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Petronas compra le attività di Exxon in Malesia. Addio dopo 130 anni

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È ufficiale: Exxon Mobil Corp ha accetatto l’offerta da parte di Petronas per quanto riguarda le sue attività legate a petrolio e gas naturale in Malesia. L’accettazione dell’offerta comporterà per Exxon l’uscita definitiva dal mercato malese dopo 130 anni esatti di attività. Tutto questo all’interno di una settimana piuttosto turbolenta per il petrolio, legata però a questioni che prescindono da questa periferica evoluzione per il mercato.

Secondo quanto è stato riportato da persone informate dei fatti, la cessione sarebbe arrivata dopo almeno 5 anni di tentativi di vendita delle attività in Malesia da parte di Exxon, all’interno di un più complesso quadro di riorganizzazione per il gruppo, che punterebbe a concentrare le sue attività nelle Americhe. I dettagli economici dell’accordo non sarebbero stati resi pubblici. Le attività malesi di Exxon hanno un impatto importante sull’economia della Malesia, costituendo circa il 15% dell’output petrolifero.

Un accordo storico per la Malesia e per Exxon

Trentacinque piattaforme tra quelle petrolifere e quelle dedicate al gas, insieme a 12 operazioni off-shore, in aggiunta ad altre 10 piattaforme nel Mar Cinese Meridionale. E non saranno più di Exxon, con il gruppo che avrebbe accettato la vendita di tutte le sue attività a Petronas, società petrolifera nazionale della Malesia e controllata appunto in via diretta dallo stato. Come parte dell’accordi ci sarà anche il passaggio del personale dalla ormai ex-Exxon a Petronas, anche se pure su questo punto c’è in realtà poco di noto in termini economici.

Si tratta di un passaggio storico, di enorme importanza per tutto il comparto petrolifero locale e anche globale: le attività di Exxon valevano da sole il 15% delle attività estrattive energetiche della Malesia, che ora passeranno in mano statale.

Mancano dettagli dell’accordo economico, che potrebbe essere stato però vantaggioso per Petronas, data la volontà, più volte reiterata, di Exxon di cedere le sue attività al di fuori delle Americhe e con maggiore fretta inoltre di abbandonare le operazioni in Malesia.

Dopo 130 anni si chiude dunque la storia di Exxon in Malesia, con una presenza capillare soprattutto sulla parte peninsulare del paese, dove le produzioni di Exxon ammontavano a circa il 50% del totale tra greggio e gas naturale.

Forse ne sapremo di più, in avanti, dei termini economici di quello che è stato un passaggio storico e di grande rilevanza anche economica. Per ora il governo malese non ha diffuso alcuna nota riguardante i dettagli economici né operativi dell’intera vicenda.

Petrolio intanto chiude una settimana confusa

Una settimana che per il petrolio si era aperta nel migliore dei modi si chiude nel peggiore. Le notizie riguardanti una possibile tregua a Gaza con la conseguente restituzione degli ostaggi ha ridotto quel premio geopolitico che aveva portato il greggio verso quotazioni più alte. Si è chiuso in quota 78$, dopo che in settimana si erano toccati anche gli 82$ al barile.

La diffusione della notizia di cui sopra non ha comunque contribuito in alcun modo a movimenti di mercato significativi. Per individuare il prossimo trend sarà necessario attendere la prossima settimana dei dati macro.

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