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Goldman Sachs: 2024 anno positivo per azioni europee

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Nonostante l’outlook sul mercato azionario europeo sia condizionato dalle pessime condizioni economiche per l’economia continentale, c’è chi vede per il 2024 forti possibilità di un rialzo dell’intero comparto. A parlare sono gli analisti di Goldman Sachs, che ritengono che il settore azionario europeo potrebbe trasformarsi in una delle gemme dell’anno che verrà, in forte controtendenza rispetto alla maggioranza delle analisi economiche, che vedono l’area euro ancora parecchio indietro nella lotta all’inflazione e comunque maggiormente colpita dai costi energetici.

Secondo il gruppo, che è una delle banche d’affari più importanti del mondo, ci sarà spazio per la crescita anche nel 2024, che sarà dovuto all’allontanarsi del pericolo di forti shock economici e anche alla possibilità che l’inflazione si confermi al ribasso in modo rapido, così come emerso dai più recenti dati. A parlare è Sharon Bell, in una nota agli investitori che affidano i propri capitali al gruppo. Questo a prescindere da una situazione della domanda globale in difficoltà e a notizie non troppo positive che arrivano dal Lontano Oriente, mercato che rimane uno di quelli di riferimento per le grandi aziende europee.

Goldman Sachs ottimista sulle azioni europee

Aspettative di rialzi: parla Goldman Sachs

Partiamo con il precisare un punto: le analisi, anche quando arrivano dalle grandi banche d’affari, possono non essere sempre corrette. A parlare è Goldman Sachs tramite l’analista Sharon Bell, che in una nota diffusa dal gruppo si è detta molto ottimista sul futuro anche di medio periodo per il settore azionario europeo. L’aspettativa del gruppo è in performance positive anche per il 2024, con il comparto che sarà spinto da un quadro economico in miglioramento e del ritorno di valutazioni per le azioni europee più vicine al loro valore reale.

A contribuire al quadro, sempre secondo l’analista di Goldman Sachs, il fatto che la crisi dei bond sembri ormai alle spalle, per un pronto ritorno a una situazione di semi-normalità, che sarà di aiuto anche per il settore economico privato. Un quadro che lascia intendere, aggiungiamo noi, la possibilità che le politiche monetarie di BCE si facciano più lassiste, cosa che i business, in particolare quelli che fanno un utilizzo intensivo dei capitali, attendono con grande ansia.

Per Goldman Sachs prevarranno i “torI”

Eurostoxx 500 verso i 480

La previsione dell’analista di Goldman Sachs è corredata anche da numeri: per uno degli indici più importanti del continente, Eurostoxx 600, il livello possibile è di 480, che sarà in rialzo rispetto alle quotazioni attuali di più del 7%. Un buon risultato, che però dovrà essere confrontato con quanto avvenuto in passato.

Rimarremo, se la previsione dovesse avverarsi, in un territorio ancora negativo rispetto al picco toccato nel 2022. Segno che anche in presenza di segnali di recupero, ci sarà comunque da fare i conti con una crescita per il settore azionario piuttosto lenta. Una crescita che dovrà poi essere confermata dai fatti, con i dubbi che almeno presso altri lidi continuano a rimanere più che consistenti.

Chi farà da traino per la crescita?

Tra performance dei bancari e delle big pharma, e il potenziale recupero dei comparti che hanno sofferto di più, per il momento rimane difficile individuare chi farà da traino per la crescita del comparto.

Lo stato di forma di Novo Nordisk non potrà essere l’unica locomotiva di crescita. Ci sarà da crescere in modo più diffuso, a patto di voler vedere le previsioni di Goldman Sachs rispettate.

Torna un cauto ottimismo, che già martedì 14 novembre alle 14:30 sarà messo in discussione con i dati sull’inflazione USA: lontani geograficamente, ma in grado di aiutare o schiacciare anche il settore azionario europeo. Occhi puntati, ancora una volta, a Washington – per un dato che fa tremare però anche Francoforte e Parigi.

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