Guida
CFD: Cosa sono e come funzionano
I CFD, acronimo inglese di “Contracts for Difference” (Contratti Per Differenza) sono contratti finanziari derivati, che replicano l’andamento di un altro asset e che permettono di investire senza che ci sia mai passaggio del sottostante stesso.
Rappresentano uno strumento complesso e particolare, che ha avuto e con ogni probabilità continuerà ad avere enorme fortuna in Europa e in Asia – negli USA è invece bandito dal mercato retail – perché permette di operare al margine, di applicare leva finanziaria e soprattutto di accedere a diversi mercati alle medesime condizioni.
Nati come strumento utilizzato principalmente dagli hedge funds, oggi i CFD sono un prodotto finanziario ampiamente impiegato nel mondo del trading online. Soprattutto chi vuole speculare sulle oscillazioni di breve termine e fare trading intraday, magari su mercati difficilmente accessibili altrimenti come Forex e materie prime, può facilmente vedere i lati positivi di questi contratti derivati.
CFD – Tabella introduttiva:
💼Significato: | Acronimo inglese di “Contracts for Difference” |
❓Tipologia: | Derivato senza scadenza |
🛠Strumenti: | Leva finanziaria, vendita allo scoperto |
👍Broker: | Classifica Migliori Broker CFD |
📈Mercati: | Forex, azioni, materie prime, criptovalute, ETF, indici, obbligazioni, futures |
💷Costi: | Spread sul prezzo e commissioni overnight |
💰Investimento: | Si può iniziare con 10/20 $ |
💪Regolatore: | 🇪🇺ESMA e autorità nazionali (ex: 🇮🇹CONSOB) |
⛔Rischio: | Soggetto a leva finanziaria |
CFD cosa sono: Guida per imparare [Principianti]
I CFD sono contratti derivati che permettono di investire a margine, replicando l’andamento di prezzo di un asset sottostante. Sono contratti derivati e sono negoziati in modalità OTC (Over The Counter), cioè al di fuori delle Borse Valori.
La definizione scolastica non è mai pane per i denti di chi è digiuno di concetti avanzati di finanza ed economia e andrà scomposta per ciascuna delle sue caratteristiche, proprio allo scopo di comprendere maggiormente quali siano le particolarità di questa categoria di contratti.
I CFD sono infatti:
- Contratti derivati
Come Futures e Opzioni anche i contratti per differenza sono dei contratti derivati. Non comportano infatti l’acquisto o la vendita del sottostante, ma semplicemente di un titolo che ne replica, con determinati meccanismi, il valore.
Quando compriamo un CFD sulle azioni ENI non siamo effettivamente acquistando azioni ENI, ma un contratto tra noi e il broker, che segue l’andamento del titolo azionario. In realtà il meccanismo è molto più complesso, almeno dietro le quinte, per questa specifica categoria di contratti, ma a questo arriveremo con l’analisi delle altre particolarità di questo contratto.
- Investimento a margine
I CFD sono strumenti di investimento a margine. Quando apriamo una posizione tramite CFD sulle azioni Apple per 1.000 USD, non dobbiamo versare l’intera somma, ma soltanto il margine a copertura. Scegliendo di operare senza margine, la copertura dovrà essere necessariamente di 1.000 USD. Scegliendo un margine del 50% – ovvero una leva 1:2 – potremo coprire con 500 USD. Scegliendo invece una leva 1:5 – che è quella massima consentita in Europa per le azioni – dovremo coprire soltanto il 20% della posizione, ovvero in questo caso 200 USD.
Il margine richiesto dai CFD è modulare: si può scegliere di utilizzarlo oppure di non utilizzarlo, nei limiti che vengono imposti a livello europeo da ESMA, almeno per gli investitori non professionali.
Approfondimento: Cos’è ESMA? E’ acronimo inglese di “European Securities and Markets Authority” e rappresenta l’ente massimo di controllo che vigila sui mercati finanziari in Europa, le cui norme devono esser seguite in maniera scrupolosa da tutti gli intermediari finanziari provvisti di una licenza europea idonea.
Su TradingOnline.com trovi difatti menzionati solo i migliori broker trading CFD regolari e con licenze:
- FP Markets (qui per il sito ufficiale);
- Capital.com (qui per il sito ufficiale);
- eToro (qui per il sito ufficiale);
- Skilling (qui per il sito ufficiale);
- Trade.com (qui per il sito ufficiale);
- AvaTrade (qui per il sito ufficiale).
Questa particolare caratteristica dei contratti per differenza li rende particolarmente apprezzati da chi vuole esporsi su mercati pur non bloccando le somme per l’intero importo dell’esposizione.
Il margine però, come avremo modo di capire con maggior chiarezza più avanti, è anche moltiplicatore del rischio, perché ogni movimento del titolo andrà a moltiplicarsi per la leva che abbiamo applicato, sia in positivo che in negativo.
- Replicano il prezzo dell’asset sottostante
La “differenza” del contratto per differenza CFD è lo scarto tra il prezzo al momento dell’acquisto del contratto / apertura posizione e il prezzo spot, ovvero il prezzo attuale.
Per tutta la durata della sua vita utile, ovvero fino a quando non decideremo di chiudere la posizione, il CFD seguirà l’andamento dell’asset sul quale vogliamo, seppur indirettamente, investire. Quando scegliamo un CFD su Ethereum (sì, anche le criptovalute possono essere coperte con CFD), otteniamo un prezzo all’apertura della posizione, immaginiamo di 350USD.
