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Rublo: proiezioni positive da Mosca. Ottimismo anche sul PIL

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Ottimismo a Mosca sulle future quotazioni del rublo contro le principali (e pregiate) valute estere. Le proiezioni del Ministero dell’Economia puntano a un tasso di cambio contro il dollaro USA inferiore a 87,4 per i prossimi tre anni, all’interno di un outlook generale per l’economia molto ottimista – con performance che secondo le proiezioni non pagheranno il prezzo del conflitto in Ucraina.

I dati – per quanto frutto di proiezioni e di modelli che dovranno essere poi sottoposti a confronto con il mondo reale – sembrano ottimisti, nonostante un periodo molto duro per il rublo e le difficoltà che almeno sulla carta Mosca ha dovuto fronteggiare in seguito all’invasione dell’Ucraina, a partire dalle sanzioni occidentali e dalla difficoltà di approvvigionarsi di valuta pregiata sui mercati internazionali. Le proiezioni sono ottimiste anche per quanto riguarda la crescita economica e più in generale sulla capacità della Russia nel dirottare i propri commerci e i propri business verso altre aree del pianeta, dopo che si sono chiuse, probabilmente anche per il lungo periodo, le porte dell’Europa.

Mosca diffonde previsioni ottimiste sul futuro della propria economia

L’ottimismo vola, almeno a Mosca

Mentre le economie occidentali sono – su livelli diversi – preoccupate per la possibilità di non riuscire a effettuare un soft landing, un atterraggio privo di spunti recessivi, a Mosca l’ottimismo sembra volare. Le proiezioni del Ministero dell’Economia, che riguardano non solo l’economia e il PIL ma anche il rublo, avranno stupito coloro i quali si aspettavano un’economia in rallentamento sia per lo sforzo bellico, sia per i noti problemi del rublo – dei quali abbiamo parlato in una nostra recente analisi.

Per il rublo, che in agosto aveva visto una quotazione anche superiore a 100 contro il Dollaro USA, le proiezioni del Ministero indicano come livello massimo gli 87,4 rubli per USD – scambio che per il momento appare molto lontano.

Ottimismo anche sulla possibilità di raggiungere il target di inflazione, che a Mosca è del 4% contro il 2% del resto delle principali economie globali. Obiettivo questo che sembrerebbe essere più alla portata, dato che almeno secondo i dati ufficiali si è, per il mese di agosto, registrato un aumento dei prezzi anno su anno del 5,15%.

L’ottimismo di Mosca dovrà essere confermato dai dati

Un ottimismo presente in tutte le proiezioni

L’ottimismo non riguarda soltanto gli obiettivi di politica economica. Mosca si è dimostrata più che ottimista anche per quanto riguarda le proiezioni di crescita del PIL. Si parla di un ritorno su tassi di crescita intorno al 2,3% per i prossimi due anni, con un leggero rallentamento per il 2026 verso quota +2,2%.

Sono gli stessi tassi di crescita che l’economia russa faceva registrare prima della crisi pandemica – e prima dell’invasione dell’Ucraina che è costata alle casse di Mosca molto in termini di spesa, tenuta del rublo e anche in facilità di accesso al mercato dei capitali stranieri.

Gli obiettivi sono ambiziosi e il Ministero delle Finanze della Federazione Russa è ottimista sul raggiungimento degli stessi. I dati reali che si registreranno in futuro potrebbero raccontare un’altra storia.

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