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Tesla taglia ancora i prezzi, annuncia nuova Model 3 in Cina

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Tesla ha annunciato un nuovo taglio ai prezzi, continuando sulla stessa strategia che la società ha ripetuto in diverse occasioni a cominciare dalla fine del 2022. Inoltre l’azienda si appresta ad annunciare una nuova versione della Model 3, principalmente pensata per il mercato cinese, che dovrebbe avere un’autonomia più elevata rispetto alla versione di base. Malgrado gli analisti siano convinti che i tagli ai prezzi mettano seria pressione sui margini della società, l’azienda guidata da Elon Musk continua imperterrita nel suo cammino. Meno di un mese fa, l’azienda aveva anche introdotto nuove varianti più economiche della Model S e Model X. I nuovi modelli dei veicoli ammiragli di Tesla costano 10.000$ in meno a fronte di questi tagli, e per mantenere le proporzioni di prezzo ora si torna ad abbassare quello dei veicoli di fascia media.

Barclays, il primo analista istituzionale a commentare in materia, ha dichiarato apertamente i propri dubbi riguardo alla capacità di Tesla di riuscire a mantenere dei margini soddisfacenti nel corso dei prossimi trimestri. Inoltre dichiara di attendersi nuovi tagli ai prezzi nel corso dei prossimi mesi, ritenendo che Tesla in questo momento stia dando la precedenza all’aumento dei volumi di vendita. Malgrado Elon Musk sia così convinto della sua strategia da aver già tagliato i prezzi in diverse occasioni nel 2023, Barclays ritiene che i lati negativi di questa decisione siano maggiori di quelli positivi. Il mese scorso i prezzi della Model Y Long Range erano già stati abbassati in Cina, dopo che i dati sulla produzione di giugno avevano segnato -31% su base annua per i livelli di produzione nella fabbrica di Tesla a Shangai.

Il mercato cinese rimane in crisi per via dell’andamento economico, ma Tesla preferisce rilanciare con una nuova Model 3

La Model X si qualifica per gli incentivi di Biden

La decisione di Tesla di tagliare i prezzi del 15-19% su Model X e Model Y, tanto in Cina quanto negli Stati Uniti, segna un passaggio molto importante soprattutto per la Model X. Il prezzo del modello base è stato tagliato di 8.500$, segnando ora un prezzo base di $79.990. Questo significa che ora l’auto sarà compatibile con gli incentivi previsti negli Stati Uniti, che permettono di ottenere fino a 7.500$ per l’acquisto di un’auto elettrica. I presupposti sono che l’auto deve essere assemblata negli Stati Uniti e con una grande maggioranza di componenti altrettanto prodotte negli USA, e deve altrettanto essere al di sotto di una certa soglia di prezzo. I modelli di fascia più alta di Tesla erano esclusi da questo incentivo per via dei prezzi elevati, ma ora si potranno qualificare.

Teoricamente il prezzo per qualificarsi è di 55.000$ per le automobili e di 80.000$ per pickup e SUV. La Model S continua a rimanere esclusa da questi incentivi, pur essendo meno costosa della Model X, perché viene catalogata come automobile. Invece la Model X si qualifica come SUV, per cui il prezzo giusto al di sotto della soglia prevista dalle regolamentazioni potrà permettere ai clienti di approfittare degli incentivi introdotti dall’amministrazione Biden. Questo è un notevole vantaggio per i numeri sulle vendite, dal momento che l’azienda potrà approfittare di una maggior domanda non solo per i tagli dei prezzi, ma anche per via dell’ulteriore incentivo offerto dallo sgravio di 7.500$. Per quanto Barclays sembri certa che nei prossimi mesi arriveranno altri tagli ai prezzi, per lo meno per quanto riguarda la Model X sembra che Tesla sia riuscita a raggiungere il suo obiettivo di qualificarsi per gli incentivi.

Poter approfittare dell’incentivo di 7.500$ è un grande vantaggio per i clienti di Tesla, e la società ne trae vantaggio con le maggiori vendite

Arriva una nuova Model 3 in Cina

Altro elemento molto importante della giornata di oggi è l’introduzione di una nuova versione di Model 3. Verrà prodotta nello stabilimento di Tesla a Shangai, ma l’obiettivo è quello di esportarla anche sul mercato europeo. La principale differenza rispetto al modello base è l’autonomia aumentata, un privilegio per il quale i clienti di Tesla dovranno sborsare il 12% in più rispetto al costo della versione base. Si tratta della prima volta nella storia di Tesla in cui la società annuncia un modello specificamente pensato per il mercato cinese, che fino a questo momento aveva soltanto ereditato le innovazioni pensate per il mercato americano. Malgrado le difficoltà dell’economia cinese, Tesla non cede: bisogna tenere alti i livelli di produzione.

Sembra dunque che Tesla non stia trascurando del tutto i margini, considerando che per la prima volta arriva una nel corso del 2023 una notizia improntata ad alzare il prezzo di vendita dei modelli di base. Fino a questo momento, la strategia della guerra dei prezzi adottata nel 2023 ha funzionato nel generare record assoluti di crescita delle vendite su base annua. Questo anche malgrado i tassi di interesse elevati che, in linea generale, scoraggiano gli acquisti di nuove auto. La decisione, però, è arrivata anche con delle conseguenze importanti: Tesla è passata da generare i migliori margini nell’industria degli EVs a registrare i margini più bassi degli ultimi quattro anni. In ogni caso non è una strategia nuova: in molti casi di mercati in forte espansione che si stanno consolidando, i leader cercano di tagliare fuori dal mercato i competitor più piccoli rendendoli non competitivi sul fronte dei prezzi.

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