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Stellantis: offerta buonuscita a dipendenti USA. Numeri incerti
Secondo quanto è stato riportato da Bloomberg e ancora non confermato dall’azienda direttamente coinvolta, Stellantis sarebbe pronta a offrire buoneuscite ai dipendenti che accetteranno volontariamente di abbandonare il posto di lavoro. L’opzione sarà disponibile per tutte le posizioni non dirigenziali e per quelle dirigenziali dalla vice-presidenza in giù, in quello che sembrerebbe uno sforzo per tagliare i costi di produzione in un mercato dell’auto negli USA e in Europa che già presenta problemi da tempo. Per il momento Stellantis non ha commentato l’uscita della notizia, mentre ci sarebbero prove però del messaggio inviato ai dipendenti nella giornata di martedì. Tutti i dipendenti, anche quelli recentemente assunti e che non hanno maturato anzianità potranno optare per il pacchetto.
Per il momento non sarebbe neanche chiaro il quantitativo di dipendenti che Stellantis, negli Stati Uniti, sarebbe pronta a lasciare a casa. Le difficoltà per il gruppo arrivano anche dalle vendite certamente non ottimali di Jeep e di altri veicoli specificatamente pensati per il mercato americano, mentre anche in Europa i dati sulle vendite non brillano.
Altri tagli da Stellantis USA dopo il primo ciclo che ha colpito gli ingegneri
Nel 2024 Stellantis NV ha già tagliato 400 posti di lavoro tra gli ingegneri negli Stati Uniti e completerà l’anno con ogni probabilità riducendo ulteriormente la forza lavoro. Tutto questo mentre montano le critiche da parte degli analisti anche per l’assenza di modelli che siano in grado di offrire delle buone prospettive di vendita.
Polemiche che sono speculari a quelle in Europa e in Italia, dove il gruppo guidato da Carlos Tavares sembrerebbe essere a caccia, da tempo, di incentivi per garantire il mantenimento di certi livelli produttivi appunto in Italia. Nel frattempo anche in Italia in alcuni stabilimenti sono state prolungate le ferie per assenza di necessità produttive. Una situazione complessiva che ha contribuito al calo del 27% delle azioni Stellantis da inizio 2024.