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L’euforia scaccia le tre streghe. Azionario Asia e Europa in verde
In attesa delle tre streghe, i mercati azionari brindano ai dati che arrivano dalla Cina e che raccontano di un’attività economica nella Repubblica Popolare migliore delle aspettative. Un segnale, secondo i più ottimisti operatori sui mercati, che le manovre di stimolo implementate dalla Repubblica Popolare stanno già producendo i propri effetti. Tra i meno ottimisti invece si guarda ad una giornata che sarà complicata dalle tre streghe – la scadenza congiunta di 4.000 miliardi in opzioni che potrebbero innescare volatilità e incertezza sui mercati.
Una situazione che si aggiunge alle preoccupazioni che arrivano dall’Europa – con l’euro che si appresta a chiudere un’altra settimana in perdita – e alle già maturate ansie sulle effettive condizioni delle piazze e del settore industriale cinese, ritenuto ormai quasi all’unanimità il grande malato dell’economia globale. Grande malato vero, per quanto alcuni investitori di primo profilo indichino problemi più rilevanti altrove – e nello specifico nella possibilità di trovare un equilibrio tra pressioni dovish dell’economia e pressioni hawkish che arrivano da un’inflazione ancora non sconfitta.
Azionario su grazie ai dati sulla Cina
Sono i dati che arrivano dalla Cina a offrire ai mercati azionari asiatici e europei motivo di euforia. Un’euforia che si riflette in gain diffusi su quasi tutte le principali piazze e che dimostra, se ce ne fosse il bisogno, che in realtà ai mercati basta poco per cambiare outlook, in una situazione che ricorderemo come certamente caratterizzata da grande incertezza.
Su ASX, su il Composite Index di Shanghai, su anche Hang Seng, Mumbai e Nikkei, in quello che in Asia è stato un tripudio rialzista e di proporzioni importanti. Sul fronte europeo crescono, parimenti, tutti. Guida CAC 40, seguito da DAX, STOXX 600, FTSE MIB, con gain comunque rilevanti grazie ad una giornata generalmente positiva.
È presto per parlare di ritorno in sella di un’economia cinese che soffre i colpi di problemi globali – la debolezza della domanda – e problemi locali – tra disoccupazione e crisi del settore immobiliare? Probabilmente sì, anche se la questione difficilmente interesserà i trader di breve e brevissimo periodo.
Arrivano le tre streghe
C’è anche l’appuntamento con un evento trimestrale che i mercati – non mancando di fantasia metaforica – indicano da sempre come le tre streghe. Scadranno in contemporanea opzioni per 4.000 miliardi, evento che statisticamente ha aumentato volatilità e volumi fatti registrare dai mercati.
Un rischio che però è spesso ingigantito dalla narrativa di Wall Street e dei giornali – in particolare in momenti di apatia relativa da parte delle piazze. Rimane necessario, per chi investe nell’azionario, prestare massima attenzione alla sessione di trading negli USA che chiuderà le attività dei mercati per questa settimana.
Preoccupazioni dal settore auto
Continuano le preoccupazioni per il comparto auto. Oltre alla guerra commerciale tra Pechino e Bruxelles di recente inaugurazione, pesano le ansie per lo sciopero indetto dai sindacati USA e che colpirà tutte le principali imprese del settore negli Stati Uniti.
Il settore auto rimarrà di difficile lettura anche per le prossime settimane – che si tratti di EV o di settore classico, con la crisi economica che potrebbe impattare in modo deciso su uno dei settori storicamente più sindacalizzati tanto negli USA quanto in Europa. È consigliata, dagli analisti, la massima prudenza, in particolare al crescere degli attriti tra UE e Cina nel settore EV.
Quanto durerà l’euforia per i dati che arrivano dalla Cina?
Per quanto i mercati abbiano reagito oggi con un’inaspettata euforia, rimane incerta la durata della stessa. Le nubi, spesso agitate a arte dai permabear, rimangono comunque dense e persistenti.
Senza fasciarsi la testa, è alla prossima settimana che si dovrà guardare, con importanti dati e decisioni che questa volta arriveranno dagli Stati Uniti.