Al muoversi del valore reale di Ethereum, anche il valore “portato” dal contratto si modifica. Per l’andamento del nostro capitale, al netto del margine, detenere un CFD o detenere l’asset sottostante è praticamente identico.
- Negoziati in modalità OTC
I CFD sono strumenti tipicamente Over the Counter e non negoziati sulle borse regolamentate. Questa dicitura, che ricalca l’inglese (diventando anche talvolta incomprensibile) non rende giustizia di quello che è l’effettivo funzionamento dei mercati dei contratti per differenza.
I prodotti OTC sono prodotti che vengono negoziati non in una borsa pubblica, ma tipicamente tra il dealing desk ovvero il broker e il cliente. Questo vuol dire che il rapporto stretto, trattandosi di derivato, è tra noi che investiamo e il broker che ci ha messo a disposizione il contratto.
Alcuni stati hanno provato ad offrire mercati regolamentati per scambiare CFD anche sul mercato secondario, imponendo norme draconiane con lo scopo di rendere il mercato più trasparente. Sono stati però in pochissimi a spostarsi su questo tipo di canali, anche e soprattutto per l’ovvio aumento dei costi di transazione legati ad una soluzione del genere.
La modalità OTC può essere problematica, perché presuppone da parte dell’investitore la piena e totale fiducia nel broker che si comporta anche da dealing desk. Il contratto CFD è letteralmente un contratto tra due parti e senza che ci sia un tramite, statale o meno, a standardizzare tali contratti e soprattutto a verificare la solvibilità in qualunque momento del contratto in essere.
Sta di fatto che oggi anche grazie all’intervento – in Europa decisamente massiccio – degli enti regolamentatori come ESMA, in realtà le garanzie sono importanti e rendono i CFD, quando scambiati tramite broker certificati e con licenza, molto affidabili.
Sulla questione si potrà comunque parlare con maggiore dovizia di particolari quando ci occuperemo dei rischi collegati a questo tipo di investimento.
CFD definizione
I CFD sono acronimo di Contract for Difference, ovvero di contratto per differenza. La definizione punta però a chiarire soltanto uno degli aspetti fondamentali di questa tipologia di contratto, ovvero che si tratta di contratti che operano principalmente sulla differenza di prezzo tra valore del sottostante all’apertura del contratto e il valore al tempo della chiusura dello stesso.
La parte più ignorata della definizione di CFD è quella relativa al contratto: siamo infatti davanti ad una negoziazione tra due parti, ovvero tra il broker e noi e non ad un titolo che esiste a prescindere, come nel caso dell’acquisto diretto di azioni.
Questa caratteristica dei CFD apre a diverse questioni:
- Non sono tutti esattamente standard
Anche quando il legislatore è intervenuto a cercare di regolarizzare il mercato, in realtà ha lasciato ampio spazio di manovra a chi opera con questo tipo di contratti. Il mercato è diventato più omogeneo, ma rimangono tra broker e broker delle potenziali differenze.
- Il broker è la nostra controparte
E questo è l’aspetto sul quale puntano maggiormente i detrattori dei contratti per differenza. Perché da un lato il broker sta puntando tecnicamente contro di noi e perché dall’altro deve essere lui ad onorare il contratto che abbiamo aperto. Non siamo nel mare dei titoli finanziari effettivi, dove il titolo vale possesso e può essere ceduto a terzi. I CFD hanno valore soltanto tra noi e il broker che li ha emessi. Sono appunto un contratto tra due parti.
Come funzionano i CFD (contratti per differenza)
Dopo aver analizzato la parte didattica e scolastica di questi contratti, siamo pronti per comprendere qual è il funzionamento dello strumento in questione, soprattutto in condizioni effettive di operatività sul mercato.
Perché i CFD possono essere una buona alternativa a quanto viene offerto dall’acquisto diretto di titoli? Perché presentano delle caratteristiche particolari che vanno ad offrire operatività e strumenti che il trading classico senza derivati e sottostanti non è in grado di offrire.
- Investire a margine
È importantissimo, sin dalla prima comparsa di questo tipo di contratti. Ricordiamo che i CFD sono stati di ampia diffusione soprattutto tra gli hedge fund, perché permettevano con un impegno minimo di capitale di coprirsi per posizioni importanti. Per gli investitori indipendenti l’investimento al margine vuol dire poter applicare una leva modulare, ovvero poter decidere si investire con leva finanziaria che moltiplica l’andamento del titolo stesso.
La leva finanziaria è uno strumento tanto potente quanto rischioso, perché permette di investire tecnicamente capitali che non si posseggono. La differenza di prezzo sull’investimento moltiplicato si ripercuote però direttamente sul capitale che abbiamo effettivamente investito.
Quindi se investiremo 100€ su EURUSD, con leva 1:30, saremo esposti sul mercato per 3.000 euro. Una variazione del 3% del valore della coppia vorrebbe dire una variazione sul nostro capitale del 3% di 3.000 euro, ovvero 90 euro. Che sul capitale che abbiamo investito sarebbe appunto il 90%.
Questo può essere molto vantaggioso se la posizione che abbiamo aperto è corretta. Raddoppieremmo quasi il nostro investimento con una sola operazione e nel giro anche di poche ore. Vale però ricordare il fatto che questa moltiplicazione vale in entrambi i sensi, ovvero anche nel caso in cui la nostra posizione dovesse essere negativa. Seguendo l’esempio di poco sopra, avremmo perso il 90%.
