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UK, svelato inaspettato piano di vendita di bond da £241

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Il Regno Unito ha annunciato oggi di aver pianificato di vendere, nel prossimo anno fiscale 2023/2024, obbligazioni (gilt) per un valore maggiore di quello preventivato, con una proporzione più alta di note a breve termine, che attraggono un vasto pubblico di investitori.

Il Debt Management Office ha dichiarato che emetterà £241,1 miliardi di obbligazioni governative, rispetto ai £233 miliardi stimati dagli analisti. I rendimenti hanno subito una leggera diminuzione dopo l’annuncio, con il tasso sui bond decennali di circa 16 punti base in meno, pari al 3,32%. Si tratta della vendita più alta mai registrata nel Paese, ad eccezione dei 485,8 miliardi di sterline venduti nel 2020/21.

Il Regno Unito aumenterà l’offerta di titoli di Stato rispetto al valore che aveva preventivato

Gli obiettivi del Debt Management Office

L’obiettivo fissato evindenzia come l’offerta di bond sarà particolarmente elevata il prossimo anno, in virtù del fatto che la Banca d’Inghilterra venderà obbligazioni dal suo bilancio, come parte del suo programma di quantitative tightening. Allo stesso tempo, i rendimenti sono così alti che stanno attirando nuovi investitori nel mercato dei gilt.

I gilt sono titoli di debito emessi dal governo britannico ed il termine deriva dal fatto che i erano inizialmente emessi su carta dorata. Oggi i gilt sono emessi in forma elettronica e sono uno strumento importante per finanziare le attività del governo britannico, come investimenti in infrastrutture, programmi di spesa pubblica e per ripagare i debiti accumulati. Essi sono considerati tra gli investimenti più sicuri al mondo in quanto sono garantiti dal governo britannico e il rischio di default è considerato estremamente basso.

Le obbligazioni con scadenza inferiore ai sette anni rappresenteranno il 36% dei prestiti del governo del Regno Unito, rispetto a una media storica del 27%. È un cambiamento che gli analisti avevano previsto considerata l’incertezza sulla domanda di titoli a lungo termine da parte dei fondi pensione e una preferenza tra gli investitori internazionali per i gilt a bassa durata.

In una recente consultazione, alcuni investitori avevano consigliato al DMO di raccogliere più fondi dagli investitori al dettaglio per alleviare la pressione sul mercato dei gilt. Il governo utilizzerà il programma National Savings & Investments, che si rivolge ai risparmi delle famiglie, con un obiettivo di finanziamento netto di £7,5 miliardi per il 2023-24. Il Debt Management Office ha inoltre affermato di voler aumentare le vendite nette di titoli di Stato, che maturano entro 12 mesi, di £5 miliardi.

Le preoccupazioni del Regno Unito

Il Regno Unito si prepara a vendere una grande quantità di titoli di Stato dopo l’inizio della pandemia di COVID-19, in un momento in cui i mercati sono turbolenti a causa della modifica sulle aspettative dei tassi di interesse in seguito al crollo di Silicon Valley Bank e alle preoccupazioni per Credit Suisse.

Il Paese si sta muovendo all’interno di una situazione internazionale instabile dovuta al crollo di SVB

Il capo del Debt Management Office del Paese ha dichiarato che la sfida è ancora più difficile ora che la Banca d’Inghilterra non è più un acquirente sul mercato, ma sta riducendo il proprio portafoglio di gilt di 80 miliardi di sterline all’anno.

Il DMO vuole garantire che i suoi primary dealer, un gruppo di 17 importanti istituzioni finanziarie che hanno il diritto di partecipare alle aste del debito pubblico britannico, non siano sovraccaricati dall’ammontare dei titoli di cui hanno bisogno per fare offerte e vendere ai clienti. Il DMO mira a vendere 86,7 miliardi di sterline di bond a breve termine, 65,3 miliardi di sterline di bond a medio termine, 50,1 miliardi di sterline di gilt a lungo termine e 26,2 miliardi di sterline di titoli indicizzati all’inflazione.

Il debito a medio e lungo termine include anche 10 miliardi di sterline di green bond, ma il volume è limitato dall’obbligo per il governo di realizzare progetti di investimento che soddisfino determinati criteri ambientali.

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