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Yen ancora forte | Borse giù e occhi sul 18-19 marzo
Sono tutte questioni di carattere monetario a tenere impegnati i mercati del Sol Levante. Tokyo fa registrare una performance pessima per tutti i maggiori indici di borsa, per una situazione che però non può essere spiegata guardando alla cosiddetta economia reale. A spingere al ribasso le quotazioni delle più grandi aziende giapponesi è qualcosa di squisitamente Forex e che continuerà a tenere banco per tutta la settimana. I policy maker di Tokyo infatti sembrerebbero essere tutti o quasi orientati verso la fine dell’epoca dei tassi negativi.
E anche verso la fine della YCC, politica che in Giappone ha visto la sua massima espressione e che nonostante sia stata cruciale per tutte le politiche monetarie di Tokyo potrebbe presto diventare qualcosa che appartiene al passato. Yen forte, anche in attesa dei dati sull’inflazione che arriveranno da Washington e che almeno secondo il consenso delle previsioni potrebbero non essere quello che serve per iniziare a parlare concretamente di tagli.
Marzo potrebbe essere l’ultimo mese di YCC e tassi negativi in Giappone
Marzo potrebbe essere l’ultimo mese della storia del Giappone in territorio negativo per i tassi. È questa la convinzione che alberga ormai nella maggioranza degli operatori di mercato, con la prossima riunione di Bank of Japan che potrebbe essere quella che mette la parola fine a questo lungo ciclo. L’incontro ritenuto essere quello potenzialmente giusto sarà già il prossimo, dal 18 al 19 marzo. Una data sulla quale ci sono gli occhi puntati per l’appunto di tutti gli operatori di mercato, complici anche venti che spirano da Bank of Japan e che rendono pressoché chiaro il prossimo passo della banca centrale che governa la politica monetaria dello yen giapponese.
Venti che sono confermati non solo dalle borse, ma anche per l’appunto dai cambi, con JPY che continua a guadagnare sul dollaro USA e che al tempo stesso si allontana dalla soglia di 152 che era stata ritenuta nelle scorse 3 settimane quella che avrebbe innescato dei potenziali interventi a mercato sia di BOJ, sia invece del dicastero delle finanze di Tokyo. Pericolo ampiamente scongiurato con l’arrivo di dati importanti sull’economia e che lasciano intendere che il momento per un ritorno in territorio positivo potrebbe essere finalmente arrivato.
Meglio del previsto infatti il PIL, sia anno su anno sia invece mese su mese. Peggio i consumi privati, e ancora in territorio ampiamente negativo gli ordini dei macchinari. Una situazione che complessivamente potrebbe rimuovere ogni tipo di remora anche ai piani alti dell’economia giapponese per un avvio alla conclusione della YCC e dei tassi in territorio negativo.
Borse piangono la fine di un’era
La cosa non è piaciuta granché alle borse, che hanno per l’appunto chiuso la sessione, parliamo ad esempio dell’indice NIKKEI 225, con perdite pesanti e superiori al 2%. Perdite che che sono per gli analisti più acuti l’ennesimo segnale di un cambiamento ormai dovuto e con il quale anche gli operatori sui mercati più rischiosi dovranno fare i conti.
Manca comunque soltanto una settimana, che potrebbe essere ulteriormente agitata dai dati sull’inflazione USA che saranno presentati domani, martedì 12 marzo, ad un orario per noi insolito in quanto gli USA sono già tornati all’ora legale. Dati che le previsioni non si aspettano essere granché incoraggianti e che potrebbero pertanto aumentare l’incertezza sul quando a Washington si procederà effettivamente con i primi tagli.
Questioni che sono da sempre al centro dei grandi spostamenti sul mercato del Forex e che invitiamo tutti a seguire con il massimo dell’attenzione. Appuntamento dunque, anche per chi investe su USDJPY e più in generale per chiunque operi su coppie che includono il dollaro USA, a domani.