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Borse USA rimbalzano | Grossi guai per Elon Musk
Il comparto azionario americano apre in leggera ripresa dopo le forti perdite di ieri, legate alla decisione del FOMC e alla conseguente conferenza stampa di Jerome Powell, all’interno della quale il governatore di Federal Reserve ha raffreddato i mercati per quanto riguarda possibili tagli dei tassi già da marzo. Dopo che la giornata di lunedì è stata una delle peggiori degli ultimi mesi, i mercati USA riaprono con un moderato ottimismo e con un leggero ritorno dell’appetito per il rischio.
Appetito che però dovrà essere confermato nel corso della sessione di oggi e in particolare di quella di domani, per una chiusura della settimana che appare più che mai decisiva. La sveglia di Powell potrebbe infatti continuare a produrre effetti importanti. La settimana sarà inoltre dominata dal giro importante di trimestrali che arriveranno da Amazon, Apple, Meta, dopo le prime trimestrali di martedì che non hanno soddisfatto granché mercati e investitori.
Una settimana complicata
Tra FOMC e trimestrali è stata una settimana densa di nervosismo per le piazze azionarie americane, mai così male da diverso tempo a questa parte. Le aspettative dei mercati per le magnifiche sette si sono rivelate, almeno per i dati di cui siamo già in possesso, eccessive, contribuendo al sentiment prima e all’andamento negativo poi di tutto il comparto. È stato un lunedì da incubo, con NASDAQ 100 che ha perso quasi il 2% e che è stato il traino per ribassi diffusi su tutte le borse americane e su tutti i suoi principali indici.
La seconda delle aspettative tradite per i mercati arrivano invece direttamente dal FOMC. Nonostante Jerome Powell abbia invitato alla calma più volte i mercati e abbia inviato anche i falchi di Fed a parlare con i giornali nel corso delle scorse settimane, gli investitori hanno continuato ad aspettarsi dei tagli dei tassi già a marzo.
Tagli dei tassi che però sono stati categoricamente smentiti da Powell, che ha ribadito come prima di parlare di tagli ci sarà la necessità di tornare più vicini alla quota 2% per quanto concerne l’inflazione. E ci sarà probabilmente anche bisogno di un raffreddamento del mercato del lavoro, con gli indicatori che però in questo senso potrebbero avere un po’ di lag, date le tante grandi imprese che hanno già effettuato tagli al personale e che ne hanno promessi ulteriori nel corso del 2024.
Il 35% circa degli investitori, questo a leggere i dati diffusi da CME Fed Watchtool, sono ancora però convinti che ci sarà spazio per dei tagli, seppure dello 0,25%, già a marzo. E i mercati si trovano ora a fare i conti con il limbo nel quale si sono cacciati da soli.
Tesla si muove in Texas, i mercati però intanto la puniscono
Nel frattempo il protagonista delle vicende extra-mercato è ancora lui, Elon Musk. Dopo che il tribunale del Delaware gli ha messo i bastoni tra le ruote, ha deciso di spostarsi in Texas e terrà una votazione tra gli azionisti a tal proposito.
Si tratta di un’opinione forte, di un’idea che qualcuno ha ritenuto anche forse bizzarra, ma che è nello stile di quello che è forse il più eccentrico dei CEO di società quotate negli USA.
Una situazione molto complicata per Tesla, che oggi perde circa il 2,5%, all’interno di una giornata non positiva per il comparto di riferimento.
Anche questa vicenda, per chi investe in azioni Tesla, merita di essere seguita molto da vicina, in quello che è un momento definitorio per tutto il comparto auto, anche grazie alle pressioni che arrivano dai produttori cinesi, per quanto USA e Europa stiano cercando di contenerli.