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UK, Goldman stima inflazione sotto il 2% entro fine anno

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Secondo gli economisti di Goldman Sachs, se il governo del Regno Unito estenderà il tetto massimo dei costi energetici domestici a £2,500, l’inflazione del Regno Unito scenderà al di sotto dell’obiettivo del 2% della Banca d’Inghilterra entro la fine dell’anno. Goldman Sachs prevede che il tasso di inflazione scenderà da cifre a doppia cifra al 1,8% alla fine del 2023, un valore inferiore a qualsiasi altra previsione.

Goldman Sachs ha citato il rallentamento dell’economia mondiale, il calo dei prezzi del petrolio e il rallentamento dell’incremento dei prezzi dell’energia come fattori chiave che contribuiranno alla discesa dell’inflazione nel Regno Unito.

La previsione di Goldman Sachs è particolarmente ottimista se comparata alle altre.

L’inflazione in Inghilterra

In Inghilterra, l’inflazione è un problema che preoccupa il governo e la Banca d’Inghilterra, l’istituzione responsabile della politica monetaria del Paese. Negli ultimi mesi, il tasso di inflazione è aumentato fino ad arrivare a numeri a doppia cifra, alimentato da una serie di fattori tra cui l’aumento dei prezzi delle materie prime, il rallentamento della produzione industriale a causa della pandemia di COVID-19, e l’effetto della Brexit sulle catene di approvvigionamento.

L’inflazione può avere un impatto significativo sull’economia e sulla vita delle persone, per questo motivo la sua gestione rimane una preoccupazione chiave per il governo britannico e le istituzioni finanziarie del paese.

Il Regno Unito ha adottato diverse misure per gestire l’inflazione, tra cui la crescita dei tassi di interesse per ridurre la domanda e frenare l’innalzamento dei prezzi e l’aumento delle spese pubbliche per stimolare la domanda.

Al momento, per quanto riguarda alzare o meno i tassi d’interesse, è in corso un dibattito all’interno della BoE. Alcuni importanti membri della BoE come Swati Dhingra, affermano che un’ulteriore aumento dei tassi d’interesse potrebbe avere un effetto negativo sull’economia. Mentre altri membri influtenti come Catherine Mann, ritengono che una crescita dei tassi sia fondamentale per impedire la comparsa di fenomeni come la “greedflation“.

Nel Regno Unito vi è un acceso dibattito per quanto riguarda la decisione di alzare o meno i tassi d’interesse.

La previsione di Goldman Sachs

Il governo del Regno Unito dovrebbe annunciare la decisione di estendere la garanzia sui prezzi dell’energia a un massimo di £2,500 per un altro trimestre. La decisione cancellerebbe l’aumento previsto a £3,000 da aprile, poiché i prezzi più bassi del gas hanno ridotto il costo per il sostegno più generoso mantenuto in vigore.

Questa rapida diminuzione della crescita dei prezzi allevierebbe la pressione sulla Banca d’Inghilterra costretta al momento a continuare ad aumentare rapidamente i tassi di interesse. La banca centrale si aspetta attualmente che l’inflazione raggiungerà il 4% entro la fine dell’anno.

Goldman presume che in tal caso, è probabile che l’inflazione scenda al di sotto del 2% entro la fine dell’ultimo trimestre dell’anno. Goldman ha anche avvertito che le pressioni sui prezzi interni rimangono, nonostante una recente diminuzione, aggiungendo che il mercato del lavoro è ancora in difficoltà. Tuttavia, gli esperti immaginano un panorama più positivo per il PIL e l’inflazione nel Regno Unito, perché il crollo dei prezzi del gas allevierà la pressione sulle famiglie.

L’annuncio di Goldman arriva dopo che Citigroup il mese scorso ha previsto che l’inflazione scenderà al 2,4% nel quarto trimestre del 2023. Mentre, la survey di Bloomberg stima che l’inflazione scenderà al 3,3% nel quarto trimestre del 2023, rispetto al 3,9% della survey precedente. Gli economisti si aspettano anche una recessione più lieve, prevedendo una diminuzione del PIL del 0,5% nel 2023 rispetto al calo del 0,7% precedente.

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