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Mercato auto elettriche: ancora boom negli USA
Nonostante in diverse analisi, comprese quelle di Volkswagen, abbiano lasciato intendere il contrario, il mercato delle auto elettriche negli USA è in ottima salute e ha fatto registrare un +50% trimestre su trimestre rispetto allo scorso anno e un aumento di 15.000 veicoli venduti rispetto ai dati dello scorso trimestre. Numeri importanti, in particolare se confrontati con i rallentamenti che si sono registrati in Europa e che raccontano di un paese, gli Stati Uniti, dove gli EV piacciono di più che dalle nostre parti.
Tesla perde una quota importante del mercato, almeno nell’ultimo trimestre, nonostante il gruppo abbia proceduto con tagli importanti ai prezzi con ogni probabilità anticipando il trend che ora è stato fotografato dalle analisi di KBB. Il gruppo di Elon Musk rimane comunque il più importante per il settore EV negli Stati Uniti, rimanendo con una quota di mercato superiore al 50% dei veicoli venduti negli USA. Si tratta di numeri ancora importanti, ma decisamente inferiori rispetto alla quota detenuta soltanto un anno fa, che era del 62%.
I conti della serva sul comparto EV e su Tesla
In realtà ci sono due aspetti da valutare. Da un lato c’è da registrare la crescita importante del settore EV. Una crescita senza sosta e senza alcun accenno di rallentamento negli Stati Uniti: per il 2023 si riuscirà a chiudere l’anno con vendite superiori al milione di unità – numero sì simbolico, ma al tempo stesso molto importante anche sul piano quantitativo. Dall’altro lato ci sarà da indagare su quanto sta avvenendo a Tesla. Il gruppo di Elon Musk continua a perdere quote di mercato, per quanto una su due delle auto elettriche vendute negli Stati Uniti sia appunto del gruppo.
C’è una perdita di quota di mercato per Tesla che però – almeno in termini di vendite complessive – potrebbe essere controbilanciato da una crescita del settore consistente. In altre parole, qualcuno fa notare che sarà meglio avere il 50% di un mercato che vale 1.000.000 di veicoli l’anno che il 65% di un mercato che ne valeva la metà.
Sembra esaurito comunque l’effetto di politiche di taglio di prezzi piuttosto aggressivi da parte di Tesla, con la decisione che è stata presa probabilmente a fronte di previsioni che indicavano già un calo importante per numero di veicoli venduti, sempre però a fronte di un mercato che continua a essere molto forte negli USA – e che punta a un 2024 ancora più importante.
Situazione diversa per l’Europa
Per l’Europa la situazione sembra essere diversa. Volkswagen ha riportato dati su vendite e di ordini molto poco entusiasmanti soltanto ieri, con il gruppo che ha sottolineato la debolezza del mercato europeo e cinese. Debolezza che il gruppo non sembrerebbe aver sperimentato granché negli USA, dove nell’ultimo trimestre ha aumentato sia le vendite in senso stretto, sia la sua quota di mercato.
A guidare la crescita del settore EV negli States sono – secondo i dati raccolti nell’ultimo trimestre – le vendite di Volvo, Mercedes, Nissan e Hyundai – che hanno fatto registrare negli ultimi tre mesi una crescita del 200%, pur partendo però da quantità piuttosto limitate.
La situazione si fa dunque più affollata e anche più complicata per Tesla, che comincerà a soffrire la concorrenza di diversi gruppi che riescono a vendere sul mercato veicoli su prezzi certamente più bassi rispetto a quelli dell’impresa di Elon Musk.
Secondo gli analisti sarà necessario inoltre – per il raggiungimento del target del 10% di EV sulle vendite totali – avere sui mercati USA più modelli con prezzi abbordabili. Prezzi che per il momento, in particolare in assenza di incentivi, rimangono comunque piuttosto alti e non sempre alla portata dei ceti economicamente svantaggiati.