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Muore Jim Simons, il più grande trader di tutti i tempi: lascia un’eredità da $31,4 miliardi

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Jim Simons è deceduto all’età di 86 anni. A darne notizia è stata la sua fondazione, direttamente dalla città di New York che ha visto nascere la sua attività di trading fino a renderlo una vera e propria leggenda dei mercati finanziari. Simons è considerato decisamente il più grande trader di tutti i tempi, avendo ottenuto non soltanto dei ritorni estremamente alti ma anche estremamente costanti e indipendenti dall’andamento del ciclo economico. La sua strategia è sempre stata basata su operazioni brevi, totalmente automatizzate grazie ad algoritmi ultra-segreti.

Simons è stato uno dei padri fondatori del trading algoritmico ed è stato uno dei pochi nomi leggendari di Wall Street a non parlare mai di opinioni sull’economia, sulle azioni o sui settori su cui puntare. Il suo metodo si è sempre basato invece sul trading legato a inefficienze di mercato e triangolazioni sui prezzi di diversi strumenti. Il suo Medallion Fund ha generato ritorni medi del 66% annuo tra il 1988 e il 2018, superiori per distacco a quelli di qualunque altro fondo. La forza di Simons era tale che da quasi trent’anni il fondo non accettava nuovi capitali.

Simons lascia la moglie e tre figli

Muore “L’uomo che ha risolto il mercato”

Simons era un genio ben riconosciuto già dai tempi dell’Università, quando ricevette il suo dottorato in Economia dall’Università di California Berkeley. Grazie alle sue capacità, che il governo statunitense ha rapidamente riconosciuto, è stato chiamato ad avere un ruolo cruciale nell’intelligence per la guerra in Vietnam. Durante la guerra è stato in grado di decifrare un codice crittografato essenziale per comprendere le comunicazioni del fronte nemico. Nel frattempo Simons ha sempre coltivato la sua attività accademica, fino a compiere 40 anni.

Esattamente a 40 anni, Simons ha deciso di lasciare il mondo accademico per concentrarsi sul trading. Un’idea che lo ha reso in pochi anni uno degli uomini più ricchi al mondo, grazie a performance incredibili che nessun altro investitore ha saputo eguagliare nel lungo termine. Una delle sue citazioni più famose è “Non ho opinioni su nessun’azione”: questa è la filosofia che Simons ha sempre predicato nel suo fondo. Fin da subito ha utilizzato solo algoritmi matematici estremamente complessi per fare trading e garantire al suo capitale un piccolo ritorno sicuro, su migliaia di operazioni, giorno e notte. La sua storia è raccontata nel libro The man who solved the market, di Gregory Zuckerman.

La successione al comando di Renaissance Technologies, la società fondata da Simons, era già avviata da tempo

Eredità da $31,4 miliardi

Avendo battuto i mercato regolarmente per oltre trent’anni, le commissioni di performance del Medallion Fund hanno reso Simons una delle persone più ricche al mondo; la sua eredità vale $31,4 miliardi, secondo la stima divulgata da Forbes. Dopo la scomparsa di Charlie Munger, gli ultimi mesi non sono stati purtroppo un momento positivo per i grandi nomi delle Borse -al di là dei rendimenti-. L’eredità di Simons, però, è già ben visibile sui mercati: quando iniziò a fare trading con gli algoritmi fu uno dei primi a testare questo tipo di strategie; a distanza di oltre quarant’anni, secondo JP Morgan, oltre il 20% dei volumi di scambio sulle Borse provengono da strategie di trading automatico. A Renaissance Technologies, la società che Simons aveva fondato, rimangono invece asset in gestione per $130 miliardi. I suoi 310 dipendenti sono le uniche persone a cui rimane permesso investire nel fondo, che è chiuso a qualunque altro investitore.

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