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Raiffeisen Bank, BCE chiede di ridurre attività in Russia

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La Banca Centrale Europea ha chiesto all’austriaca Raiffeisen Bank di ridurre le sue operazioni in Russia, secondo quanto riportato da Reuters venerdì. La notizia arriva solo pochi giorni dopo la decisione dell’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione dell’Ucraina (NAPC) di inserire il gruppo bancario austriaco nella sua lista di sponsor internazionali della guerra tra Russia e Ucraina.

La richiesta della BCE è probabilmente motivata dalle preoccupazioni riguardanti eventuali sanzioni da parte degli Stati Uniti per le operazioni di Raiffeisen in Russia. Un portavoce della BCE ha infatti dichiarato che la banca centrale sta chiedendo agli istituti bancari di monitorare attentamente le attività in Russia e, di conseguenza, di ridurle o addirittura chiuderle il prima possibile.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha avviato un’inchiesta sulla banca austriaca lo scorso febbraio e la situazione sembra essere diventata molto tesa per Raiffeisen Bank, sia a livello europeo che internazionale. Raiffeisen Bank International, la seconda più importante banca austriaca, è infatti sotto indagine per effettuare un controllo sul suo operato in territorio russo. Le autorità avevano richiesto una risposta entro febbraio, ma la banca è riuscita a negoziare ottenendo il permesso di fornire delle risposte divise in tre parti: ad aprile, maggio e giugno.

La BCE è preoccupata per le eventuali conseguenze di sanzioni USA su Raiffeisen Bank

Raiffeisen Bank: sponsor internazionale della guerra

La National Agency on Corruption Prevention dell’Ucraina ha aggiunto il gruppo bancario austriaco alla lista degli sponsor internazionali della guerra attraverso una dichiarazione su Telegram. Secondo l’agenzia anticorruzione, vi sono sufficienti prove per affermare che le continue operazioni di Raiffeisen Bank in Russia indichino un diretto supporto e sponsorizzazione del terrorismo.

Secondo l’ente, infatti, Raiffeisen Bank International avrebbe approfittato delle sanzioni che hanno portato i suoi concorrenti a ritirarsi dal mercato russo. Nel 2022, i pagamenti della banca al bilancio statale russo sono stati 4,8 volte superiori rispetto all’anno precedente il conflitto: la filiale russa di Raiffeisen Bank ha trasferito infatti 559 milioni di euro allo Stato russo.

La NACP ha inoltre accusato la banca austriaca di riconoscere ufficialmente i governi separatisti sostenuti da Mosca nelle regioni di Donetsk e Luhansk attraverso la sua filiale in Russia. Raiffeisen Bank offre anche condizioni di prestito favorevoli ai militari russi, premiando di fatto i loro crimini di guerra. Inoltre, la banca collabora di fatto con la propaganda russa, definendo la guerra un’operazione militare speciale, secondo quanto riportato dall’agenzia.

Raiffeisen Bank è tra le poche aziende occidentali che continuano a operare in Russia dopo l’invasione di Mosca in Ucraina: attualmente, la banca processa circa un quarto di tutti i trasferimenti finanziari denominati in euro destinati alla Russia.

Le richieste della BCE

Molte aziende occidentali hanno già lasciato la Russia dopo lo scoppio della guerra un anno fa. La BCE non sta chiedendo ufficialmente a Raiffeisen di lasciare immediatamente il Paese, ma vuole che venga presentato un piano d’azione per liquidare l’attività, attraverso la vendita o la chiusura della sua banca russa.

Raiffeisen Bank è la banca occidentale più importante ancora operante in Russia

Tuttavia, la Raiffeisen non ha ancora intenzione di presentare un tale piano e alcuni funzionari del governo austriaco vedono le richieste della BCE come un’ingerenza straniera ingiustificata. Un portavoce di Raiffeisen ha dichiarato che il gruppo sta esaminando le opzioni per la sua attività in Russia, prendendo in considerazione un’eventuale uscita attentamente gestita ed ha anche già ridotto i prestiti nel Paese.

D’altra parte, gli ufficiali della BCE sono restii a spingere Raiffeisen verso una vendita immediata, viste le turbolenze bancarie globali delle ultime settimane. La banca austriaca è ora la banca occidentale più importante in Russia, offrendo un importante sostegno ai pagamenti, ma anche altre banche europee sono ancora presenti sul territorio, come l’italiana UniCredit.

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