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Guerra tra le azioni contro l’obesità: investitori a caccia del top per il 2025
Con l’arrivo delle trimestrali Novo Nordisk durante la settimana che si è appena conclusa, ci sono diverse considerazioni che circolano ai piani alti dell’analisi finanziaria. I farmaci per il dimagrimento sono stati la vera big thing dei mercati nel 2023 e nel 2024 – più di quella intelligenza artificiale della quale in tanti cominciano a dubitare. E le aspettative sono più alte che mai, nonostante la stessa Novo Nordisk abbia mancato le previsioni per quanto riguarda le vendite previste.
Il problema, in verità assai comune nelle analisi di prima battuta, è che non si tiene conto di cosa abbia portato – è il caso di Novo Nordisk – al dato più basso delle aspettative: problemi di produzione, o meglio, una produzione per ora insufficiente a soddisfare una domanda crescente e che – secondo i migliori analisti – continuerà a crescere.
Puntare sul dimagrimento: è troppo tardi?
Secondo Anjalee Khemlani di Yahoo Finance, ancora no. Ci sono diversi dubbi sul settore ma che non riguardano la capacità di generare profitti anche sul medio e lungo periodo. Il vero dubbio riguarda le aziende sulle quali puntare. Per ora Novo Nordisk e Eli Lilly sembrerebbero essere in testa e con una distanza incolmabile, dati anche i problemi di Pfizer (che si è vista bocciare il silver bullet dell’assunzione orale del suo ritrovato), Roche, che pure si è mossa con acquisizioni mirate, Amgen, che sta avanzando nei trial e che avrebbe da proporre una soluzione da assumere soltanto una volta al mese.
Viking ha già fatto registrare ottimi risultati, anche qui grazie alle attese su una pillola da assumere per via orale, che però secondo Anjalee Khemlani la renderebbe potenzialmente passibile di acquisizione da parte di grandi gruppi che vogliono partecipare alla gara.
Nel complesso, difficile aspettarsi che i cavalli buoni sui quali puntare siano più di 4, anche per chi guarda alla potenziale crescita esplosiva di start up e aziende biotech in odore di possibile acquisizione.
AI contro dimagrimento
I settori di cui si è parlato con maggiore convinzione nel corso degli ultimi due anni sono stati senza dubbio alcuni quello dell’intelligenza artificiale e quello appunto del dimagrimento.
Se per il primo però le aspettative – molto alte – che vi erano state risposte stanno lentamente, per il secondo potrebbe esserci una sorta di nuova corsa che potrebbe soddisfare anche i più esigenti (in termini di ritorni) degli investitori.
Scegliere, fare cherry picking tra tante aziende – e soppesare il rendimento certo con quello potenzialmente esplosivo – sarà difficile e potrà fare la differenza tra un portafoglio con gain importanti e uno che si limiterà forse a performare come i migliori indici.
L’unica certezza è che continueremo a sentir parlare del comparto medicinali da dimagrimento, che ora funzionano, macinano profitti, hanno una domanda crescente e tante aziende, anche della vecchia guardia, che vorrebbero metterci le mani. E sarà una lotta senza quartiere, che potrebbe premiare i più intuitivi degli investitori, anche retail.