e che potrebbero voler dire un ritorno al rafforzamento dello yen nei confronti delle principali divise sul mercato del Forex.
I mercati del Forex hanno però giocato almeno per ora d’attesa, finendo per avvicinarsi alla conclusione della sessione sugli stessi livelli ai quali aveva aperto.
Lo svilupparsi della situazione politica interna al Partito Democratico Liberale dovrà essere seguita con grande attenzione sia da parte di chi investe sul Forex, sia da parte di chi ha in portafoglio azioni della borsa di Tokyo.