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General Motors Company, offerta di buyout ai suoi dipendenti

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General Motors ha annunciato giovedì di voler offrire incentivi di uscita alla maggior parte dei suoi dipendenti negli Stati Uniti e ad alcuni dirigenti globali nel tentativo di tagliare i costi durante la transizione verso i veicoli elettrici. L’azienda automobilistica di Detroit non ha rivelato a quanti lavoratori sia rivolta l’offerta, ma ha confermato che la mossa mira ad accelerare il raggiungimento dell’obiettivo precedentemente annunciato di tagliare i costi di 2 miliardi di dollari entro la fine dell’anno prossimo.

GM ha circa 58.000 dipendenti negli Stati Uniti e le offerte saranno fatte ai white-collars con almeno cinque anni di servizio e ai dirigenti globali che sono stati con l’azienda almeno due anni. L’azienda ha inoltre dichiarato che le offerte sono state pensate per evitare che in futuro sia costretta ad operare licenziamenti.

General Motors annuncia delle offerte di buyout ai suoi dipendenti per evitare di operare licenziamenti in futuro

Ulteriori tagli dei costi dell’azienda

L’analista di Guidehouse Research e-Mobility, Sam Abuelsamid, ha detto che i tagli ai costi potrebbero essere necessari perché c’è un rischio significativo di una frenata nelle vendite, proprio mentre le case automobilistiche stanno aumentando la produzione, ostacolata dalla carenza globale di chip informatici.

GM e altre case automobilistiche, inoltre, offrono pochi modelli a basso costo in questi giorni: gli acquirenti che possono permettersi i loro veicoli sono decisamente inferiori rispetto alle aziende che offrono veicoli commericiali. Nonostante le vendite di auto di GM rimangano forti, infatti, l’azienda sta vedendo i prezzi dei suoi prodotti iniziare a diminuire: la società ha annunciato che taglierà i costi riducendo la complessità dei suoi veicoli.

Con le annunciate offerte di buyout, GM probabilmente perderà alcuni ingegneri che lavorano sui motori a combustione interna: a ciò si aggiunge il fatto che l’azienda ha già effettuato tagli al personale per ridurre le spese. I dipendenti che desiderano aderire alle offerte devono iscriversi entro il 24 marzo e quelli che verranno approvati dovranno lasciare l’azienda entro il 30 giugno. I lavoratori statunitensi riceveranno un mese di stipendio per ogni anno di servizio, fino a 12 mesi. Inoltre, verrà loro offerta l’assistenza sanitaria COBRA e parte dei bonus che riceverebbero quest’anno.

Inoltre, è necessario precisare che i 2 miliardi di dollari di tagli ai costi da parte di GM vengono fatti anche per prepararsi a una potenziale recessione economica, come affermato dal direttore finanziario Paul Jacobson in una conferenza di analisti a febbraio.

L’impegno di General Motors nella transizione verde

General Motors (GM) è un’azienda automobilistica americana fondata nel 1908 con sede a Detroit, Michigan. GM è uno dei maggiori produttori di automobili al mondo, possiede marchi come Chevrolet, Buick, Cadillac, GMC, e produce anche veicoli commerciali e militari. Nel 2020, GM ha annunciato di voler diventare un’azienda completamente elettrica entro il 2035, puntando a produrre solo veicoli a zero emissioni di gas serra.

Le offerte di buyout servono all’azienda per poter investire in questa transizione e rimanere competitiva sul mercato

La decisione di offrire incentivi di uscita arriva infatti in un momento incerto per l’industria automobilistica, che è in piena transizione verde dall’utilizzo di veicoli a combustione a quelli elettrici. Il passaggio richiede una maggiore spesa per la ricerca e lo sviluppo, nonché enormi investimenti in fabbriche specializzate e nell’aggiornamento degli impianti di produzione, oltre alla spesa per ottenere particolari metalli preziosi. Questi investimenti includono la modifica dei processi produttivi, l’installazione di nuove attrezzature e tecnologie per la produzione di componenti elettrici e la formazione di personale specializzato nella produzione di veicoli elettrici.

La conversione dei veicoli elettrici richiede un impegno di capitale significativo per le case automobilistiche e spesso richiede un lungo periodo di tempo per raggiungere la piena efficienza produttiva. Tuttavia, le aziende investono in questa transizione per rimanere competitive sul mercato automobilistico in evoluzione e soddisfare le esigenze dei consumatori per veicoli a basse o zero emissioni di gas serra.

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