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Cina: dati positivi per i profitti industriali. In settimana PMI

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In quello che sarà l’unico dato macro rilevante della giornata, la Cina comunica i dati sui profitti industriali anno su anno, che fanno registrare un interessante +3,5%. Un dato che è superiore alla precedente lettura e che testimonia la forza relativa del settore industriale, nonostante i dati ancora non incoraggianti sulla domanda interna. Pechino in settimana è intervenuta due volte sui tassi di interesse di riferimento per il breve, segnalando chiaramente ai mercati le difficoltà di un’economia che anche per il 2024 ha fissato degli obiettivi di crescita molto ambiziosi.

Il Partito si aspetta per fine anno una crescita al 5%, obiettivo che potrebbe essere raggiunto non senza qualche difficoltà e non senza il ricorso a stimoli in termini di politica monetaria e di iniezione di liquidità sulle piazze finanziarie e economiche. I dati sui profitti industriali segnalano una lieve ripresa, pur rimanendo lontani dai picchi del 2021.

Dati positivi, ma con crescita in rallentamento

I dati sui profitti industriali rimbalzano, per quanto in modo lieve, dalla lettura di giugno relativa ai profitti di marzo, quando si era fatto registrare un modesto +3,4%. Non che il 3,5% sia molto distante e non che sia incoraggiante quando a marzo si era fatta registrare una crescita di oltre il 10%.

L’andamento dei profitti industriali in Cina, da inizio 2024

Il dato, per quanto interessante, difficilmente sarà in grado di allontanare le preoccupazioni sull’economia cinese che sono nutrite tanto dagli allocator stranieri, quanto dai vertici del partito e da chi occupa posizioni apicali al dicastero economico.

L’attuale condizione economica della Repubblica Popolare Cinese sarà più chiara con gli importanti dati che arriveranno la prossima settimana. Mercoledì 31 luglio sarà il turno del manufacturing PMI e del Chinese Composite PMI, dati che offriranno uno spaccato sull’outlook sull’economia cinese più dettagliato e più utile per valutare la traiettoria di un’economia sulla quale in tanti continuano a nutrire dubbi.

A pesare sull’outlook cinese, oltre alle questioni di domanda interna, anche questioni politiche con Washington, che dopo l’addio di Joe Biden alla corsa presidenziale non presentano comunque margini di miglioramento per Pechino.

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