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Scozia, 13 progetti di energia eolica per decarbonizzazione
Il Regno Unito sta cercando di consolidare la sua posizione come leader mondiale nell’energia eolica offshore, con l’annuncio venerdì 24 marzo di 13 società che si sono aggiudicate l’affitto di aree di mare al largo delle coste scozzesi per lo sviluppo di parchi eolici offshore.
Il programma INTOG (Innovation and Targeted Oil & Gas) è stato progettato in risposta alla richiesta del governo britannico di decarbonizzare le attività di petrolio e di gas nel Mare del Nord, promuovendo l’innovazione nel settore eolico offshore in Scozia e creando nuove opportunità di approvvigionamento.
Verso la transizione dell’industria petrolifera e del gas al net-zero
Il progetto INTOG prevede che questi parchi generino energia da utilizzare principalmente nelle piattaforme del petrolio e del gas del Mare del Nord, allo scopo di unire l’energia rinnovabile con le attuali operazioni di petrolio e di gas, con l’obiettivo di decarbonizzare le attività nel Mare del Nord e ridurre quindi le emissioni di gas serra del settore.
La Crown Estate Scotland, l’ente pubblico autofinanziato del governo scozzese e responsabile della gestione dei terreni e delle proprietà in Scozia di proprietà del monarca di diritto della Corona, ha selezionato 13 dei 19 progetti partecipanti in questo primo leasing mondiale. Tra le aziende selezionate ci sono grandi nomi, come BP Alternative Energy Investments e TotalEnergies, così come aziende specializzate come Simply Blue, Bluefloat Energy/Renantis Partnership, ESB Asset Development UK, Flotation Energy, Cerulean Winds e Harbour Energy.
Queste società di energie rinnovabili hanno dunque acquisito i diritti di sviluppo per un investimento iniziale di circa 260 milioni di sterline (circa 317 milioni di dollari). I maggiori investitori saranno Flotation Energy e Cerulean Winds, con rispettivamente quasi 96 milioni e 138 milioni di sterline. BP Alternative Energy Investments e TotalEnergies investiranno inizialmente rispettivamente 1.670.917 sterline (circa 2 milioni di dollari) e 200.000 sterline (244.000 dollari).
I progetti INTOG si concentrano sia sull’approvvigionamento di elettricità rinnovabile direttamente alle infrastrutture di petrolio e gas (progetti TOG) che su progetti innovativi su piccola scala (progetti IN). La capacità massima di tutti gli otto progetti che hanno ottenuto i contratti per l’approvvigionamento di energia alle installazioni di petrolio e gas è di 5 gigawatt, mentre per i cinque progetti innovativi più piccoli è di 500 megawatt, ha spiegato la Crown Estate Scotland.
Questo particolare leasing di energia eolica offshore è diverso da qualsiasi altro precedentemente effettuato nel Regno Unito o nel mondo. L’area del fondale marino coperta dai progetti IN è di poco più di 139 km² e dai progetti TOG di 1.534 km². Per questi progetti, la Crown Estate Scotland offrirà un affitto del fondale marino di 25-50 anni. L’energia eolica offshore è la più grande fonte di energia rinnovabile in Gran Bretagna e nel 2022 ha generato una quantità record di energia, rappresentando oltre il 25% dell’elettricità del Paese, ha riferito la National Grid, la multinazionale britannica di servizi di elettricità e gas.
Inoltre, secondo la Crown Estate, l’energia eolica offshore potrebbe alimentare circa il 40% delle case britanniche. Il progetto fa parte della strategia del Regno Unito di raggiungere l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050.
Se i candidati prescelti accettano le offerte e procedono a firmarle, gli accordi iniziali consentiranno loro di avviare i lavori di sviluppo dell’energia eolica offshore mentre viene completato il processo di pianificazione dell’INTOG Sectoral Marine Plan, il piano marino settoriale INTOG di Marine Scotland. Una volta finalizzato il Sectoral Marine Plan e firmati gli accordi di opzione (previsti nel 2024), verranno garantiti circa 262 milioni di sterline (320 milioni di dollari) in tasse d’iscrizione. Successivamente i progetti dovranno passare per le fasi di pianificazione, autorizzazione e finanziamento.
Una volta che i progetti saranno operativi, saranno garantiti ulteriori ricavi. Tutti i ricavi netti dalla Crown Estate Scotland vanno al governo scozzese per la spesa pubblica. La responsabilità di questi prossimi passi, tuttavia, non spetta a Crown Estate Scotland e i progetti passeranno a una locazione completa dei fondali marini solo una volta che tutte queste varie fasi di pianificazione saranno state completate.
Un ulteriore passo per l’innovazione verde
Il programma INTOG rappresenta un’importante iniziativa per la decarbonizzazione delle attività di petrolio e gas nel Mare del Nord e contribuirà a promuovere lo sviluppo dell’energia rinnovabile e dell’innovazione in Scozia. Inoltre, il progetto creerà ulteriori opportunità nella catena di fornitura, aiuterà le aziende ad entrare nel mercato delle energie rinnovabili e sosterrà gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Nelle scorse settimane, anche Fincantieri, il più grande costruttore di navi d’Europa, ha annunciato una svolta dall’industria del petrolio ai parchi eolici che si prevede possa più che raddoppiare i ricavi del suo settore offshore nei prossimi cinque anni. L’azienda sta, infatti, concentrandosi sullo sviluppo delle energie rinnovabili in mare e sta cercando di rivitalizzare la sua attività offshore di Vard, in Norvegia.