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Libia: ripartono attività presso i 2 siti estrattivi e export: gli effetti sul mercato del greggio

Libia: arriva la notizia della ripresa delle attività estrattive presso siti di grande rilevanza

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Secondo quanto è stato annunciato dalla National Oil Corporation, società sotto il controllo statale libico che si occupa di estrazione petrolifera, le attività estrattive riprenderanno a piena capacità presso due delle aree più importanti per questo tipo di attività nel paese. Saranno i campi di Sharara e El-Feel a tornare alla piena attività, con gli export che, secondo il comunicato, saranno gestiti da Es Sider, il porto più importante del paese.

Si risolve così, almeno parzialmente, una questione che si trascinava da agosto e che aveva portato ad una forte riduzione degli output di petrolio della Libia, in seguito a questioni poi mai chiarite completamente. Una situazione che aveva portato all’annullamento di diversi contratti di fornitura, citando cause di forza maggiore, per una delle storie più complicate che il mercato del petrolio ha vissuto nel corso del 2024.

Dietro l’interruzione, questioni politiche

National Oil Corporation aveva accusato delle problematiche dei due siti estrattivi il gruppo Fezzan, attivo a livello locale. Secondo però la stampa locale, come riporta Associated Press, la colpa era stata imputata a una querelle tra Khalifa Hifter e clienti spagnoli, in seguito ad un mandato di arresto per traffico di armi.

Situazioni figlie della grande instabilità politica che ha travolto la Libia da qualche anno a questa parte e che hanno avuto un impatto importante sulle attività estrattive del paese, dalle quali dipende il grosso del reddito della nazione.

Instabilità politica che andrà valutata nel corso del 2024 e anche per il prossimo anno, per quanto sembrino rientrati i disordini legati al governatore della Banca Centrale, poi sostituito. Per ora però le attività di estrazione presso i due siti potranno riprendere fino a nuovo ordine. La questione non dovrebbe comunque avere un grosso impatto sul prezzo del greggio sulle principali piazze internazionali. Rimarrà invece di maggiore interesse il segnale di tipo politico che emerge dal riavvio delle attività estrattive.

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