- Posizioni allo scoperto
I CFD permettono anche di investire allo scoperto, ovvero prendendo posizioni short. Tutti i broker di CFD offrono anche contratti negativi, che permettono di puntare sul ribasso del sottostante. Crediamo che le azioni ENEL avranno un calo nei prossimi giorni? Bene, possiamo acquistare un contratto sell o short da un broker CFD e poi chiudere la posizione quando il titolo avrà perso valore a sufficienza.
Questa possibilità è impossibile da ottenere se non tramite il ricorso a contratti derivati, dei quali i CFD sono i rappresentanti più importanti almeno per chi accedere per conto proprio ai mercati.
- Liquidità
Quando si parla del funzionamento dei CFD non si può che parlare anche della liquidità. Parliamo della liquidità di mercato, ovvero della possibilità di trovare una controparte utile per la nostra compravendita. Quando i mercati sono poco liquidi, ovvero poco frequentati da venditori e compratori, diventa complicato operare on the spot, ovvero con la certezza che in qualunque momento potremo liberarci della posizione che abbiamo aperto.
Con i contratti CFD invece questo problema è risolto a monte: la nostra controparte sarà sempre il broker che ci ha venduto il contratto. Il sistema OTC presenta dei rischi, perché il fallimento del broker comporterebbe la nullità del contratto.
Contro questo tipo di evenienza però, almeno per i broker con licenza europea, interviene il regolatore, che appunto obbliga i broker a proteggere le posizioni aperte e soprattutto a garantire la copertura delle stesse, con deposito presso banche terze. I rischi pertanto sono al minimo sotto il profilo della liquidità, con vantaggi assoluti per chi dovesse scegliere questo tipo di prodotto.
- Cosa succede quando compriamo un CFD
Quando compriamo un CFD accadono in realtà tantissime cose dietro le quinte, anche se dal lato dell’investitore il processo è uno dei più semplici che si possano immaginare, dato che non varia, se non per piccoli aspetti, rispetto a quanto accade con l’acquisto diretto di titoli.
- PER CHI COMPRA: quando si acquista un CFD, che sia in posizione long o posizione short, stiamo decidendo di comprare un CFD, ad un determinato livello di prezzo (che è quello spot di mercato del sottostante), con una determinata leva per una determinata quantità di denaro.
Esempio pratico è l’acquisto di 1.000 euro di controvalore di azioni Unicredit. Nel momento in cui acquistiamo Unicredit viene scambiata a 7 euro, quindi un contratto con leva 1:1 ci esporrà per il valore di 142 azioni circa. Nel caso in cui invece scegliessimo di operare con leva 1:2, il contratto ci esporrà per esattamente il doppio delle azioni, 284, e così via.
Alla variazione del prezzo di Unicredit accade quanto segue: quando il prezzo varia, dovremo moltiplicare la variazione e applicarla al nostro capitale reale investito. Se abbiamo investito con leva 1:2 e Unicredit dovesse salire del 3%, avremmo pertanto +3% x 2 = +6%. Sui 1.000 euro che abbiamo investito si tratterebbe di un guadagno di 60 euro.
Il processo è identico per chi invece dovesse trovarsi a chiudere una posizione in passivo. Una perdita del 3% è da moltiplicarsi per la leva utilizzata e quindi per 2, nel nostro caso d’esempio, perderemmo 60 euro su 1.000 euro investiti.
- PER IL BROKER: molto più complessa la situazione del broker, che può essere comunque saltata per chi non avesse interesse a comprendere come funzionano i CFD da entrambi i lati. Il broker quando apre una posizione sta cedendo un contratto, tramite il quale si impegna a riacquistare il contratto, con conseguente compensazione di eventuali utili e eventuali perdite.
Il contratto che emette è valido soltanto tra le parti e fatte rarissime eccezioni – come per qualche broker che opera in UK – non può essere ceduto ad altri tramite mercati regolamentati. Il broker a tutti gli effetti sta aprendo, contestualmente alla nostra, una posizione inversa. Nel caso in cui il nostro investimento fosse in positivo, sarà il broker a saldare. Nel caso in cui il nostro investimento fosse in negativo, sarebbe lui a guadagnare.
Questo tipo di funzionamento dei CFD è quanto li rende – secondo i detrattori di questo canale di investimento – poco affidabili e limpidi. Rilievo che sposiamo a pieno, se non fosse che oggi, almeno per i broker che operano con licenza europea, devono sottostare a good practices e soprattutto ad obblighi importanti ad esclusiva tutela dell’investitore.
Come investire in CFD: Esempi pratici
Tecnicamente non investiamo in CFD, ma utilizziamo questo strumento per investire nei sottostanti che vengono rappresentati. Oggi sono diversi i broker che ci permettono di andare ad investire utilizzando questo strumento, che in Europa ha trovato la sua consacrazione e viene oggi utilizzato da centinaia di migliaia di investitori.
Diversi broker propongono un’offerta completa di prodotti basati sui CFD, che consentono accesso neutrale a tutti i principali mercati. Basta pertanto scegliere un buon broker di trading online (intermediario finanziario) che offra questo tipo di contratti per investire tramite CFD, con le modalità, i caveat e soprattutto gli strumenti che abbiamo elencato poco sopra.
