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Amazon lancia AI per i venditori. È il progetto n. 3 nel comparto

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L’intelligenza artificiale continua a essere il maggior terreno di scontro per le principali aziende tech degli Stati Uniti. Oggi Amazon ha annunciato il lancio di un assistente in intelligenza artificiale che sarà a disposizione in versione beta per i venditori negli USA in una prima fase e che poi sarà esteso anche agli altri mercati. Per ora si tratta di un servizio che sarà tra le altre cose attivato soltanto per rivenditori selezionati e che più avanti verrà proposto alla generalità degli utenti USA. Sarà poi da valutarsi la possibilità, anche a causa delle regolamentazioni, di vedere attivo il servizio in Europa.

Si tratta comunque di un misto di hype e di reale utilità per i venditori, che potrebbe essere l’ultima delle armi a disposizione del gigante del retail online fondato da Jeff Bezos per contrastare una concorrenza che si fa sempre più agguerrita.

Arriva Project Amelia: ecco cosa potrà offrire ai venditori

I venditori che avranno già accesso a Project Amelia potranno contare sulla possibilità di ottenere dati sulle vendite, sul traffico e sulle visite, e di ricevere al tempo stesso consigli dall’intelligenza artificiale per migliorare le vendite. Un’ottimizzazione che sarà disponibile tramite AI e che potrebbe aiutare l’efficienza dell’utilizzo della piattaforma.

Più avanti saranno inoltre disponibili funzionalità aggiuntive di problem solving e di completamento di task che però non sono state ancora rivelate. Il sistema sarà inoltre integrato con l’assistenza Amazon in carne e ossa, verso la quale verranno scalati eventuali problemi dei quali l’AI non riuscirà a prendersi cura. Un sistema che è già operativo per una parte di venditori USA e che dalla versione beta aiuterà anche a comprendere quanto avanti (o indietro) Amazon effettivamente sia nella corsa ai servizi basati su AI, una corsa che ha visto recentemente anche l’ingresso di Apple e che ha visto per il momento come maggiormente attiva Microsoft, anche grazie ad importanti investimenti in OpenAI.

Project Amelia farà inoltre il paio con Rufus, sistema che è stato già lanciato in estate negli USA e che invece è tarato sulle necessità degli utenti di Amazon che si rivolgono al sito internet per gli acquisti. Amazon è inoltre attiva anche con sistemi di AI generativa, che possono essere utilizzati per la creazione di inserzioni o per il miglioramento delle stesse.

AI anche per i suggerimenti ai clienti

L’intelligenza artificiale di Amazon sarà inoltre utilizzata a breve anche per migliorare la selezione di prodotti che viene proposta ai clienti, facendo affidamento sull’enorme storico utilizzato per l’upsell da parte del gigante delle vendite retail online.

La sfida ai concorrenti è lanciata, una sfida che per il momento sembrerebbe essere impari, in quanto Amazon potrà contare anche sulla forte infrastruttura targata AWS, sulla quale appunto farà affidamento per far girare gli esosi calcoli necessari per l’intelligenza artificiale.

Non è chiaro se i sistemi in questione verrano poi normalizzati per essere offerti anche a terze parti. La forte integrazione con l’apparato di assistenza già esistente lascerebbe però optare per un no. D’altronde Amazon non vende software proprio e l’applicazione più ragionevole di queste tecnologie rimane all’interno di quanto ha da offrire ai venditori che scelgono la sua piattaforma per vendere e anche chi l’ha scelta per i suoi acquisti.

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