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Nigeria: continua il trend negativo per Naira
In Nigeria continuano i problemi che riguardano la carenza di dollari cronica per il governo centrale, che a fatica sta cercando di completare gli ordini che si sono accumulati nel corso delle ultime settimane. La valuta locale, il Naira, ha toccato anche sui mercati non ufficiali il cambio di 1.363, minimo storico che segnala come i problemi della Nigeria per quanto riguarda le riserve estere di valuta pregiata siano lontani dall’essere sistemati. Questo mentre la situazione, anche al cambio ufficiale, continua a essere critica.
Nel frattempo le attività che sono impegnate in importazioni continuano ad avere enorme difficoltà appunto nel reperire dollari necessari per le importazioni. A peggiorare la situazione la parte di popolazione che vuole preservare i propri risparmi sul medio e lungo periodo custodendoli appunto in greenback e non in valuta locale. Problemi di origine valutaria le cui avvisaglie erano già arrivate ad inizio 2023 e che però non sembra potranno essere risolti facilmente nel corso del 2024.
A Lagos continuano a mancare dollari
La domanda di dollari, in quel di Lagos, continua a crescere nonostante, come in altri paesi emergenti, in realtà siano in pochi a poter accedere al cambio ufficiale. Un mercato valutario, quello nigeriano, che prima viaggiava a due velocità e ora è a una velocità unica, molto bassa in verità, data la cronica carenza di dollari. Un’offerta di greenback che non riesce a soddisfare una domanda interna che è invece crescente e che sta causando non pochi problemi al Naira, che ha perso il 50% da quando Lagos ha deciso di allentare le costose misure per controllare appunto il cambio con le valute estere.
Nonostante però una maggiore apertura al mercato, la discesa di Naira è continuata inesorabile, mentre sono ancora in piedi discussioni e trattative con la Banca Mondiale per ottenere circa 1,5 miliardi di dollari che però poco potranno fare, anche nel caso di accettazione, per soddisfare un’offerta che si è fatta insufficiente anche e soprattutto per politiche governative che gli analisti ritengono insufficienti e soprattutto troppo concentrate sul breve periodo, a fronte di problemi strutturali che avranno bisogno di riforme più significative per far tornare in equilibrio mercato e funzionamento della divisa locale.
Trasparenza aiuta, ma non definitivamente
Cambi più trasparenti e liberi in Nigeria hanno aiutato a ridurre il gap tra cambio ufficiale e cambio non ufficiale, come ha già confermato Samir Gadio, citato da Bloomberg, in forza a Standard Chartered.
Tuttavia, in assenza di un cambiamento di politiche monetarie più significativo, il range all’interno del quale Naira è stato scambiato contro il dollaro statunitense si è rivelato essere piuttosto ampio e incapace di riportare da solo in equilibrio il cambio.
La banca centrale nigeriana si riunirà a breve, per un incontro che manca da luglio. Per il 2024 saranno previsti ben cinque incontri, dai quali ci si aspetta che vengano partorite delle soluzioni che, per quanto potenzialmente dure sul breve, saranno necessarie per far fronte ad una situazione di forte squilibrio.
In questo contesto anche un eventuale accordo per 1,5 miliardi che arriveranno forse dalla Banca Mondiale rischia di essere insufficiente per arrestare il trend negativo del Naira.
Problemi valutari che in realtà sono condivisi da diversi paesi emergenti dell’Africa e che continueranno ad essere fonte di preoccupazione per IMF e World Bank per tutto il 2024. In cambio dei prestiti, infatti, ci saranno da negoziare le condizioni per l’ottenimento degli stessi, che imporranno austerità alla spesa pubblica e la creazione di piani credibili di rientro.