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Industria USA più forte di prima | Ottimi dati per manifattura
Dopo gli ottimi dati di NVIDIA di ieri, oggi è il turno di nuovi dati che arrivano dal calendario economico. Sono i dati che riguardano l’attività manifatturiera degli Stati Uniti d’America e sono dati che così buoni non si vedevano dal settembre 2022. A parlare è il Purchasing Manager Index di S&P Global, che riporta un dato di 51,5 contro il 50,7 del mese precedente. Per chi non dovesse seguire questo tipo di dati, quando si è sopra a 50 siamo in territorio espansivo e dunque largamente positivo. Un buon dato, che racconta di un settore industriale USA che non sembra avere ancora perso la speranza di effettuare un atterraggio morbido.
Il dato è arrivato all’interno di una giornata ampiamente positiva per i mercati, con NASDAQ Composite che registra una crescita superiore al 2%, dopo una due giorni terribile e che era stata condizionata dalla paura di dati NVIDIA inferiori alle aspettative. Una combinazione di buone notizie che riporta il buonumore sui mercati e che cambia, di nuovo all’interno della stessa settimana, il trend di mercato.
Industria USA ancora forte: arrivano i dati
Non saranno i dati che metteranno una pietra sopra agli spettri di recessione, ma sono comunque buoni a sufficienza per far sperare per il meglio. Parliamo del PMI di S&P Global, che racconta di un certo ottimismo nel settore manifatturiero statunitense, che registrare al tempo stesso una crescita degli ordinativi che non si vedeva da maggio 2022 e con un output che è il più alto degli ultimi 10 mesi. Addio dunque allo spettro della recessione? Non ancora, ma sono comunque dati che confermano una resilienza dell’industria USA e più in generale della sua economia nella quale Jerome Powell di Federal Reserve sembrerebbe aver sempre confidato.
Diverso il discorso per i servizi, che invece scendono rispetto al mese precedente, riavvicinandosi ad una sorta di equilibrio che potrebbe però fare piacere a chi sta seguendo da vicino l’evoluzione dei prezzi, questione che però saremo costretti a riprendere in mano soltanto tra qualche settimana, quando si avranno i nuovi dati sull’inflazione.
Si tratta complessivamente di una situazione molto positiva per i mercati, che stanno comunque già festeggiando gli ottimi dati di NVIDIA, che certificano come quella dell’AI non sia una bolla, almeno in questo arco temporale, e la possibilità che il comparto intelligenza artificiale possa farsi carico dei desideri di crescita dei mercati. Una situazione che si è prontamente riflessa anche nell’andamento delle borse, con NASDAQ che cresce di più del 2%, dopo sessioni di buon livello sia in Asia che in Europa.
Stabile il mercato del lavoro
Buona anche la tenuta del mercato del lavoro, con la crescita dell’impiego che varia poco rispetto al mese precedente, almeno all’interno dei servizi, con preoccupazioni per le aziende che riguardano appunto il costo del personale. Mancano però segni di raffreddamento concreti, per quanto si stiano facendo progressivamente meno importanti, seguendo le stesse parole di Jerome Powell, nel corso della sua ultima uscita pubblica.
C’è anche da fare qualche altra considerazione: le previsioni per il futuro sono così in bilico da cambiare di giorno in giorno anche in presenza di dati poi non così fondamentali.
Lo stesso fatto che Goldman Sachs abbia definito le azioni di NVIDIA le più importanti al mondo e le trimestrali di ieri le trimestrali più importanti del pianeta la dice lunga sul livello di nervosismo misto a speranza che sta governando ora i mercati.
Un mix che sarà autore di altri cambi di passo, di altri cambi di trend di brevissimo periodo e di altre reazioni di stomaco più che di cervello ai dati che arriveranno in futuro.