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Giappone, bond per contrastare il basso tasso di natalità

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L’impegno del Giappone nel contrastare la diminuzione del tasso di natalità potrebbe essere finanziato attraverso l’emissione di obbligazioni governative, come dichiarato dall’alto dirigente del Partito Liberale Democratico, Hiroshige Seko, durante una trasmissione televisiva andata in onda domenica su BS TV Tokyo.

Seko, attualmente segretario generale dell’LDP, ha sottolineato la necessità di un dibattito su come finanziare la politica governativa di contrasto al calo della natalità: se attraverso obbligazioni governative, tasse, un sistema assicurativo o una combinazione di diverse fonti, ma ha aggiunto che il finanziamento tramite l’emissione di titoli di Stato dovrebbe essere in ogni caso consentito.

L’emissione di bonds governativi da parte del Giappone per risolvere il problema del basso tasso di natalità dovrebbe essere una importante idea da tenere in conto

Il problema della natalità in Giappone

Il Giappone è uno dei Paesi con il tasso di natalità più basso al mondo, con una media di 1,34 bambini per donna. Questo fenomeno rappresenta una sfida importante per l’economia giapponese, poiché il calo della popolazione può limitare la crescita economica e aumentare i costi per il sistema di assistenza sociale.

Le cause di questa diminuzione del tasso di natalità sono molteplici e complesse. Uno dei fattori principali è il fatto che le donne abbiano fatto enormi progressi nell’istruzione e nell’occupazione, ma spesso faticano a conciliare la carriera professionale con la vita familiare. Un altro fattore importante è il crescente numero di persone che scelgono di non sposarsi, insieme al crescente isolamento sociale dovuto anche alla pandemia, che ha inoltre messo in difficoltà molte famiglie con conseguente perdita del lavoro e diminuzione del reddito.

Il governo giapponese sta cercando di affrontare il problema del tasso di natalità attraverso una serie di politiche a favore della famiglia, tra cui sussidi per le nascite, permessi di maternità e paternità, asili nido e servizi di assistenza all’infanzia. Tuttavia, molte di queste politiche sono ancora insufficienti per affrontare il problema in modo efficace.

Per affrontare il problema del tasso di natalità, sarà necessario un approccio olistico che affronti le diverse cause del fenomeno. Questo potrebbe includere politiche volte a sostenere la carriera delle donne e promuovere un equilibrio tra vita professionale e familiare, relazioni sane e supportare la formazione della famiglia, nonché politiche volte a migliorare la situazione economica e sociale delle famiglie. Solo attraverso un approccio globale e integrato sarà possibile affrontare efficacemente il problema del tasso di natalità in Giappone.

Il problema della natalità è particolarmente importante per il Giappone, Paese con il tasso più basso al mondo

I bonds governativi come incentivo per aumentare la natalità

L’emissione di obbligazioni governative potrebbe rappresentare una soluzione per finanziare le politiche per l’infanzia, ma potrebbe anche aumentare il debito pubblico del Giappone, che è già uno dei più elevati al mondo. Sarà necessario valutare con attenzione le diverse opzioni di finanziamento e trovare un equilibrio tra la sostenibilità finanziaria e la necessità di affrontare il problema della diminuzione del tasso di natalità.

Nel corso del programma, Seko ha anche criticato l’attuale politica monetaria ultra-morbida del Giappone, mentre il primo ministro Fumio Kishida ha promesso a gennaio di raddoppiare il bilancio per le politiche a favore dei bambini entro giugno, per affrontare la diminuzione del tasso di natalità che ha raggiunto un nuovo minimo storico di circa 800.000 nascite l’anno scorso, secondo i dati ufficiali.

L’emissione di obbligazioni governative potrebbe essere una soluzione per finanziare le politiche a favore della famiglia senza gravare ulteriormente sulle tasse dei cittadini. Tuttavia, è importante tenere conto del fatto che l’emissione di obbligazioni governative comporta un costo per lo Stato sotto forma di interessi sul denaro prestato. Inoltre, l’emissione di un eccessivo numero di obbligazioni governative potrebbe aumentare il debito pubblico e mettere a rischio la stabilità finanziaria dello Stato.

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