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Il rublo soffre mentre la Banca di Russia alza i tassi

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Venerdì, il rublo ha perso valore nei confronti del dollaro in seguito all’inaspettato aumento dei tassi di interesse da parte della Banca di Russia. Quest’ultima ha alzato i tassi di 100 punti base, prendendo di mira le crescenti pressioni inflazionistiche. Questa decisione ha influenzato negativamente gli asset russi, portando ad un atteggiamento prudente da parte degli investitori in vista del fine settimana.

Gli analisti intervistati da Reuters si sono dimostrati sorpresi dall’aumento del tasso chiave fino all’8,5%, in quanto i dati sull’inflazione di inizio settimana avevano suggerito solo un aumento di 50 punti base. Al momento, il rublo era più debole dello 0,4% rispetto al dollaro, raggiungendo il valore di 90,62, e aveva perso lo 0,2% rispetto all’euro, scambiandosi a 100,73. Inoltre, ha subito un calo dello 0,1% rispetto allo yuan, portandolo a quota 12,59.

La banca centrale ha deciso di rialzare i tassi di 100 punti base.

La decisione a sorpresa della Banca di Russia

La decisione ha sorpreso gli analisti intervistati da Reuters, poiché la loro previsione era un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base. Tuttavia, alcuni analisti avevano rivisto le loro previsioni nei giorni precedenti, stimando un aumento ancora più significativo. Questa revisione è stata influenzata dai dati sull’inflazione, che hanno mostrato un notevole aumento delle aspettative inflazionistiche delle famiglie per il mese di luglio e un rapido incremento dei prezzi al consumo in Russia.

William Jackson, economista capo per i mercati emergenti presso Capital Economics, ha sottolineato che l’aumento di ben 100 punti base dei tassi di interesse è molto superiore alle aspettative, indicando crescenti preoccupazioni da parte dei responsabili delle politiche economiche riguardo ai rischi legati all’inflazione.

Secondo lui, è probabile che vi sia un ulteriore aumento di 100 punti base entro la fine dell’anno, sebbene sia previsto un andamento meno aggressivo nelle politiche di restrizione monetaria nelle riunioni successive.

In passato, l’inflazione annuale era scesa al di sotto del target del 4% fissato dalla banca centrale, ma questa tendenza si è invertita negli ultimi mesi a causa dell’effetto della base elevata dell’anno precedente, quando l’inflazione aveva raggiunto i livelli più alti degli ultimi 20 anni. Al momento, l’inflazione è al 3,86% secondo quanto riportato dal ministero dell’economia durante la settimana, ed è nuovamente in crescita.

La governatrice Elvira Nabiullina ha attribuito l’aumento della pressione inflazionistica alla forte domanda interna, in particolare nei settori del turismo e della produzione automobilistica, dove l’offerta non riesce a soddisfare il crescente fabbisogno. Questo ha portato a un aumento delle importazioni e ha causato un indebolimento del rublo a fronte di una diminuzione delle esportazioni.

Ci si aspettava un rialzo di 50 punti base dalla Banca di Russia.

Un rublo particolarmente debole

La valuta russa sta subendo una crescente pressione a seguito di un tentativo fallito di insurrezione armata da parte del gruppo di mercenari Wagner alla fine di giugno. La banca centrale ha attribuito la debolezza del rublo alla diminuzione delle esportazioni e all’aumento delle importazioni. Nel mese di giugno, il saldo della bilancia dei pagamenti della Russia è risultato negativo per la prima volta dal 2020.

Secondo Natalia Orlova, economista capo di Alfa Bank, questa situazione è preoccupante per il rublo. Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che sempre più entrate dalle esportazioni vengono pagate in rubli, il che comporta una riduzione delle entrate in valuta estera derivanti dall’eccedenza commerciale.

La governatrice della Banca Centrale, Elvira Nabiullina, ha dichiarato che il tasso di cambio del rublo è strettamente correlato all’aumento della domanda interna, che è un fattore chiave dell’inflazione. La forte domanda sta determinando un aumento delle importazioni, mentre le esportazioni continuano a diminuire.

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, il rublo ha subito periodiche fughe di capitali in risposta a notizie politiche. Tuttavia, Nabiullina ha precisato che il movimento dei capitali non ha avuto un impatto significativo sul tasso di cambio del rublo di recente.

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