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Fincantieri punta sulle energie rinnovabili con l’eolico

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Written by Chiara Ricciato
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Fincantieri, il più grande costruttore di navi d’Europa, sostiene che una svolta dall’industria del petrolio ai parchi eolici potrebbe più che raddoppiare i ricavi del suo settore offshore nei prossimi cinque anni. La mossa segue il fallimento del suo tentativo di acquistare il concorrente francese Chantiers de l’Atlantique.

Pierroberto Folgiero, amministratore delegato dell’azienda italiana, ha dichiarato al Financial Times nella mattinata del 13 marzo che la sua attività offshore Vard in Norvegia potrebbe raggiungere un fatturato fino a 1,7 miliardi di euro entro il 2027, rispetto ai 700 milioni di euro dell’anno scorso.

immagine di presentazione della notizia su Fincantieri che raddoppia i ricavi offshore grazie all'eolico
Fincantieri abbandona l’industria del petrolio per l’eolico offshore: ricavi fino a 1,7 miliardi di euro entro il 2027

Vard, la carta vincente di Fincantieri per rilanciare il business offshore

Durante una visita in Norvegia, infatti, l’amministratore delegato ha definito Vard l’arma segreta della società italiana, sostenendo che le energie rinnovabili in mare creeranno una nuova economia e Vard si sta preparando a una rinascita nell’industria navale norvegese. Attualmente, l’attività principale di Fincantieri si basa soprattutto sulla costruzione di navi da crociera e di imbarcazioni militari. Queste rappresentano rispettivamente 4,2 miliardi di euro e 2,1 miliardi di euro dei ricavi complessivi del gruppo, pari a 7,5 miliardi di euro.

Folgiero sta, quindi, cercando di rivitalizzare la terza attività di Fincantieri, l’attività offshore a Vard, e spera che quest’ultima possa generare da 1 a 1,1 miliardi di euro di ricavi quest’anno e da 1,5 a 1,7 miliardi di euro entro il 2027, in quanto le aziende norvegesi che hanno a lungo sostenuto la crescita del settore petrolifero e del gas si stanno ora rivolgendo all’energia eolica offshore.

Il CEO ha, inoltre, affermato che i ricavi del gruppo nel 2027 potrebbero essere vicini ai 10 miliardi di euro, grazie anche alla crescita del settore militare, poiché le aziende di difesa beneficeranno di un aumento della spesa governativa dopo la guerra in Ucraina.

Vard sta entrando nel mercato delle navi senza equipaggio e ha già consegnato la nave portacontainer autonoma Birkeland a Yara, l’azienda di fertilizzanti norvegese. Folgiero ha dichiarato che tali navi, così come quelle alimentate da combustibili verdi, saranno vitali per l’industria eolica offshore nel futuro. Mentre lavorare in mare molto tempo fa significava costruire una piattaforma petrolifera, infatti, ora significa costruire un parco eolico. Le competenze necessarie per costruire queste navi specializzate sono molto simili, ha continuato il CEO, sostenendo che non si tratta di grande transizione concettuale, bensì di innovazione.

A tal proposito, di fatto, Vard ha firmato all’inizio di questo mese un accordo per consegnare quattro navi da servizio nel 2025-26 a Edda Wind, un’azienda norvegese di energia rinnovabile offshore.

immagine di pale eoliche in funzione
Il settore dell’energia eolica offshore è diventato uno dei core business nel nuovo piano strategico di Fincantieri

Edda Wind ordina quattro nuove navi CSOV a Fincantieri

Nelle scorse settimane Fincantieri ha siglato un contratto con Edda Wind per la costruzione di quattro commissioning service operation vessels (CSOV, servizio di messa in funzione delle navi operative). L’ordine, del valore di circa 250 milioni di euro, è stato eseguito attraverso l’affiliata Vard.

Al fine di supportare le operazioni a emissioni zero, le navi saranno basate sulla tecnologia dei vettori di idrogeno organico liquido (LOHC) oltre a essere predisposte per il metano. Inoltre, le imbarcazioni avranno 101 cabine, aree comuni e la capacità di ospitare fino a 95 tecnici di turbine eoliche e 25 membri dell’equipaggio. La nuova flotta di Fincantieri si unirà alle 11 navi CSOV e alle due navi posacavi esistenti di Edda Wind.

L’amministratore delegato Pierroberto Folgiero ha dichiarato di essere particolarmente soddisfatto di questo risultato, che soddisfa molte direzioni dello sviluppo dell’azienda, aggiungendo che questo ordine conferma il ruolo di Fincantieri come partner tecnologico per le aziende che intendono rafforzare la loro flotta con prodotti all’avanguardia.

Fincantieri ha pianificato di consegnare le prime due navi entro il primo trimestre del 2025, mentre le altre due entro il secondo trimestre del 2025 e il primo trimestre del 2026, rispettivamente. Con questo contratto, l’azienda italiana si conferma come fornitore di navi per il settore dell’energia eolica offshore, che è diventato uno dei suoi core business nel nuovo piano strategico. Inoltre, Edda Wind ha opzioni per l’acquisto di ulteriori 2+2 CSOV allo stesso prezzo. Se questa opzione viene esercitata, le consegne avverranno nel 2025 e nel 2026.

Fincantieri non è la sola a virare verso l’energia eolica. Nonostante la guerra e le difficoltà economiche che il Paese sta affrontando a causa dell’invasione russa, infatti, la società ucraina DTEK Group ha completato la prima fase di costruzione di un progetto eolico da 500 MW. Nonostante i rallentamenti dovuti alla situazione attuale, il governo ucraino continua il suo piano per produrre il 50% dell’energia totale nazionale da fonti rinnovabili entro il 2030.

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