Trading Online in CFD
I CFD sono strumenti che consentono di operare cavalcando sia gli eventuali trend positivi, sia quelli negativi. La loro natura di strumenti derivati infatti, permette una certa duttilità. In aggiunta, non si può che ignorare la possibilità di utilizzare anche leva finanziaria.
Partiamo dalla posizione più classica, quella long, ovvero quella che punta sul rialzo del valore di un determinato asset. In questo caso i CFD si comportano in modo identico rispetto all’acquisto diretto di titoli. Basterà infatti impostare un ordine di acquisto per avere un titolo/contratto che seguirà secondo per secondo la valutazione ufficiale del sottostante. In questo caso poi, chiudendo la posizione avremo un guadagno nel caso in cui il prezzo in chiusura sia più alto di quello di acquisto, e viceversa.
In aggiunta, è possibile tramite i CFD andare a vendere allo scoperto, ovvero piazzare sul mercato titoli che in realtà non abbiamo in portafoglio e che pertanto ci vengono “tecnicamente prestati” dal broker. In questo caso puntiamo sul ribasso del titolo, in maniera assolutamente speculare a quanto abbiamo visto con la posizione Long. Per questo la posizione in vendita allo scoperto si dice short e da qui anche il verbo anglicizzato shortare, che sta per puntare allo scoperto e dunque al ribasso.
La leva finanziaria gioca un ruolo altrettanto fondamentale in questo frangente, dato che proprio tramite questa i CFD possono esprimere una parte importante della loro utilità: la leva finanziaria infatti permette di amplificare l’andamento di un titolo, creando volatilità più accentuata anche su titoli all’apparenza molto tranquilli.
Questo può essere utile a chi vuole fare trading sul breve periodo anche se non solo – anche chi investe su posizioni di lungo periodo potrebbe trovare utile la moltiplicazione dell’andamento degli asset sui quali ha puntato.
Come fare trading in CFD: alcuni pratici esempi d’investimento
Eseguiremo ora degli ordini di prova, ricorrendo alla strumentazione gratuita che viene offerta dai conti demo di prova, su diversi tipi di asset. Faremo un ordine di prova sulle azioni Amazon, sul Petrolio come materia prima e in ultimo su una coppia Forex, EURUSD.
- Ordine di Azioni Amazon su eToro
eToro (qui il suo sito) è un broker per fare trading in CFD + DMA (negoziazione sul mercato in modalità diretta) con un ottimo livello di profondità sugli asset come le azioni. Tutti i titoli principali del NASDAQ sono disponibili in pochi click, tra i quali le azioni Amazon, l’azienda che fa capo a Jeff Bezos e che è diventata superstar della borsa sopracitata.
- PRIMO PASSO: bisognerà aprire un conto demo gratuito con eToro conto che è completamente gratuito e che può essere aperto in pochi minuti. Nella schermata che vi troverete sullo schermo – che è quella che riportiamo – dovremo inserire il nostro nome utente desiderato, un indirizzo email, nonché una password. Accettiamo le condizioni spuntando le due caselle e poi procediamo con Crea Account. In alternativa possiamo scegliere anche di iscriverci tramite il nostro account Facebook o Google.
- SECONDO PASSO: siamo ufficialmente scritti su eToro. Facciamo login dalla homepage, utilizzando le credenziali che abbiamo scelto durante il primo passo. Ci troveremo davanti una schermata che è la stanza dei bottoni della piattaforma di investimento. Sulla sinistra potremo selezionare mercati, per accedere ai diversi titoli. Clickiamoci sopra.
- TERZO PASSO: per accedere allo scambio NASDAQ dovremo selezionare prima AZIONI, nella barra in alto, e poi SCAMBIO, per selezionare dal menù a tendina NASDAQ. Avremo così accesso al listino interno del broker eToro sui titoli quotati nella più importante borsa del mondo. Scegliamo AMZN, che è nelle primissime posizioni.
- QUARTO PASSO: piazzare l’ordine è semplice. Clickiamo su AMZN, poi su INVESTI e ci troveremo davanti la schermata di ordine delle azioni Amazon. eToro offre per leva X1 l’acquisto diretto (puoi approfondire qui), pertanto dovremo operare con leva almeno di 2x – oppure in vendita allo scoperto, per accedere alla piattaforma CFD. Inseriamo i dati, come volume di denaro da investire, nonché stop loss, take profit e eventuale prezzo di innesco dell’ordine. Clickando su APRI POSIZIONE, la nostra posizione sarà ufficialmente aperta nel nostro portafoglio.
- Comprare CFD sul petrolio con eToro
Con il conto demo GRATUITO di eToro che abbiamo appena aperto, possiamo anche procedere all’acquisto di contratti CFD sul petrolio. Dato che abbiamo già aperto il nostro conto demo, potremo scegliere direttamente l’asset dalla Dashboard.
- SCEGLIERE OIL: dovremo andare ancora una volta su MERCATI, per poi cliccare su MATERIE PRIME. Trattandosi della materia prima più importanti per i mercati, OIL si trova in prima posizione. Clickiamo sul nome per accedere alla pagina social, poi su INVESTI.
