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Germania: €50 miliardi di aiuti per la decarbonizzazione

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Secondo quanto è stato riportato lunedì 5 giugno da Bloomberg News, l’agenzia di stampa internazionale tra le più note al mondo, il governo tedesco ha annunciato un piano di sovvenzioni da 50 miliardi di euro (pari a 53,4 miliardi di dollari) al fine di aiutare la transizione dei produttori ad alta intensità energetica verso l’utilizzo di tecnologie a impatto climatico neutro.

Il programma, ancora in attesa dell’approvazione da parte dell’Unione Europea, avrà una durata di 15 anni e sarà aperto alle aziende che emettono almeno 10 chilotoni di carbonio ogni anno. Il chilotone è un multiplo dell’unità di misura ton (non impiegata dal Sistema internazionale di unità di misura), utilizzata convenzionalmente per esprimere la quantità di energia liberata da un esplosivo, il trinitrotoluene (TNT) o tritolo. Il ton è pari a 4,184 gigajoule (all’incirca la quantità di energia liberata nella detonazione di una tonnellata di tritolo); di conseguenza, il chilotone equivale a 1000 ton, quindi all’energia liberata dall’esplosione di mille tonnellate di tritolo. Settori come l’acciaio, i prodotti chimici, il cemento, la carta e il vetro rientrano, quindi, nei beneficiari di questa iniziativa.

La Germania sostiene l’industria pesante con €50 miliardi al fine di raggiungere i suoi obiettivi ambientali

Promuovendo la sostenibilità nell’industria pesante

Il ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, ha dichiarato lunedì durante una conferenza stampa che la Germania sta puntando alle aziende con le maggiori emissioni, in quanto il governo prevede una riduzione di 350 milioni di tonnellate di emissioni entro il 2045, corrispondente a un terzo dell’obiettivo dell’intero settore industriale.

La Germania, la più grande economia europea, si è posta l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio di due terzi entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2045. La decarbonizzazione del settore industriale rappresenta una priorità per raggiungere questi traguardi.

Tuttavia, finora il Paese ha incontrato diverse difficoltà nel perseguire i suoi obiettivi ambientali. Infatti, il piano di Habeck per promuovere le pompe di calore in sostituzione delle caldaie tradizionali, che prevedeva di utilizzare l’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per alimentare le pompe di calore, riducendo così le emissioni di gas serra e promuovendo la transizione verso un sistema energetico più sostenibile, ha incontrato ostacoli e contrasti interni.

Il solo settore dell’acciaio in Germania contribuisce al 30% delle emissioni di carbonio industriali. Grazie al programma di sovvenzioni, lo Stato coprirà la differenza di costi tra la produzione di acciaio convenzionale e quella di acciaio “verde”. Un meccanismo simile sarà adottato anche per le altre industrie interessate.

I sussidi saranno assegnati attraverso un’asta, in cui le aziende presenteranno proposte per ottenere l’importo di aiuto necessario e saranno selezionate quelle che offrono la cifra più bassa. A causa di questa modalità, la dimensione precisa del programma non è ancora stata determinata, ma il Ministero dell’Economia tedesco ha dichiarato che l’importo rientrerà nell’ordine delle decine di miliardi di euro.

Questo programma segue l’esempio dei Paesi Bassi, che hanno adottato strumenti simili per promuovere la sostenibilità nel settore industriale. L’iniziativa della Germania aspetta ancora l’approvazione da parte della Commissione Europea. Nonostante il ministro Habeck abbia affermato che esiste un accordo di base, Bruxelles dovrà verificare se il programma si concentra sulle spese operative e assicurarsi che non comporti finanziamenti eccessivi se combinato con altri programmi.

La Germania si è posta l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2045

In risposta alle critiche precedenti, il Ministero dell’Economia ha reso il programma più accessibile alle aziende di medie dimensioni, come ha sottolineato Habeck. I dettagli saranno pubblicati martedì e l’attuazione dell’asta richiederà circa due mesi, secondo quanto è stato comunicato dal Ministero.

Già a marzo scorso in Germania era stato presentato un piano da diversi miliardi di euro per consentire il raggiungimento dell’obiettivo di zero emissioni di carbonio. Le società di rete ad alta tensione tedesche, infatti, hanno presentato un programma che prevede la costruzione di 14.197 chilometri di linee di trasmissione e un investimento di 128,3 miliardi di euro (pari a circa 137,12 miliardi di dollari) entro il 2045. L’obiettivo è generare l’80% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2030 e raggiungere un sistema energetico completamente verde entro il 2035.

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