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Irlanda, governo azzera IVA sui pannelli fotovoltaici

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Dal 1 maggio di quest’anno, in Irlanda sarà possibile installare i pannelli fotovoltaici sul proprio tetto senza pagare l’IVA. L’imposta sul valore aggiunto in Irlanda è al 23%, persino più cara di quella italiana, ma il governo ha deciso di rimuoverla completamente sui pannelli solari. Una mossa che favorisce gli acquisti da parte dei privati, che non possono scaricare l’IVA come farebbe un’azienda. La decisione, nella sua semplicità, appare piuttosto favorevole per l’avanzamento dell’economia green nel paese.

Da una parte, le società del settore possono mantenere gli stessi prezzi di vendita e contare su più vendite, cosa che di conseguenza porterà a un aumento dei posti di lavoro nel settore; i privati potranno recuperare più velocemente il proprio investimento, mentre l’erario non soffrirà granché il mancato gettito dell’IVA. Una buona parte delle mancate entrate per il Tesoro potranno essere compensate direttamente dalla maggior domanda di pannelli solari e di conseguenza dall’aumento dell’impiego nel settore. Inoltre le società dovranno comunque versare le imposte sugli utili, che probabilmente aumenteranno con questa novità.

Solo lo scorso anno, 17.000 case irlandesi hanno installato pannelli fotovoltaici sul tetto

Massimo risultato, minima spesa

Secondo il Ministero delle Finanze irlandese, in totale il gettito mancato -considerando tutte le variabili in causa- dovrebbe essere di 19 milioni di euro l’anno. Una cifra molto piccola rispetto alla spesa pubblica irlandese e infinitesimale rispetto al PIL della nazione. Dall’altra parte, invece, la differenza per i consumatori è piuttosto evidente: oggi, in media, costa 9.000€ installare dei pannelli fotovoltaici sul proprio tetto. A fronte di questa nuova misura, il prezzo si ridurrà a meno di 8.000€ e permetterà di ridurre del 23% il tempo necessario per recuperare la spesa iniziale. Non una differenza da poco, considerando che l’investimento iniziale è una delle cose che frenano l’installazione di più pannelli.

L’aumento dell’elettricità prodotta dai pannelli fotovoltaici servirà all’Irlanda anche per muoversi più rapidamente verso i propri obiettivi ambientali. Se anche solo una piccola percentuale della popolazione (5-7%) dovesse considerare l’installazione dei pannelli in seguito a questa misura, farebbe già una grossa differenza in termini di energia fotovoltaica prodotta e mix energetico nazionale. In aggiunta, questo riduce la dipendenza dai combustibili fossili e dagli esportatori di questi ultimi. Vista l’ostilità tra Europa e Russia, oltre che l’incertezza legata ai tagli di produzione degli esportatori di gas, produrre energia nei confini nazionali è anche una questione di difesa degli interessi del paese.

Attualmente servono in media otto anni per recuperare l’investimento sui pannelli fotovoltaici sul tetto di un’abitazione

Il governo irlandese spinge sul fotovoltaico domestico

Questa non è la prima né l’unica mossa che il governo irlandese ha intrapreso nel tempo per favorire l’installazione di pannelli fotovoltaici sul proprio tetto. Un’altra mossa importante è stata l’abolizione dei permessi necessari per installare i pannelli. Semplificare la burocrazia e ridurre l’attrito necessario per prendere questa decisione favorevole all’ambiente è uno dei modi meno costosi e più efficienti di muoversi con le regolamentazioni. In questo senso, l’Irlanda si mostra molto efficiente.

Ci sono attualmente 50.000 case in Irlanda dotate di pannelli fotovoltaici, 17.000 delle quali li hanno installati lo scorso anno. Questo significa che l’interesse della popolazione c’è già e sta crescendo nel corso del tempo: una mossa come la rimozione dell’IVA può sicuramente convincere una parte importante degli indecisi a fare questo passo. E con ogni nuova casa dotata di pannelli fotovoltaici, la nazione inquina meno e deve preoccuparsi di meno di come gestire il mix energetico. Se Francia e Germania stanno puntando sull’eolico offshore, per l’Irlanda è centrale al momento favorire i pannelli solari.

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