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Fusione nei chip AI coreani in chiave anti NVIDIA

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L’enorme quota di mercato incamerata da NVIDIA fa gola a molti, che pensano anche al merge per essere più competitive sul mercato. È arrivato l’ok per la fusione di due diversi produttori di chip dedicati ai complessi calcoli di cui l’intelligenza artificiale ha bisogno. Siamo in Corea del Sud e le due società che hanno deciso per il merge – le cui negoziazioni erano partite già giugno – sono Rebellions e Sapeon Korea. Aziende che per dimensioni non potranno ancora competere con NVIDIA né pensare di impensierirla sua scala globale, ma che al tempo stesso segnalano come lo scontro si farà, giorno dopo giorno, sempre più intenso.

Il settore AI rimane uno dei più interessanti anche per l’indotto hardware, ovvero per i chip ad alte prestazioni che sono sempre più richiesti da questa industria. Una corsa che è stata anche responsabile per il tramonto di vecchi giganti del settore chip e che sta continuando a definire il mondo degli investimenti e anche delle aspettative sul futuro delle borse.

Hynix, SK Telecom e non solo

Dietro questi due nomi, e nello specifico dietro quello di Sapeon, che saranno quasi sconosciuti agli investitori europei, ci sono anche gli importanti investimenti del produttore di chip per memorie Hynix e anche quello di SK Telecom.

Il gruppo che risulta dalla fusione non è ancora quotato in borsa, né a Seul né altrove, per quanto questo passaggio potrebbe diventare necessario in ottica di sviluppo di un concorrente credibile allo stra-dominio di NVIDIA.

Negli USA, ormai da tempo, anche OpenAI sta cercando di sviluppare una propria filiera per la produzione di chip – e con ogni probabilità altre ne arriveranno sui mercati, per un comparto che rimane il più caldo delle borse USA e mondiali. Per ora però di motivi di preoccupazione per lo stato di salute di NVIDIA non sembra ce ne siano.

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