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Nvidia presenta una nuova linea di chip per l’AI e decide di aumentare il ritmo dei nuovi lanci
Nvidia ha colto i mercati di sorpresa con un annuncio arrivato nella notte di domenica. La società, ormai prossima a raggiungere i $3 triliardi in capitalizzazione di mercato, ha pubblicato un comunicato che fa da apripista alla nuova generazione di microchip per l’AI. L’azienda non ha ancora fornito le specifiche tecniche, che saranno presentate soltanto durante il lancio ufficiale, ma l’ultima generazione di microchip H200 è stata presentata appena pochi mesi fa. Teoricamente nei piani di Nvidia c’era una nuova generazione ogni due anni, ma nello stesso comunicato di oggi la società fa sapere che ora presenterà una nuova serie di chip specificamente dedicati all’intelligenza artificiale ogni anno.
ChatGPT e tutti i grandi modelli di AI generativa oggi disponibili sono allenati sui chip H100 di Nvidia, che hanno segnato un passo avanti enorme nel mondo dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale. Quest’anno la società ha lanciato la sua nuova serie di modelli Blackwell, che inizierà a venire rilasciata ai clienti alla fine dell’anno in corso. Nel frattempo, però, tante aziende hanno iniziato a colmare la distanza: AMD è già in grado di competere con la generazione H100, mentre Google sta sviluppando i propri chip per l’AI generativa e Intel è sempre più vicina a fare la sua proposta per il settore. Con la concorrenza che continua ad aumentare, Nvidia si sente in dovere di agire più velocemente per difendere la sua quota di mercato dominante.
Rubin arriverà prima del previsto
Dopo “Blackwell” arriverà “Rubin”, con quasi un anno di anticipo rispetto a quanto la società aveva dichiarato nelle sue presentazioni passate. Nvidia ritiene che attualmente sia meglio puntare su una nuova generazione di chip ogni anno, finché il livello tecnologico e di concorrenza nel settore non si sarà calmato e si potrà passare a un ritmo più lento di una generazione ogni due anni. Guardando nel concreto all’ultimo annuncio, però, il comunicato stampa su Rubin arriva appena a tre mesi di distanza da quello su Blackwell.
Il CEO di Nvidia, Jansen Huang, ha sottolineato che in questo momento il mondo dei computer sta attraversando una rivoluzione secolare. Con questo livello di dinamismo nel settore, in pochi mesi si fanno i mesi che in mercati più maturi si fanno in anni o decenni. I clienti non vorranno rimanere indietro ed è molto probabile che chi ha piazzato ordini per Blackwell comincerà già a piazzare ordini per Rubin, dal momento che il gap di performance tra una generazione di chip e quella successiva è molto significativo. Se Nvidia ha deciso di anticipare così tanto il lancio della nuova serie è perché ritiene che il salto di qualità sarà sostanziale.
Cosa cambia con la nuova generazione
Nvidia non ha voluto rilasciare grandi dichiarazioni su quello che la nuova generazione di chip porterà da un punto di vista pratico, ma si sa che a cambiare sarà prima di tutto l’architettura dei nuovi semiconduttori. Questa includerà un nuovo sistema per l’elaborazione grafica, probabilmente con l’obiettivo di catapultare l’AI generativa in una nuova era di produzione video. Questo sembra essere confermato dall’indicazione che i nuovi chip saranno particolarmente utili per le applicazioni che richiedono “molta banda”. La produzione di video con l’AI è un segmento su cui molte società stanno lavorando, dalle startup a Big Tech, e non sorprenderebbe che Nvidia decidesse di lanciare un prodotto specificamente pensato per questo mercato.