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Il 2024 del franco svizzero | Previsioni ribassiste di Julius Baer
C’è ancora spazio per il franco per deprezzarsi nei confronti delle principali valute internazionali. È questa l’opinione diffusa sui mercati, e in modo particolare e più intenso da Julius Baer, che tramite uno dei suoi analisti di punta, David Alexander Meier, vede per la divisa nazionale della Confederazione un 2024 di forte contrazione. C’è spazio per lasciare in strada, nel corso dell’anno, almeno il 4%, secondo le previsioni di un’entità che è stata tra le più sul pezzo nel corso dell’anno che si è appena concluso.
SNB, la banca nazionale svizzera, terminerà infatti i programmi di vendita a mercato di valuta pregiata straniera per contenere un cambio che vede il franco come sopravvalutato e che sta impattando in modo negativo sugli esportatori svizzeri. E quindi il passaggio a operazioni meno restrittive di politica monetaria a mercato non potrà che avere un impatto su CHF, che nel 2023 è stata la star indiscussa tra le principali valute, con un apprezzamento nei confronti del dollaro che ha toccato il +10%.
La Svizzera pronta a rallentare, almeno sul franco svizzero
Andamento fiacco del dollaro, crisi internazionali che da sempre trovano rifugio nel franco ed ecco servita una fase di crescita, durata tutto il 2023, che ha visto CHF apprezzarsi in modo importante nei confronti di tutte le principali valute. Saremmo però alla fine della corsa, non solo per il grosso degli analisti, ma in particolare con chi ha dimostrato nel 2023 di avere una lettura più chiara delle altre per l’andamento del mercato del Forex. Parliamo infatti delle previsioni che sono state diffuse da Julius Baer Group, che vedono appunto CHF in possibile perdita a fine 2024 di oltre il 4% rispetto ai livelli attuali e dunque tenendo conto anche dell’apertura del 2024 non esattamente brillante per la divisa della Confederazione Elvetica.
D’altronde è chiaro per tutti che SNB tirerà i remi in barca per concedere del respiro all’economia dell’export, che si trova in difficoltà anche a fronte dell’apprezzamento del franco nei confronti delle principali divise utilizzate sui mercati internazionali. E mentre si tornerà stabilmente sotto il 2% di inflazione, torneranno giù anche i tassi. Tutto questo con assoluta certezza o quasi, almeno nelle previsioni, nell’anno in corso. E nonostante ci saranno mosse simili da parte delle economie di riferimento delle altre principali valute sui mercati internazionali.
Una scommessa importante, soprattutto per intensità, per quanto riguarda il franco svizzero, all’interno di un più ampio contesto di previsioni in trend negativo per CHF, che sono in realtà condivise, anche se in proporzione minore, anche da altri operatori di mercato.
Proiezioni anche sullo yen
Meier ha detto la sua anche sullo yen, che sarà in corso di recupero per il 2024, ma su livelli inferiori (intorno a 140 contro il dollaro) rispetto a quelli preventivati da altri analisti. E si raggiungeranno questi livelli non perché, come preannunciato già da Kazuo Ueda, ci sarà il rientro in territorio positivo per i tassi di interesse a Tokyo, ma perché UE e USA saranno costretti a tagli degli interessi importanti a sostegno dell’economia.
Una visione dunque relativamente pessimista, almeno rispetto a quella di altre banche d’affari e allocatori di capitali e che sarà interessante poi confrontare con il vero percorso dello yen sulle piazze.
Il 2024 d’altronde si è aperto come anno di incertezza, un ulteriore anno durante il quale si naviga a vista anche quando si è al timone delle più importante banche centrali. E di elementi ora per essere certi di quanto accadrà ce ne sono davvero pochi.