- PIAZZARE L’ORDINE: anche in questo caso piazzare l’ordine, a patto che si abbiamo le idee chiare, è estremamente facile. Dovremo infatti inserire di nuovo il volume da investire, gli stop loss e i take profit (non obbligatori) e poi cliccare su APRI POSIZIONE:
- Trading in CFD su EURUSD con Capital.com
Capital.com è un broker con oltre 3.000 asset all’attivo, tra i quali non poteva assolutamente mancare anche la coppia più scambiata sui mercati del FOREX, ovvero EURUSD.
- PRIMO PASSO: si può accedere al conto demo gratuito per fare pratica di Capital.com semplicemente inserendo mail e password, che abbiamo scelto sul momento. Non servirà ricevere mail, perché verremo rediretti direttamente sulla piattaforma di trading web offerta da Capital.com.
- SECONDO PASSO: dalla DASHBOARD, sul navigatore a sinistra, dovremo selezionare sotto FOREX o USD oppure EUR, e individuare la coppia EURUSD. Clickiamo sopra VENDI, se vorremo puntare sul ribasso dell’euro contro il dollaro, oppure su COMPRA per un ordine che punti al rialzo dell’euro.
- TERZO PASSO: piazzare l’ordine non è difficile, sulla colonna di destra troveremo la schermata che alleghiamo. Inseriamo il volume e impostiamo eventualmente sia stop loss (sotto CHIUDI CON PERDITA) e anche il take profit (sotto CHIUDI CON PROFITTO). Clickando su ACQUISTA, potremo aprire la nostra posizione.
Dove fare trading in CFD
Abbiamo individuato i broker che offrono oggi le migliori condizioni per fare trading con i CFD, tenendo conto dei criteri più importanti per separare quelli adeguati da quelli meno adeguati. I quattro qui indicati sono quelli che offrono il livello più alto di attendibilità, le commissioni più basse e il miglior accesso ai mercati.
[broker]
Migliori Broker CFD
FP Markets è un broker di origini australiane che oggi offre i suoi servizi anche in Europa, in virtù di una licenza ottenuta a Cipro (ma è altresì munito della licenza australiana ASIC). Un broker che ha fatto dell’estrema profondità dell’offerta di CFD su azioni uno dei suoi punti di forza principali.
Sono presenti infatti oltre 11.000 titoli, il grosso dei quali distribuiti sui mercati azionari di USA, Australia, Hong Kong e Londra. Anche sotto il resto dei mercati FP Markets ha molto da offrire, con una discreta profondità anche sul Forex.
Completa il quadro la doppia piattaforma MetaTrader più IRESS Platform, la seconda delle quali è destinata a chi vuole fare trading tramite CFD ma in modalità DMA pricing e dunque con commissioni fisse.
Si può testare in demo gratis, limitatamente alla versione MetaTrader, che rimane comunque quella di base per chi vuole fare trading in CFD.
Piattaforme: | MetaTrader, IRESS |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, Indici, Criptovalute, Materie Prime |
Numero di assets: | Oltre 11.000+ |
Caratteristica TOP: | Azioni mid e small cap USA |
Sito Ufficiale: | https://fpmarkets.com/it/ |
Recensione: | FP Markets recensione ed opinioni |
Capital.com è un broker esclusivamente CFD, dotato di regolare licenza per operare in Europa e che offre migliaia di asset, distribuiti sui mercati del Forex, delle azioni, delle materie prime, delle Criptovalute (tra i più forniti), degli ETF, degli indici e anche dei futures.
Un broker anche questo con una piattaforma proprietaria accessibile via web e anche tramite App sia per iPhone che per dispositivi Android. In aggiunta poi all’App di Trading, è presente anche Investmate, piattaforma nata a scopo didattico e che offre la possibilità di imparare direttamente da case scenario effettivamente accaduti nel mondo reale.
Capital.com offre una demo gratis, con 1.000 USD di capitale virtuale, che possono essere integrati con ulteriore capitale virtuale a piacimento, con la possibilità di accedere al grosso dei mercati che vengono offerti da questo broker.
Piattaforme: | Webtrader proprietario, App |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, ETF, Materie Prime, Indici, Criptovalute, Futures |
Numero di assets: | Oltre 3.000 |
Caratteristica TOP: | Investmate, presenza di Futures |
Sito Ufficiale: | https://capital.com |
Recensione: | Capital.com recensione ed opinioni |
eToro è un broker che punta sui CFD – affiancati anche ad una modalità DMA che permette l’acquisto diretto su asset come le azioni, gli ETF e anche le criptovalute. Sono complessivamente presenti oltre 2.200+ asset, distribuiti sui mercati del Forex, delle azioni, delle materie prime, delle criptovalute, degli ETF e degli indici.
La piattaforma è esclusiva e proprietaria e accessibile tramite qualunque browser – anche su Mac e Linux – direttamente online. Le funzionalità sono comunque importanti, sebbene integrate in una piattaforma dall’interfaccia coerente e di facile comprensione.
CopyTrader è la funzionalità forse più unica tra quelle che vengono offerte da eToro rispetto alla concorrenza. È grazie a questa infatti che è possibile copiare i trader sulla piattaforma, tra quelli che hanno ottenuto i migliori risultati, con un solo click.
Completano il quadro gli strumenti tipici dei broker CFD, come la leva finanziaria massima fissata da ESMA, la possibilità di vendere allo scoperto e l’accesso neutro a tutti i listini che sono presenti sulla piattaforma. Investire sulle azioni USA ha condizioni pressoché identiche all’investimento sugli altri mercati europei.
