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Google: schiaffo dalle corti USA. Titolo giù del 2%

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Un tribunale degli Stati Uniti ha imposto a Google / Alphabet modifiche importanti al Google Play Store, così da permettere agli utenti accesso da più fondi di download e aprendolo di fatto alla competizione. La sentenza è uno strascico degli eventi che furono portati alla ribalta dal caso Fortnite e che sta scuotendo quello che di fatto è un duopolio saldamente nelle mani di Google da una parte e di Apple dall’altro. La sentenza arriva da San Francisco – è firmata dal giudice James Donato e potrebbe presto scuotere sia il titolo sia l’intero mercato tech.

A interessare maggiormente è l’obbligo per almeno tre anni di eliminare ostacoli e divieti per pagamenti in app diversi da quelli di Google. Ci sarà anche il divieto di pagamento ai produttori di hardware per pre-installare Google Play Store. Una mossa ritenuta anti-competitiva e che è parte della strategia di Google per mantenere il dominio incontrastato della sua suite di App sui sistemi Android.

Ancora strascichi dal caso Fortnite: titolo ALPHABET giù del 2%

Sono ancora gli strascichi del caso Epic Games / Fortnite, caso che aveva visto soccombere appunto Google e che ora dovrà riorganizzare in modo importante il proprio business, eliminando delle pratiche che le corti USA ritengono anti-concorrenziali. Il colpo è stato di quelli importanti: all’interno di una giornata movimentata per l’azionario – complici anche venti di guerra che spirano sempre più forti in Medio Oriente – il titolo di Alphabet ha perso circa il 2% dopo la diffusione della notizia.

Una notizia se vogliamo attesa, ma che ora che è stata formulata nei suoi dettagli è stata valutata per la prima volta dai mercati, in modo che non poteva che essere estremamente negativo. Per il momento mancano commenti sia da parte di Epic Games, che controlla Fortnite, sia da parte di Alphabet.

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