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Borse USA tutte in rosso: timori per dati sul lavoro e rallentamento economia

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Ancora un pomeriggio di ordinaria paura sui mercati. Rendimenti dei bond USA sotto il 4% sui decennali, segno di una corsa verso i porti sicuri che è stata innescata sia da dati recenti sull’economia USA che non promettono molto di buono per il suo andamento, sia dai timori di una recessione verso il quale potrebbero indirizzarci anche i dati sul mercato del lavoro di domani. Dati di domani che si sommano a quelli di oggi e che hanno visto una crescita delle richieste di sussidio e una crescita del costo del lavoro al di sotto delle aspettative.

Male tutti gli indici delle borse USA, con NASDAQ che a metà sessione segnala un -1,5% e S&P 500 che fa soltanto marginalmente meglio, al -1%. Male anche Russel 2000, dove si sta consumando la vera ecatombe di una giornata da dimenticare, con un -3%. Una giornata di tensione che si aggiunge al timore per le trimestrali che mancano del settore big tech e che potrebbero segnalare la fine del sogno, almeno a Wall Street, sull’Intelligenza artificiale. Questo nel giorno delle trimestrali, molto attese, di Amazon, Apple e Intel.

Estate di esasperazione per i mercati

Non bastassero le preoccupazioni per una recessione che potrebbe essere – secondo i più cinici – alle porte, ci si mettono anche segnali non proprio edificanti dal mercato del lavoro, che potrebbero essere confermati domani, sconfessando quanto ha detto il 31 luglio in conferenza stampa Jerome Powell.

L’economia USA scricchiola – e con i tagli di settembre che sono stati già scontati – le brutte notizie dall’economia sono tornate a essere brutte notizie, perché non più in grado di spostare l’asticella tra tagli si o no che sta agitando anche il FOMC.

Siamo davanti ad un momento assolutamente delicato per tutti gli asset di rischio, che è confermato anche dalle pessime performance di Bitcoin e del resto del comparto delle criptovalute.

Male anche il greggio, che lascia in strada un altro 1%, e che è diventato indicatore non più delle possibili escalation a livello geopolitico, ma del livello di produttività che ci si aspetta dalle principali economie del paese.

Il 2 agosto la resa dei conti

Non servirà molto per scrivere la parola fine su questo stato di agitazione. Domani, 2 agosto, arriveranno altri dati importanti dal mercato del lavoro. Oltre ai non-farm payrolls, sarà il turno anche della disoccupazione.

Per chi volesse seguire l’uscita dei dati e posizionarsi di conseguenza, per i payroll ci si aspetta un dato a 176k, mentre per la disoccupazione di rimanere al 4,1%, che è poi il dato della lettura precedente.

Le tensioni continueranno con ogni probabilità per tutta la sessione, salvo poi eventualmente risolversi alle 14:30 ora italiana. Ore di forte tensione, che saranno intramezzate dall’arrivo delle trimestrali più importanti tra quelle rimaste.

Non è un mercato per stomaci e cuori deboli, mentre è la fiera delle occasioni per chi ama fare trading in condizioni di grande volatilità – o è semplicemente alla ricerca di qualche dip da acquistare.

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