Gli spread sono molto competitivi, soprattutto per quanto concerne le azioni – e il broker offre in aggiunta un conto demo completamente gratuito, da testare senza alcun tipo di problema e di limitazione con 100.000 USD di capitale virtuale.
Ricordiamo la grande importanza rivestita dall’account trading demo: esso permette di fare trading in modalità virtuale, permettendo dunque di imparare questa disciplina, accumulando esperienza senza usare soldi veri.
Piattaforme: | Webtrader, App per smartphone e Tablet |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, ETF, Materie Prime, Indici, Criptovalute |
Numero di assets: | Oltre 2.3000 |
Caratteristica TOP: | CopyTrader |
Sito Ufficiale: | https://www.etoro.it |
Recensione: | eToro recensione ed opinioni |
Capex.com è un broker di CFD che offre anche la possibilità di copiare in automatico altri investitori, dunque come soluzione completa tanto per chi vuole fare trading in prima persona quanto per chi preferisce il copy trading. Negli ultimi tre anni ha conosciuto una crescita esponenziale sul mercato europeo, affermandosi anche in Italia come uno degli intermediari più scelti e meglio recensiti.
Skilling offre tre ottime piattaforme: il web trader ufficiale, che presenta gratuitamente i grafici di TradingView, la ben nota MetaTrader 5 per avere accesso a funzionalità professionali come trading algoritmico e segnali di trading automatici, e la più innovativa cTrader. Quest’ultima è una piattaforma popolare già da anni negli Stati Uniti, che finalmente grazie a Skilling ha avuto anche un suo esponente solido in Europa.
Dopo aver registrato un conto demo gratuito, gli utenti possono anche accedere gratis ai consigli basati sull’AI offerti da Autochartist, disponibili gratuitamente su cTrader.
Piattaforme: | MetaTrader, Webtrader proprietario |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, Indici, Crypto, Materie prime |
Numero di assets: | 1.000+ |
Caratteristica TOP: | TipRanks, Trading Central, ThematiX |
Sito Ufficiale: | https://skilling.com/eu/it |
Recensione: | Skilling recensione ed opinioni |
Trade.com è un broker multi-asset, con una importante offerta di titoli CFD su diverse categorie di sottostanti. Punto forte sono sicuramente le azioni, offerte su un gran numero di mercati e con spread estremamente competitivi.
Tra gli altri mercati sui quali è possibile investire con questo broker troviamo anche il Forex, le criptovalute, le obbligazioni, gli ETF. Per un broker che nel complesso ha da offrire oltre 2.100 titoli su diversi mercati, molti dei quali quasi introvabili altrove.
Ottima, per Trade.com, anche la scelta dei piattaforme. Alla piattaforma web proprietaria si affianca infatti MetaTrader, piattaforma di trading ampiamente riconosciuta come la migliore da chi fa trading di professione. Trade.com è qui disponibile in demo (gratuita), con capitale sufficiente per testarne le potenzialità, soprattutto a livello di operatività sui mercati e di spread.
Piattaforme: | MetaTrader, Webtrader proprietario |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, ETF, Materie Prime, Indici, Criptovalute, Obbligazioni |
Numero di assets: | Oltre 2.100+ |
Caratteristica TOP: | MetaTrader, spread competitivi |
Sito Ufficiale: | https://cfd.trade.com |
Recensione: | Trade.com recensione ed opinioni |
AvaTrade è un broker che da quasi vent’anni opera con successo nel mondo dei CFD, sempre utilizzando MetaTrader come piattaforma di riferimento. Nel corso del tempo è stata anche aggiunta una piattaforma specifica per il trading di opzioni, chiamata AvaOptions, che offre la possibilità di speculare in un modo alternativo sul Forex e sui principali indici di Borsa.
AvaTrade basa il suo vantaggio competitivo nei CFD su due funzionalità molto specifiche, chiamate DupliTrade e ZuluTrade. La prima è una funzionalità di copy trading con cui si copiano, anziché dei singoli trader, delle strategie di successo selezionate dagli esperti del broker tra i dati dei suoi trader più profittevoli. ZuluTrade, invece, è un plugin per MetaTrader che aumenta le funzionalità della piattaforma e facilita il trading automatico.
Piattaforme: | MetaTrader, AvaOptions |
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Tipologie di assets: | Forex, Azioni, ETF, Materie Prime, Indici, Criptovalute, Obbligazioni |
Numero di assets: | 2.000+ |
Caratteristica TOP: | DupliTrade, AvaOptions, ZuluTrade |
Sito Ufficiale: | https://avatrade.it |
Recensione: | In lavorazione |
Investire in CFD: Pro e contro
I CFD non sono assolutamente strumenti perfetti, anche se i difetti di questi strumenti che vengono continuamente sottolineati dai detrattori di questa tipologia di trading sono altrettanto da ridimensionare.
PRO dei CFD:
- Limiti bassi per investire
I CFD, almeno nella forma in cui sono offerti dai migliori broker europei, hanno il grande vantaggio di poter offrire accesso anche a chi vuole o può investire poco. Questo permette di andare ad investire anche con poche centinaia di euro con portafogli estremamente diversificati.
- Accesso neutro
Non esistono mercati preferiti dai CFD. Anzi, la struttura dei contratti e i costi e le commissioni collegati permettono di investire in modo neutro su tutti quelli che possono essere i mercati di nostro interesse. Questa libertà non può essere garantita da alcuno altro strumento attualmente disponibile sui mercati e accessibile anche a chi non è un investitore milionario.
