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Meloni: Italia investirà in fabbrica Enel di pannelli solari
Giorgia Meloni ha annunciato che ci saranno dei fondi pubblici per aiutare Enel nella sua missione di espandere la fabbrica di pannelli solari nella città di Catania. I fondi dovrebbero provenire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento previsto di circa 90 milioni di euro. Questi fondi dovrebbero essere utilizzati per appoggiare Enel nel suo progetto e permettere alla fabbrica, chiamata 3Sun, di aggiungere una linea di produzione in più rispetto a quanto previsto. La premier ritiene che 3Sun abbia il potenziale per diventare una delle più importanti fabbriche di pannelli solari in Europa; il solo investimento pubblico annunciato oggi dovrebbe aiutare ad aggiungere 700 posti di lavoro direttamente presso lo stabilimento e altri 1.000 posti di lavoro indirettamente generati dall’indotto della fabbrica.
Questo annuncio risulta coerente con le politiche del governo fino a questo momento. Già in campagna elettorale, Giorgia Meloni aveva annunciato di voler investire nelle rinnovabili e di volerlo fare soprattutto nel Sud Italia per aumentare la competitività del territorio e la disponibilità di posti di lavoro. Inoltre arriva in un momento in cui l’Unione Europea sta cercando di accelerare la transizione energetica, sia per diventare più sostenibile a livello ambientale che per sopperire a un afflusso sempre minore di gas naturale proveniente dalla Russia.
Un progetto ambizioso per Catania e per l’Italia
Il progetto iniziale di 3Sun è nato nel 2010, quando Enel ha deciso di investire in un nuovo grande centro di produzione a Catania. Questo centro ospita sia la produzione, sia un grande laboratorio di ricerca e sviluppo per migliorare la tecnologia con cui vengono realizzati i pannelli fotovoltaici. Lo stabilimento sorge nella valle dell’Etna, dove si trovano società specializzate nella produzione di semiconduttori per i pannelli fotovoltaici. Complessivamente la superficie occupata da 3Sun è di 240.000 metri cuadrati, cosa che lo rende già oggi uno dei più grandi centri per la produzione di pannelli fotovoltaici in Europa.
Attualmente la capacità produttiva è di 200 MW all’anno, non poco per gli standard europei ma molto poco per gli standard internazionali. Da quando è stato ottenuto un accordo con la Commissione Europea ad aprile 2022, sono arrivati i fondi per poter espandere il progetto fino a una produzione di 3 GW all’anno. Secondo Enel e secondo Giorgia Meloni, questo sarebbe il primo passo per cercare di competere con la concorrenza cinese.
Tante le sfide da superare, specie la concorrenza cinese
Attualmente in Italia non si produce quasi alcun pannello solare, e in generale se ne producono pochissimi in Europa. Anche laddove si producono, le aziende sono in crisi e stanno chiudendo: è il caso dei produttori tedeschi, ad esempio, che stanno chiedendo con insistenza di introdurre dei dazi per combattere i prodotti cinesi con cui non è possibile competere. Non soltanto dal punto di vista del prezzo, ma anche a livello tecnologico: la Cina si è nettamente imposta come la principale produttrice di pannelli fotovoltaici al mondo. Dopo che India e Stati Uniti hanno introdotto misure restrittive all’import di pannelli cinesi, il risultato è stato un eccesso di offerta in Europa con prezzi che in molti casi sono inferiori a quelli di produzione delle società cinesi.
Allo stesso tempo, gli installatori ritengono che non sarebbe una buona idea arginare l’import cinese. I prezzi bassi stanno permettendo a sempre più imprese e famiglie di accedere ai pannelli solari, aiutando l’Europa a produrre energia rinnovabile a basso costo e accelerando la transizione climatica. Considerando che l’UE vorrebbe triplicare la sua produzione di energia rinnovabile entro la fine di questo decennio, avere un facile accesso a grandi quantità di pannelli a basso costo non è propriamente una cattiva notizia. A Bruxelles si continua a discutere su quale sia la scelta migliore, da cui potrebbe dipendere anche l’esito del progetto in Sicilia.
Ing. Eugenio Villa
4 Febbraio 2024 alle 20:21
Lo sfruttamento del sole per produrre energia è sicuramente fondamentale per il nostro futuro.
Siamo con certezza in grado di percorrere questa nuova via competenza ed avremo successo.
Complimenti alla nostra Presidente per aver solennizzato con la sua presenza l’inizio del nuovo percorso.
Roberto
5 Febbraio 2024 alle 18:28
In Germania l’industria del solare sta fallendo