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Pale eoliche che si costruiscono da sole: l’innovazione che diventa realtà in Norvegia

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Un’azienda norvegese chiamata WindSpider sta costruendo un nuovo tipo di pale eoliche che sono essenzialmente in grado di costruirsi da sole. Il potenziale di queste pale eoliche potrebbe essere rivoluzionario per il mondo dell’energia eolica, soprattutto per quanto riguarda le pale da installare offshore. I costi di installazione rappresentano il 7-9% del costo di installazione di una pala onshore e possono arrivare al 35% del costo totale nel caso si decida di installarla in mare aperto. La tecnologia di WindSpider potrebbe ridurre drasticamente questi costi, grazie a un’ingegnosa soluzione che elimina la necessità di grandi gru e navi specializzate per l’installazione delle pale eoliche.

Le pale eoliche di Windspider sono formate da un grande palo centrale che serve da gru. Questo significa che una volta eretto il pilastro centrale, questo è in grado di sollevare le pale della turbina e le altre componenti della pala eolica. Lo stesso meccanismo può essere utilizzato anche per eseguire riparazioni e operazioni di manutenzione, riducendo anche i costi a lungo termine e la probabilità di trovarsi a rimpiazzare totalmente la pala in questione. Anche se Windspider al momento è soltanto una startup, ha già attirato l’interesse di grandi investitori legati all’energia rinnovabile: Ik Group, Breivik Group e DNV sono tra gli investitori istituzionali che hanno già deciso di investire nel progetto.

Secondi WindSpider, i costi totali di una turbina di questo genere si riducono del 50%

Una potenziale rivoluzione per l’eolico

Il grande trend degli ultimi anni nel settore dell’energia eolica è la crescita degli investimenti in campi eolici offshore. Questo perché le pale eoliche sono spesso accusate di rovinare il panorama o di fare troppo rumore, per cui godono di scarso supporto da parte delle comunità locali quando si decide di posizionarle vicino a centri abitati o parchi naturali. Dall’altra parte, con la necessità di avanzare il percorso verso la transizione energetica, all’eolico non si può rinunciare. Per molti paesi, soprattutto quelli battuti da forti correnti oceaniche, la decisione è dunque ricaduta sulla costruzione di grandi progetti offshore: si sta investendo molto in questa direzione negli USA, ad esempio, ma anche in UE e nel Regno Unito che presto dovrebbe ospitare il più grande parco eolico offshore al mondo.

Per installare pale eoliche offshore è necessario utilizzare delle navi speciali. Queste utilizzano dei meccanismi molto sofisticati per stabilire prima una piattaforma che possa costituire una base solida, e poi operare una grande gru che installa i vari pezzi della turbina. Nel caso di WindSpider, invece, anche delle normali navi cargo sono in grado di installare il pilastro centrale. A questo punto il pilastro stesso diventa una gru in grado di caricare tutti gli altri componenti sulla struttura, dove possono essere montati da un team nettamente più piccolo rispetto a quello che sarebbe necessario per installare una pala eolica tradizionale.

La gru in cima al pilastro centrale è in grado di sollevare le altre componenti affinché possano essere installate

Verso una nuova generazione di turbine

Esattamente come ci sono sempre più turbine offshore, ci sono anche turbine sempre più grandi. Questo è un altro beneficio interessante dei prodotti di WindSpider, che possono essere progettati per arrivare a costruire oltre 200 metri. Questo è nuovamente un vantaggio particolarmente importante per le turbine da installare in mare, che possono trovarsi a profondità anche molto elevate. Inoltre è importante ricordare che le navi in grado di installare delle pale eoliche tradizionali di grandi dimensioni sono poche e spesso sono prenotate per anni, cosa che allunga improduttivamente i tempi necessari per l’avvio di un cantiere e il completamento del progetto. A livello tecnologico, dunque, WindSpider sta portando delle innovazioni importanti e che possono avere un impatto significativo. Rimane da vedere se la società riuscirà effettivamente a decollare, in un’industria competitiva che al momento si trova a fare i conti con le difficoltà causate dai tassi d’interesse elevati delle banche centrali.

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