- Vendita allo scoperto
La riteniamo essere uno strumento di molto superiore anche alla leva finanziaria, che pur va segnalata quando si parla di CFD. Grazie a questo strumento infatti è possibile cavalcare trend negativi che altrimenti, in modalità di acquisto diretto, sono impossibili da sfruttare in senso positivo.
Esistono però anche dei CONTRO dei CFD, che vanno valutati attentamente prima di scegliere questo tipo di strumento per le proprie operazioni di trading:
- Costi
Scegliendo broker non adeguati è possibile incorrere in costi che sono molto superiori rispetto a quelli dei broker classici. Le commissioni overnight non sono sempre chiare, anche qui quando non ci si rivolge ad un operatore corretto ed adeguato.
- Inesperienza
L’utilizzo possibile di strumenti come la leva finanziaria da parte di inesperti può risultare in perdite importanti. Certo, non è colpa dei CFD, che mettono semplicemente a disposizione uno strumento. Rimane il fatto che chi non è in grado di controllarsi o pensa di approcciarsi ai mercati senza una strategia precisa, potrebbe essere invogliato dai CFD a correre rischi maggiori del necessario.
Conviene fare trading CFD?
Sì, riteniamo che i CFD siano degli strumenti che permettono effettivamente di fare trading a tutti, a costi molto contenuti e con accesso a mercati altrimenti al di fuori della portata dei piccoli investitori.
È innegabile che siano stati e che continueranno ad essere degli strumenti di assoluta e totale democrazia sui mercati finanziari, offrendo le stesse opportunità sia a chi investe capitali importanti, sia a chi invece non ha molto da investire.
Certo, questo non vuol dire che siano strumenti adatti a tutti, ma il fatto che non siano strumenti ipersicuri e che schermano il risparmiatore da ogni possibile perdita non deve assolutamente trarre in inganno. Chi sceglie di investire liberamente e senza le protezioni tipiche del risparmio gestito, sceglie sì di correre forse più rischi, ma sceglie altrettanto di tenersi in tasca il grosso delle commissioni che questo tipo di investimenti richiede.
Caratteristiche proprie dei CFD
Esistono delle caratteristiche strettamente operative, che oltre a quelle legali e funzionali è necessario conoscere prima di iniziare ad investire in CFD. Le analizziamo una per una, confrontando anche, ove possibile, queste caratteristiche proprie dei CFD a quanto viene offerto da altri canali di investimento.
Scadenze dei CFD
I CFD non hanno scadenza, almeno quando come sottostante hanno un titolo anch’esso non sottoposto a scadenza. Quando investiremo pertanto in Forex, Azioni, Materie Prime (non in versione futures), Criptovalute ed ETF il contratto può assolutamente considerarsi come perpetuo.
Il discorso si fa diverso in relazione a quei titoli che invece hanno, anche in qualità di sottostanti, una scadenza incorporata. È il caso tipico dei futures, nonché delle obbligazioni che possono essere comunque scambiate attraverso CFD.
Tutti i migliori broker offrono un prospetto particolarmente chiaro della scadenza eventuale di un CFD, permettendoci pertanto di organizzare il nostro trade tenendo conto di questa preziosissima informazione.
Quando un CFD arriva a scadenza, nei casi in cui questa fosse prevista, la posizione viene chiusa automaticamente e saldata dal broker. Non esiste il rischio di perdere quanto abbiamo investito, perché la scadenza opera appunto come una chiusura di posizione classica.
CFD: Costi e commissioni
I CFD praticano due tipi di commissioni, che intervengono sul costo del contratto sia all’acquisto, sia alla vendita, sia per posizioni tenute a lungo nel durante.
Tutti i broker CFD operano infatti applicando uno spread, che è il differenziale tra il prezzo effettivo di mercato e quello che invece viene praticato sulla piattaforma. Di questa specifica tipologia di commissioni nel trading di CFD ci occuperemo tra pochissimo.
Citeremo anche le commissioni overnight, che sono commissioni che sono dovute per l’appunto per ogni posizione tenuta aperta oltre le 23:00 ora italiana. In questo caso viene applicato un tasso di interesse annuo, diviso sulla giornata, al quale viene applicato un ulteriore (e piccolo) spread da parte del broker stesso. Tutti i broker riportano, al momento dell’ordine, una quantificazione precisa della quantità di commissioni overnight che verranno caricate sulla posizione.
CFD spreads
Sui CFD non gravano costi di negoziazione simili a quelli fissi che in genere vediamo gravare sull’acquisto diretto di titoli tramite broker bancari.
Questo ovviamente non vuol dire che gli intermediari che offrono CFD propongano servizi completamente gratuita e per i quali non è prevista una contropartita in denaro. Le commissioni che vengono incassate dai broker che propongono CFD prendono la forma di spread, ovvero di differenziali tra il prezzo spot effettivo di mercato e quello che possiamo trovare sulla piattaforma.
Un esempio può aiutare a comprendere quale sia la portata effettiva di questo tipo di commissioni. Se il prezzo a Piazza Affari di ENI è di 7,04 EUR per l’acquisto e 7,06 EUR per la vendita, il broker tendenzialmente offre sulla sua piattaforma prezzi maggiormente discostati, nella forma di 7,03 EUR e – sempre a titolo di esempio – 7,06 per la vendita. La differenza tra prezzo reale e prezzo praticato dal broker prende il nome di spread o differenziale.
