News

Stop ai 250 milioni per la gigafactory a Termoli di Stellantis

Published

on

Il governo blocca i 250 milioni di euro che sarebbero stati destinati alla gigafactory da far sorgere a Termoli e che è stato già motivo di grande attrito con i sindacati, anche a causa di enormi ritardi. Una gigafactory che sarebbe stata destinata alla produzione di auto elettriche e che avrebbe coinvolto direttamente Stellantis, in una joint venture con Total e Mercedes. Il governo, stanco di aspettare secondo voci di corridoio, avrebbe dunque chiuso una volta per tutte il progetto.

Cosa che era stata già minacciata settimane fa, all’interno di quelle schermaglie che hanno portato i rapporti tra Stellantis ex-Fiat e governo italiano ai minimi storici. Rapporti che sembrerebbe per il momento impossibile ricucire. Il governo italiano chiede garanzie per certi minimi produttivi, mentre l’industria auto – compresa Stellantis – cerca di tagliare dove può a fronte di una delle peggiori crisi del settore che si siano mai registrate.

Tavolo al ministero anche con il presidente della Regione Molise

Il tavolo al ministero ha ospitato anche il presidente della regione Molise Francesco Roberti, insieme ai sindacati e a vertici di Stellantis, che si sono visti consegnare l’addio ad un progetto che non aveva mosso grandi passi, a parte promesse di finanziamento da un lato e di impegno da parte della joint venture all’altro. Una questione che aveva già portato a aspri scontri tra sindacati e governo e tra Stellantis e gli stessi rappresentanti del governo.

Rapporti ai minimi termini, con i fondi che saranno dirottati, secondo il ministro Adolfo Urso, verso progetti che puntino comunque a ridurre l’impatto sull’ambiente dell’industria. Per il momento non sembra che siano stati però individuati progetti – che con ogni probabilità verranno indicati nel corso delle prossime settimane. Un intoppo da 250 milioni di euro, per un progetto che forse non interessava più a nessuno e che libera così da un impegno difficile da sostenere Stellantis e Mercedes.

Intanto Carlos Tavares ribadisce l’impegno per l’auto elettrica

Stellantis non parteciperà al cartello che cercherà di far slittare i limiti alle emissioni che sono stati previsti per il prossimo anno. La dichiarazione di Tavares è arrivata durante la presentazione di un hub globale per i veicoli commerciali in quel di Torino.

Obiettivo del gruppo sarebbe, secondo le parole del CEO, spingere anche per la produzione di auto elettriche più economiche, confermando l’impegno del gruppo un tempo di Torino per il mondo dell’auto elettrica.

Intanto continua una partita complicatissima nel settore: Volkswagen annuncia 15.000 licenziamenti e pensa alla chiusura di tre impianti produttivi. I numeri d’altronde non sono quelli dei grandi progetti, neanche con i fondi del PNRR.

Non è chiaro per il momento come saranno impiegati i fondi che saranno risparmiati perché non investiti nell’hub dell’auto elettrica di Termoli.

Per il momento mancano commenti ufficiali da parte di chi è direttamente coinvolto nella decisione, a partire da Stellantis, con quello di Carlos Tavares che sembra però un commento, da Torino, a sostegno dell’impegno del gruppo per l’elettrico, nonostante questo incidente di percorso, che pur aveva agitato in positivo l’opinione pubblica italiana al momento dell’annuncio.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version