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Yen: c’è chi vede i 170 contro il dollaro USA, anche in caso di intervento del Ministero delle Finanze. Ecco perché

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Fare previsioni non costa chiaramente nulla ed è il motivo per cui sono tanto comuni su internet e sulle principali testate che si occupano di finanza. Quella che però arriva da Sumitomo Mitsui è interessante. Altro che livello dei 160 per lo yen – contro il dollaro USA – da difendere con le unghie, con i denti e con interventi a mercato. La soglia che presto si potrebbe raggiungere in breve tempo è addirittura quella dei 170. Una previsione assai fosca per lo yen, che però gli specialisti della grande banca d’affari giustificano con una tesi piuttosto elaborata.

Sarebbe certamente il paradiso degli short, che almeno a livello di fondi hedge continuano a accumularsi anche in trend opposto a quanto stanno facendo i retail. Ma è davvero una tesi che potrà trovare conferma nel mondo reale, nel quale viviamo e operiamo tutti i giorni? Su questo ultimo punto c’è almeno un grande dubbio: siamo certi che non si arriverà prima ad un intervento in grado di capovolgere i mercati non appena ci si avventurerà nel territorio sopra i 160?

Previsioni shock da parte degli specialisti

Previsione shock: yen potrebbe toccare i 170 contro il dollaro USA

La previsione – per quanto come abbiamo detto in apertura non costi assolutamente nulla farla – è di quelle scioccanti. A corroborarla tutta una serie di fatti però che hanno pure il loro merito. Il trend negativo è chiaro, il differenziale tra i tassi con gli USA rimane enorme, e si crede poco nelle capacità di intervento sui tassi da parte di Bank of Japan. In una situazione del genere, potrebbe esserci davvero il vuoto oltre i 160, livello ritenuto importante sia sul piano tecnico che sul piano simbolico. Un vuoto che potrebbe essere colmato soltanto dall’intervento a mercato delle autorità giapponesi, del quale si parla ormai da tempo ma che per il momento non è ancora arrivato.

Anche Nick Twidale di ATFX sembrerebbe essere della stessa idea di Sumitomo Mitsui e Mizuho Bank: ci sono le condizioni per vedere lo yen presto a170 contro il dollaro, condividendo anche la nostra convinzione, corroborata anche questa da fatti inequivocabili, sulla scarsa importanza sul medio periodo – o comunque su tutto ciò che non sono movimenti di ultra-breve periodo – di eventuali interventi a mercato. Lo abbiamo visto poche settimane fa, con un intervento che è costato decine di miliardi di dollari e che ha sortito effetti soltanto per poche giornate di scambi.

Yen ancora osservato speciale

Servono decisioni dure, che il Giappone però non vuole e non può prendere

Il segnale è chiaro: per invertire il trend servirebbero delle decisioni importanti a livello di politica monetaria, che il Giappone però non sembrerebbe avere né intenzione né possibilità di prendere. Decisioni dure principalmente sui tassi, che però faranno i conti anche con un’economia tutto fuorché brillante. Un gioco di equilibri estremamente difficile, mentre come vi abbiamo raccontato più e più volte, montano anche pressioni interne nell’unno e nell’altro senso. La situazione dello yen rimane quella più interessante da seguire per tutti gli investitori nel mondo del Forex.

La più interessante ma non l’unica. Le elezioni francesi continuano a gettare ombre assai cupe sul futuro di breve periodo dell’euro, per quanto almeno per ora siano parzialmente ingigantite da un giornalismo a caccia disperata di notizie, in un momento morto o quasi per i dati macro.

Tokyo rimane il centro assoluto dell’interesse per chi vuole operare sul Forex su coppie dalla potenziale volatilità esplosiva. E non ci sarà Kazuo Ueda che tiene se non comincerà a parlare davvero di cambiare i fondamentali che stanno affossando lo yen. Con i principali allocatori che non credono più alla sottile linea rossa dei 160.

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1 Comment

  1. nick

    3 Luglio 2024 alle 08:45

    sparare stupidaggini non costa nulla

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