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Greggio rimbalza dopo dati su riserve strategiche USA
Il petrolio rimbalza dopo i dati sulle riserve strategiche degli Stati Uniti hanno riportato dai mai così bassi dallo scorso febbraio, una situazione che potrebbe portare il governo a intervenire a mercato per rimpiazzare riserve consumate e che hanno contribuito alle recenti difficoltà del greggio sui mercati. Durante la sessione USA si è visto un recupero in quota superiore ai 77$, che interrompe una serie di sessioni negative. Tutto questo nonostante dalle borse USA arrivino segnali non incoraggianti, complici le pessime trimestrali di diversi dei gruppi più importanti del paese.
Prima della chiusura delle borse americane, i futures in scadenza a settembre 2024 scambiano a circa 77,50$ al barile, recuperano da minimi toccati nella sessione di ieri sotto i 76,50$. Il greggio si aspetta una mano anche dalle crescenti aspettative di tagli di Federal Reserve già a settembre.
Riserve strategiche degli USA giù offrono assist al greggio
Mai così male da febbraio. Le riserve strategiche degli Stati Uniti fanno registrare -3.741M, contro aspettative che erano invece a -2.600M. Un altro calo importante che si innesta su un trend avviato in luglio e che non sembrerebbe essere possibile invertire sul breve.
La notizia si è rapidamente diffusa sui mercati, che hanno risposto offrendo un po’ di respiro al greggio WTI, che aveva dovuto affrontare diverse sedute in forte ribasso, complice una domanda che si attende in calo per i prossimi mesi, innescata da livelli di attività economica in rallentamento in tutto il globo.
Il movimento del WTI al rialzo deve comunque intendersi come di breve periodo e in reazione a un dato macroeconomico importante, ma che potrebbe comunque invertirsi già dalla prossima settimana. Il mercato del greggio rimarrà però con ogni probabilità uno dei più volatili anche per le prossime sedute, complice una situazione poco tranquilla anche sui mercati azionari, in attesa di altre trimestrali bollenti.