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Male i dati da S&P: NASDAQ e NYSE crollano in profondo rosso
Una serie di dati secondo aspettative, ma comunque negativi, affossano il NASDAQ e le altre borse USA. A parlare sono gli indici S&P Global Manufacturing PMI, il Global US e anche l’indice che misura le aspettative su impiego, nuovi ordini e prezzi. Nel complesso – con i dati che saranno analizzati tra poco – ci si aspetta un’economia più lenta, un’inflazione ancora galoppante e in generale una situazione economica più vicina al peggior scenario possibile, ovvero di maggior inflazione e di maggiori difficoltà nel fermare l’inflazione.
Sono dati non reali, nel senso che riportano quelle che sono le aspettative, ma che come da tradizione hanno un impatto significativo sui mercati, soprattutto perché indicano cosa si aspettano operatori che sono sui mercati e nell’economia reale, che si ritiene abbiano maggiormente il proverbiale polso della situazione. Sofferenza nel frattempo su tutti i principali mercati risk on, tra i quali anche quelli delle criptovalute, con Bitcoin che torna sotto quota 58.000$.
Aspettative dei mercati in contrasto con i dati: mercati affondano
Contano più le aspettative che i dati, almeno in questa particolare fase di mercato che sta causando non pochi problemi ai cosiddetti asset risk on. Arriva il profluvio di dati raccolti da S&P che, pur essendo allineati con le aspettative, sottolineano come gli operatori diretti nell’economia siano in realtà maggiormente preoccupati di quanto stia maturando nell’economia.
Nonostante i buoni dati sul PIL e quelli meno, ma comunque buoni che arrivano dall’inflazione, le aspettative sono inferiori alla soglia magica dei 50, che per questo tipo di dati segnala la neutralità, per ordini e andamento dell’economia nel settore manifatturiero.
A questo si accompagna l’unico dato superiore, che è quello atteso sui prezzi, per i quali ci si aspetta dunque ancora una lotta dura – e con qualche paura – per il futuro. Una situazione che sta seminando un panico relativamente controllato su tutte le borse. E che sarà il macigno che peserà sulle quotazioni di tutta la settimana.