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MOL e Toyo insieme per nuovo colosso dell’eolico offshore

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Nasce una nuova partnership tutta giapponese che potrebbe portare a un nuovo colosso dell’energia elettrica offshore. Uno dei più grandi appaltatori di progetti legati all’eolico offshore nella nazione del Sol Levante, Toyo Construction, si unirà al gigante delle spedizioni cargo marittime Mitsui OSK Lines (MOL). Le due società daranno vita a una joint venture al 50%, il cui obiettivo è quello di competere sugli appalti più grandi di spazi marittimi destinati alle pale eoliche. E le ambizioni di questa joint venture non si fermano soltanto al Giappone.

La nuova joint venture avrà una caratteristica particolare rispetto alle altre società che operano nello stesso settore: Toyo potrà infatti contare su un forte socio che si specializza esclusivamente nel trasporto marittimo. I costi di trasporto e installazione delle pale eoliche sono spesso una delle variabili che fa lievitare il fabbisogno di capitali per questo tipo di progetti. MOL, però, aveva già iniziato a dedicarsi con forza al settore dell’eolico offshore nel 2021, creando una business unit dedicata esclusivamente a questo. Grazie alla sinergia tra i due gruppi, i grandi progetti ingegneristici nell’eolico offshore potrebbero ora avere costi più bassi e tempi di esecuzione più prevedibili.

La nuova joint venture conferma l’intenzione di MOL di diversificare il proprio business

MOL continua a integrare il suo business

Dopo la crisi dei trasporti commerciali durante la pandemia, MOL ha deciso di investire fortemente nella diversificazione del proprio business. La decisione di dare vita a una divisione dedicata soltanto all’eolico offshore ne è un chiaro esempio, e ora questa decisione si corona con la partnership con una delle aziende più importanti del settore. Ma lo scorso anno aveva anche stretto una parnership con Kokusai Cable Ship (KCS), generando una joint venture che invece si dedica alla ricerca di opportunità nel settore della posa di cavi in fibra ottica sui fondali oceanici giapponesi. Un’altra partnership di rilievo è quella con Flotation Energy Inc, società scozzese che invece si occupa di pale eoliche galleggianti.

Questo tipo di collaborazione è sempre più comune: altri casi notevoli sono quello tra Transocean e Eneti, oppure tra Shell e Ocean Winds. Il settore dell’energia rinnovabile è in pieno boom in questi anni, e le pale eoliche offshore si sono affermate come uno dei modi migliori per produrre elettricità in modo relativamente costante e a prezzi competitivi. Considerando anche il miglioramento nello studio dell’impatto sulla biologia marina, questi progetti sono anche sempre meno impattanti sulla flora e sulla fauna locale; addirittura ci sono alcuni progetti che, attraverso la coltura di alghe in laboratorio, favoriscono la vita marina nei pressi delle pale.

La costruzione di una pala eolica offshore richiede un partner specializzato che si occupi della parte di trasporto e infrastruttura marittima

Toyo si muove in risposta al takeover

Per Toyo Construction, questa è la prima notizia di rilievo da quando ad aprile la società è stata messa nel mirino del family office legato alla famiglia del fondatore di Nintendo. Noto come “Yamauchi No. 10 Family Office”, a marzo aveva già rastrellato il 27% delle azioni di Toyo: malgrado il supporto di alcuni investitori istituzionali abbiano supportato l’operazione, il management non è felice di questa decisione. Il board vorrebbe che gli azionisti accettassero l’offerta di Infroneer Holdings, arrivata la scorsa primavera; questa offerta però è fissa a 770 yen per azione, contro i 1.000 yen per azione offerti dalla famiglia Nintendo.

La nuova partnership con MOL potrebbe aumentare il valore percepito per l’azienda da parte degli azionisti, portandoli a valutare ancora di più le proprie azioni. La competenza di MOL nella costruzione di navi, che possono efficientare e migliorare il processo di installazione delle pale eoliche, è un valore aggiunto importante per Toyo. Ora il gruppo potrebbe competere per appalti più grandi e potenzialmente generare risultati migliori, per cui il managament potrebbe avere più voce nel capitolo del takeover ostile con gli azionisti.

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