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NVIDIA: ritardi per i chip, si scala al 2025. Microsoft già informata

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Altra tegola sul mondo AI e su chi produce hardware che permette a questa rivoluzione (anche finanziaria), di funzionare. Secondo indiscrezioni ancora da confermare, NVIDIA sarebbe pronta a rimandare di altri 3 mesi l’uscita della prossima generazione di chip, tra le più attese di sempre anche per legami, per ovvi motivi forti, con il mondo dell’intelligenza artificiale. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa americana, i chip Blackwell B200, pensati specificatamente per l’AI, potrebbero non vedere la produzione di massa prima di inizio 2025, cosa della quale sarebbe stata già informata Microsoft.

E le indiscrezioni delle ultime ore arriverebbero proprio da dipendenti Microsoft, che però non sono stati identificati dalla stampa USA che ha ovviamente buoni motivi per mantenerne oscura l’identità, dato quanto sensibili sono le informazioni che sono state diffuse. Per ora mancano conferme da parte di NVIDIA, che però potrebbero arrivare quando i mercati avranno eventualmente già prezzato il ritardo nella produzione.

Un errore di design dietro il rinvio?

Secondo le medesime indiscrezioni ci sarebbe un bug nel design di questi chip, con TSMC che starebbe testando le linee produttive per valutare la possibilità di passare alla produzione al massimo output possibile. La notizia arriva in una settimana che ha visto il crollo di tutti o quasi i principali titoli tech, che hanno finito per schiacciare anche le quotazioni di tutti i principali indici della borsa USA e indirettamente quelli delle borse di tutto il mondo.

Al mondo AI sono infatti legate ormai da tempo aspettative di enorme rilievo, con il comparto che è stato individuato da molti come la prossima onda da cavalcare sia per gain di natura esclusivamente finanziaria, sia per la crescita economica su scala globale.

Non è chiaro per il momento se le stime su almeno 3 altri mesi di ritardo per la produzione in massa di questi chip siano ottimistiche o facciano parte di una road map già confermata dopo i test da TSMC. La notizia ha iniziato a diffondersi a mercati ormai chiusi e potrebbe avere impatti importanti sia sul titolo NVIDIA, sia su quello TSMC, sia su quello Microsoft, con l’azienda fondata da Bill Gates che sarebbe in realtà la prima cliente per le prime consegne dei chip.

Chip con alta domanda e alte aspettative

I chip in questione sono i Blackwell B200, che dovrebbero sostituire almeno come prodotto di punta i chip H100 che sono stati tra i maggiori responsabili degli ottimi risultati conseguiti da NVIDIA nel corso delle ultime trimestrali.

Risultati che hanno spedito NVIDIA verso le posizioni di vertice delle società quotate per capitalizzazione di mercato. Sulla possibilità di NVIDIA di tornare a crescere in modo importante poggiano le aspettative di tutti o quasi i mercati, anche se soltanto indirettamente collegati al mondo AI.

Mondo AI sul quale i mercati hanno cominciato ad avere qualche dubbio, in forma di riconsiderazione delle enormi aspettative positive che gli sono state riservate. La notizia sarà fonte di ulteriori preoccupazioni che faranno proseguire le trattative di agosto in un clima di ribassi e alta tensione? La risposta arriverà lunedì con il ritorno alle contrattazioni.

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