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Goldman Sachs: in arrivo centinaia di licenziamenti

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Qualche centinaio di tagli in arrivo da Goldman Sachs, all’interno di quello che è il piano di turnover classico del gruppo bancario, che con cadenza annuale manda a casa lo staff low performing, ovvero quello che ha offerto rendimenti lavorativi peggiori. Con i tagli programmati da qui a fine anno, Goldman Sachs avrà fatto ruotare per il 2024 tra il 3% e il 4% della sua forza lavoro. Non si tratterebbe però di tagli per necessità – ma di ordinaria amministrazione – con il titolo di Goldman Sachs che in settimana ha fatto registrare un altro record e che appare essere il più forte in ambito bancario USA.

Un approccio tipico di Goldman Sachs alla gestione del personale, che però sembrerebbe essersi guadagnato le prime pagine dei giornali – senza che fosse correttamente segnalata la normalità di questo tipo di operazioni da una banca che è tra le più competitive anche sul piano interno, in una giostra dei rendimenti dei dipendenti da sempre ad alta tensione.

La corsa in borsa non aiuta i “peggiori”

Funziona da sempre così in Goldman Sachs: se non sei tra i migliori, puoi essere mandato a casa anche se per la banca è un momento d’oro, con il titolo che da inizio anno guadagna il 30% e che ha chiuso la seduta di ieri al +4,51%.

Non si tratta dunque di una risposta alle mutate condizioni economiche e all’incertezza che attende anche il redditizio settore bancario per i tagli previsti a settembre e più in generale per il rientro verso un regime di politica monetaria caratterizzato da tassi più bassi.

Si parla di diverse centinaia di persone da mandare a casa, per un totale di licenziamenti nel corso del 2024 che ha riguardato tra il 3% e il 4% dell’intera forza lavoro di Goldman Sachs a livello globale.

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