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Svezia: crimine fuori controllo | “Strangolare economia sommersa”
La Svezia ha un problema con le economie criminali, per un curioso capovolgimento di fronte almeno per noi italiani, che a quanto parrebbe sbagliando ritenevamo di essere gli unici con problemi del genere. A dirlo è il ministro delle finanze svedese, al secolo Elisabeth Svantesson, che afferma che sarà assolutamente necessario attaccare l’economia illegale per togliere carburante a una situazione di micro e macro-criminalità ormai fuori controllo nel paese scandinavo. Le notizie di sparatorie, assassini, esplosioni e assalti armati sono ormai all’ordine del giorno, anche se, come avremo modo di vedere, non si tratta più soltanto di crimini violenti.
Secondo il ministro delle finanze il modo migliore per correggere la situazione sarà quello di cercare di eliminare certi flussi di denaro. Cosa però più facile a dirsi che a farsi: la criminalità, in Svezia, governa non solo lo spaccio di droga, ma anche frodi su vasta scala e starebbe penetrando anche nella più rispettabile economia un tempo sotto il controllo dei più rispettabili dei cittadini. Non è chiaro però se il collegamento tra la violenza nelle strade svedesi e gli enormi introiti della malavita in Svezia sia frutto del sacco del ministro oppure frutto di studi più approfonditi.
Situazione fuori controllo, da risolvere con una repressione economica
La situazione descritta dal ministro è delle peggiori: età sempre più bassa dei partecipanti alle sparatorie, esplosioni e assassini all’ordine del giorno, quartieri più periferici ormai fuori controllo. Se da un lato la Svezia è il paese del welfare per tutti e dei forti movimenti sindacali, dall’altro è oggi paese dove il crimine preoccupa il grosso dei cittadini. Secondo il ministro delle finanze sarebbe però una questione quasi esclusivamente economica. A fronte di introiti di oltre 14 miliardi di euro su base annua, il primo intervento da organizzare è quello di un attacco alle fonti di introito della malavita, che poi finiscono per aumentare a catena il fenomeno della micro e macro-criminalità.
Strangolare l’economia criminale: questo è il messaggio politico del governo, che però ora non può andare oltre dichiarazioni di intenti che sarà estremamente difficile mettere in pratica. Questo anche alla luce del fatto che gli enormi proventi della criminalità organizzata hanno da tempo fatto il loro ingresso in grandi compagnie, in particolare in settori come quello della salute.
La preponderanza della criminalità nell’economia svedese avrebbe tra le altre cose poco affidabili i dati sui fallimenti e sulle difficoltà delle imprese svedesi.
Eliminare il contante per attaccare il crimine
Neanche a dirlo uno dei messaggi che circolano di più in Svezia è quello che indica nel contante il vero capro espiatorio della situazione attuale. Contante che sta gradualmente sparendo dal paese, con alcune delle più grandi catene che presto smetteranno di accettarlo, come NK.
Non si fermerà però qui l’azione del governo: secondo quanto raccontato dal ministro alla stampa, ci sarà da analizzare qualunque canale utilizzato per il riciclaggio di denaro, nonché per conseguire guadagni illegali.
In mezzo, in uno dei tanti report della polizia locale, c’è finito anche Spotify, i cui proventi sarebbero utilizzati per riciclare almeno in parte il denaro.
La sensazione, non ce ne voglia il governo svedese, è che la situazione sia così fuori controllo che ogni misura annunciata sembrerà utile. I più cinici vedranno però nell’attacco al contante una limitazione della libertà dei cittadini svedesi, che finirà per impattare poco sul crimine e tanto sulla libertà di chi vive in Svezia.
Staremo a vedere se anche a quelle latitudini saranno le banconote a fare da capro espiatorio per tutti i mali del mondo. E vedremo anche se la graduale scomparsa delle corone di carta aiuterà nella lotta ad un crimine più forte che mai.