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L’azionario USA si gioca tutto sui 4.200 di SPX500
Gli occhi della maggioranza degli investitori in azioni sono puntati sull’indice Standard & Poor’s 500, che secondo le analisi più diffuse dovrà tenere i 4.200 per evitare un’ecatombe che aggraverebbe una posizione già lontana dai massimi toccati in luglio. Sui mercati finanziari, comprese le più importanti borse del mondo, quelle statunitensi, continuano nel frattempo a pesare le preoccupazioni sia per l’incombente recessione, sia per una fase potenzialmente più lunga di tassi alti. Una combinazione che ha fatto registrare massimi per l’indice più importante del pianeta a luglio e che potrebbe continuare a pesare nelle contrattazioni.
I dati di questi settimana sul mercato del lavoro e sul sentiment dei principali player dovranno battere le aspettative, in modo consistente, prima di poter anche soltanto immaginare un’inversione del trend. E nel frattempo, almeno sul piano tecnico, sarà il livello di 4.200 per SPX500 quello da mantenere.
Ancora preoccupazione per la tenuta dei mercati azionari: occhi puntati sul supporto più importante per SPX500
L’indice più importante delle borse USA, Standard & Poor’s 500, danza ormai in modo preoccupante sull’orlo del precipizio. Precipizio che è indicato da tutti i principali analisti con il supporto tecnico, simbolico e di sentiment dei 4.200. Livello che è lontano dai 4.800 toccati in luglio dall’indice in questione, in quello che a distanza di poche settimane ricordiamo come il momento di massima convinzione sul soft landing e sulla possibilità che i tassi non rimanessero alti a lungo. Le continue sirene hawkish che arrivano da Federal Reserve, rinforzate da un mercato del lavoro che appare come ancora troppo caldo, hanno contribuito a far tornare la preoccupazione sui mercati, anche quelli più in salute come le borse statunitensi.
Le preoccupazioni riguardano pertanto la pista di atterraggio per un soft landing che si fa sempre più stretta, sempre più corta e sempre più difficile da centrare con l’aeroplano guidato da Jerome Powell, timoniere di Federal Reserve alla guida della più prestigiosa banca centrale del mondo in quello che è il momento più difficile dagli anni ’70 a oggi. Momento difficile anche perché, per gli investitori nell’azionario, di difficile lettura.
Se si perdono i 4.200, caduta libera fino a 4.000, e poi a 3.800
L’analisi tecnica è invece di chiara lettura. Il supporto sui 4.200 per SPX500 rappresenta una barricata superata la quale i tori si dovranno riorganizzare sulla soglia dei 4.000. Persa quest’ultima, l’ultima speranza sarà sui 3.800, a distanza letteralmente siderale dai massimi toccati durante l’estate. Si tratterebbe di quel finché qualcosa si romperà che potrebbe però riportare Federal Reserve a consigli certamente più miti in termini di politica monetaria.
La strada, o la pista di atterraggio se preferite, rimane corta e stretta. Le banche centrali di tutto il mondo, e Federal Reserve con maggiore convinzione, segnalano atteggiamenti hawkish perché l’inflazione spaventa certamente di più di una recessione che, almeno secondo le grandi banche d’affari, sarà al massimo piuttosto contenuta.
A cosa guardare nella settimana
Ci saranno nuovi dati sul mercato del lavoro, con le previsioni che ritengono che non potrebbe arrivare quel raffreddamento del mercato del lavoro che sarebbe segnale di un rallentamento sufficiente dell’economia per riportare l’inflazione intorno al 2%. Dati peggiori delle aspettative già non buone (per un allentamento delle politiche monetarie restrittive), segnerebbero senza dubbio un ulteriore difficoltà per SPX 500 a tenere i 4.200.
L’appuntamento è per giovedì, seguito poi dai soliti interventi dei quadri di Federal Reserve a mercati aperti, che cercheranno di confermare un atteggiamento più che possibilista da parte della banca centrale. In un turbine di notizie e dichiarazioni spesso contrastanti, l’analisi tecnica sarà rifugio per chi vuole fare trading di breve periodo. Tutto questo mentre montano le preoccupazioni per un eventuale shutdown a novembre.