News

Giornata positiva per il Loonie dopo i dati sull’occupazione

Pubblicato

il

Ottima giornata per il Dollaro Canadese trainato da dati sull’occupazione più robusti del previsto, che mettono in evidenza un mercato del lavoro in Canada caratterizzato da forza e un basso tasso di disoccupazione.

Questi dati potrebbero costituire un ulteriore ostacolo per il percorso di disinflazione del Canada, il quale, secondo il governatore della Banca del Canada (BoC), Tiff Macklem, sta già procedendo a un ritmo più lento. Nonostante la BoC abbia deciso di mantenere invariati i tassi all’inizio di questa settimana, permane la possibilità di futuri rialzi, soprattutto se il mercato del lavoro dovesse minacciare il progresso verso la disinflazione.

I dati evidenziano un mercato del lavoro ancora solido in Canada.

Il mercato del lavoro resiste

In agosto, l’economia canadese ha registrato un aumento di 39.900 posti di lavoro, superando le stime che prevedevano solo 15.000 nuovi impieghi. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 5,5%, un segnale di resilienza nonostante i tassi di interesse elevati.

Ciò ha portato i mercati finanziari a vedere una probabilità del 44% di un ulteriore aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Canada entro la fine dell’anno, rispetto al 36% precedente ai dati. La settimana scorsa, la banca centrale ha mantenuto il suo tasso di riferimento al 5%, il più alto in 22 anni, dopo aver effettuato aumenti nei mesi di giugno e luglio, indicando una fase di crescita economica più contenuta.

Secondo l’economista di BMO Capital Markets, Doug Porter, i dati sull’occupazione non sono abbastanza robusti per giustificare una revisione immediata della pausa nei rialzi dei tassi, ma nemmeno così deboli da escludere ulteriori aumenti.

Inoltre, il supporto per il dollaro canadese è stato rinforzato dal fatto che i futures del petrolio greggio statunitense sono aumentati dello 0,5% a $87,26 al barile, mentre gli investitori hanno scelto di concentrarsi sulla scarsa disponibilità di petrolio, nonostante l’incertezza macroeconomica. Nel frattempo, il dollaro statunitense (.DXY) ha registrato un lieve calo rispetto ad un paniere di valute principali.

Un mercato del lavoro solido potrebbe rendere difficile raggiungere il target dell’inflazione al 2% senza ulteriori rialzi del tasso di interesse. (Grafico tratto da TradingEconomics.com)

La situazione delle altre monete

Mentre il Dollaro Canadese mostra una forza notevole, il Dollaro Americano sembra cedere parte dei suoi recenti guadagni, posizionandosi tra le valute meno performanti di giornata. Questo rallentamento per il “greenback” potrebbe rappresentare semplicemente una fase di consolidamento successiva alle sue recenti salite.

Anche lo Yen, dopo un breve beneficio derivante dagli interventi verbali del Giappone, manifesta segnali di indebolimento. Nel frattempo, l’Euro registra modesti cali rispetto alle altre valute europee. Questa diminuzione potrebbe essere attribuita alle previsioni di una contrazione economica in Germania, la principale potenza economica dell’Eurozona, secondo le stime dell’Istituto di Ricerca Economica tedesco, noto come Diw.

Questo calo è principalmente attribuibile a una crescita lenta del consumo interno e a un indebolimento delle dinamiche di esportazione, aggravate dalla flessione dell’economia cinese.

Tuttavia, guardando avanti, l’istituto adotta una visione più positiva, prevedendo una crescita costante dell’1,2% sia nel 2024 che nel 2025. Geraldine Dany-Knedlik, co-direttrice per le previsioni e la politica economica presso il DIW, anticipa che un significativo aumento dei salari e delle retribuzioni possa stimolare la spesa delle famiglie, avviando una fase di ripresa.

Timm Bönke, anch’esso co-direttore del dipartimento di previsioni del DIW, prevede un notevole miglioramento del sentiment dei consumatori grazie a una prevista riduzione significativa dei tassi di inflazione nel prossimo periodo. Questo dovrebbe incoraggiare le famiglie a incrementare le proprie spese, sostenute da condizioni finanziarie migliorate e da un ambiente di inflazione potenzialmente più stabile.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Trending

Exit mobile version