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Non si fermano i problemi per i bond francesi: pessima settimana e contagio per gli altri paesi UE

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In questo momento il mercato obbligazionario europeo continua a essere a trazione francese, ma queste non sono buone notizie per il comparto. Si pensava che dopo l’annuncio a sorpresa delle nuove elezioni, l’impatto iniziale sarebbe stato riassorbito nel corso delle giornate di scambi come è successo in occasione dei risultati delle elezioni indiane. Invece i mercati continuano a penalizzare i bond dell’Eurozona, con l’instabilità politica che rimane il tema centrale di queste settimane. Giovedì il Ministro dell’Economia francese ha anche gettato altra benzina sul fuoco, dicendo che nel caso di un governo di estrema destra il paese rischia di finire in recessione entro la fine dell’anno.

Le banche francesi sono quelle che hanno assorbito lo shock nel modo più duro, con le azioni in calo del 12-16% su base settimanale e le obbligazioni che hanno visto saettare i loro rendimenti. Lo stesso vale per gli interessi pagati sul debito francese, che nel caso dei bond decennali sono tornati sopra il 3%. Si nota anche un evidente effetto contagio: i BTP italiani sono stati penalizzati per via dell’indebitamento del paese in un momento di instabilità e quelli tedeschi sono stati penalizzati per lo scarso risultato elettorale di Scholz, che indica come il premier in carica abbia perso il supporto della popolazione.

Le elezioni sono ormai a tre settimane di distanza

I mercati temono l’effetto Le Pen

Marine Le Pen ha promesso che, in caso di una vittoria elettorale che sembra quasi assicurata, il suo sarà un governo di unità nazionale. Questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai mercati, ma durato molto poco. Ciò che non piace alle Borse è il programma economico del suo partito Rassemblement National, che promette un forte aumento della spesa pubblica: si parla di abbassare l’età pensionabile, sovvenzionare i prezzi dell’energia elettrica, aumentare le misure di protezionismo, fermare le privatizzazioni delle imprese pubbliche e alzare i salari dei lavoratori pubblici. Essenzialmente è il contrario di ciò che il FMI consiglia al paese, in un momento in cui il debito pubblico francese sta già crescendo velocemente e il PIL non cresce alla stessa velocità.

Lo spread tra il rendimento dei bond decennali francesi e tedeschi è cresciuto a 80 punti base, pressoché un record: l’ultima volta era successo nel 2017. L’aumento dello spread è stato di 25 punti base soltanto negli ultimi sette giorni. Nella storia dell’euro, questo era successo una sola volta nel 2011 nel bel mezzo della crisi finanziaria dell’Eurozona. Questo è il livello di preoccupazione dei mercati per l’instabilità europea di questo momento, ed è un tema che purtroppo finisce per penalizzare anche l’Italia attraverso un aumento degli interessi da riconoscere sulla spesa pubblica.

Il rendimento dei bond francesi è in rialzo da inizio anno

Bond francesi come quelli greci

Fino a qualche anno fa sarebbe stato del tutto impensabile: in questo momento le obbligazioni del Tesoro greco a lungo termine rendono meno di mezzo punto percentuale più di quelle francesi. Un anno fa, la discrepanza tra i due rendimenti era il doppio di quella attuale. Già in questo momento, il rendimento dei bond francesi è più alto di quello dei bond portoghesi: l’ultima volta era successo nel 2005. In ogni caso non tutti sono pessimisti: Jeffries, ad esempio, ha pubblicato una nota agli investitori in cui si legge come la pressione ribassista provenga soprattutto da investimenti speculativi orientati al breve termine e che sul lungo termine, ci siano le prospettive per poter ottenere un buon rendimento investendo sulla Francia in questo momento di particolare incertezza.

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