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Israele attacca siti Hezbollah in Libano. Mercati in apprensione

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L’Esercito Israeliano ha comunicato di aver attaccato siti di Hezbollah nel sud del Libano. La notizia è rilevante per i mercati nella misura in cui sarà considerata come possibile fonte di escalation per il conflitto nell’area. Considerazioni che però andranno fatte soltanto lunedì alla riapertura delle principali piazze finanziarie.

Sotto osservazione i prezzi del greggio, insieme alla borsa israeliana e allo shekel, che in passato si è dimostrato essere molto sensibile a qualunque tipo di evoluzione del conflitto che impegna il paese ormai da diversi mesi. Per il momento non è chiaro se gli attacchi saranno utilizzati come giustificazione da parte di Hezbollah per eventuali e ulteriori ritorsioni verso Israele.

Meeting d’urgenza del governo israeliano

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato una riunione d’urgenza del governo e in particolare dei ministri che si occupano di sicurezza, mentre Washington, tramite Pat Ryder del Pentagono, ha affermato di seguire molto da vicino l’evoluzione della situazione.

A preoccupare mercati e analisti sono anche i possibili effetti sui tentativi di raggiungimento di cessate il fuoco che hanno vissuto durante la scorsa settimana fasi di fortuna alternata e che sono tuttora a rischio.

Si attendono ora reazioni da parte dei mercati, reazioni che non tarderanno ad arrivare già dall’apertura delle borse asiatiche tra qualche ora. Da tenere sotto stretta osservazione anche i mercati delle materie prime, da quello del greggio all’oro, con quest’ultimo che sta vivendo una fase di grande esuberanza di prezzo, capitalizzando le incertezze finanziarie e geopolitiche che hanno dominato la scena nel corso degli ultimi mesi.

Una situazione potenzialmente esplosiva e che continua e continuerà a essere motivo di grande apprensione che potrebbe riflettersi sulla quotazione di diversi asset. Seguiranno aggiornamenti compatibilmente con l’evoluzione della situazione, anche nel corso della settimana che si sta aprendo e che sarà quella del ritorno alla normalità, anche in termini di volumi, per diverse piazze.

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