Gli spread possono essere inoltre non fissi, nel senso che possono modificare la loro portata durante determinate situazioni di mercato. Come nel caso di momenti di particolare volatilità, durante i quali gli spread si scollano e possono aumentare di portata. È un modo per il broker di tutelarsi ed evitare di esporsi direttamente a facili guadagni da parte del cliente.
CFD assets
I CFD devono parte della loro popolarità anche al fatto di poter avere, come sottostanti, praticamente tutte le categorie di asset disponibili attraverso i mercati finanziari.
Si può investire tramite CFD in:
Il trading Forex avviene in larghissima parte proprio attraverso dei contratti CFD, che permettono non solo di applicare leva massima di 1:30 sulle coppie principali, ma anche di avere strumenti molto comodi per le posizioni short.
Anche se tecnicamente siamo abituati a considerare questo tipo di contratti come separati dai CFD, tecnicamente lo sono, e gli vengono applicate le stesse caratteristiche e le stesse commissioni che siamo abituati a vedere per i CFD classici.
Per quanto concerne il trading in azioni, i CFD hanno l’enorme vantaggio rispetto all’acquisto in DMA di poter offrire a chi investe accesso neutro a qualunque tipo di mercato. Il nostro riferimento è ovviamente ai mercati d’oltreoceano, sui quali, per motivi chiari e condivisibili, i broker bancari praticano commissioni decisamente importanti.
Con i CFD invece l’accesso è mediante le stesse modalità, sia che si voglia fare trading su un’azione quotata a Piazza Affari, sia se si voglia fare trading un un’azione quotata a Hong Kong o negli USA.
I CFD sulle azioni hanno pertanto offerto a moltissimi piccoli investitori la possibilità di collegare il proprio investimento a mercati che, un tempo, non potevano essere in alcun modo accessibili, perché proibitivi nei costi e nell’operatività.
Anche qui i CFD hanno svolto il ruolo rivoluzionari democratici. Fino all’arrivo dei CFD sui mercati, per i piccoli e medi investitori era praticamente impossibile andare a fare trading su contratti che, secchi, prevedevano investimenti minimi a partire da lotti da 100.000 USD.
I CFD invece permettono l’investimento frazionale anche su questo tipo di prodotti, liberando l’accesso per chi vuole puntare su petrolio, oro, gas naturale ma anche sulle soft commodities senza avere grossi capitali a disposizione.
Potrebbe sembrare curioso che fondi a gestione passiva, che sono già rappresentativi di un certo paniere di beni e che spesso incorporano leva finanziaria siano potenziali sottostanti del mercato dei CFD.
Questo in realtà non dovrebbe stupire chiunque abbia provato a fare trading di CFD sugli ETF. Perché abbiamo comunque accesso ad ETF magari non quotati presso le borse nostrane e possiamo anche sfruttare una leva modulare (senza accontentarci di quella incorporata eventualmente nel titolo) e soprattutto vendita allo scoperto.
Investire in criptovalute senza ricorrere ai CFD presenta problemi importanti, che vanno sicuramente analizzati prima di buttarsi a capofitto su questo mercato. Perché senza CFD l’unica alternativa plausibile sono appunto gli exchange, degli hub virtuali che spesso non sono registrati come intermediari finanziari e che offrono dunque molte meno garanzie.
In aggiunta i broker CFD praticano mediamente delle commissioni decisamente più contenute, rendendo più vantaggioso a 360° l’investimento tramite questi contratti rispetto all’acquisto diretto di Bitcoin & co.
Anche le obbligazioni, strumento classico dell’investimento bancario, possono essere trattate tramite CFD. I vantaggi in questo caso rispetto all’investimento classico, è sicuramente costituito dalla possibilità di applicare leva, su prodotti che tendono a spostarsi molto lentamente a livello di prezzo. Le obbligazioni tipicamente trattate dai broker CFD sono quelle americane, con la possibilità di trovare talvolta anche qualche titolo europeo.
Anche i Futures sono prodotti che talvolta vengono listati dai broker CFD. I futures sono di per sé dei contratti derivati e può sembrare contro-intuitivo comprare un derivato (perché un CFD lo è) su un altro derivato. Anche qui il vantaggio può essere costituito da quelli che sono i pezzi forti per chi fa trading in CFD: costi di transazione più bassi, liquidità istantanea e possibilità di intervenire comodamente anche allo scoperto.
Quasi tutti i broker che trattano CFD trattano dei contratti che replicano l’andamento di un indice di borsa, nonché talvolta di taluni indici regionali o addirittura slegati a panieri di asset, come l’indice VIX/VXX della volatilità.
I CFD, insieme agli ETF, rimangono tra i pochissimi strumenti che un piccolo o medio investitore hanno per fare trading su questi benchmark, anche qui pertanto offrendo qualcosa di praticamente unico nello scenario degli investimenti per operatori indipendenti e magari non dotati di grossi capitali da investire.
Trading in CFD: opinioni e recensioni [Reali ed imparziali]
I CFD sono tra gli strumenti in grado di scatenare reazioni sostanzialmente polarizzate, anche tra i divulgatori più esperti. Noi forniremo la nostra versione e le nostre opinioni, che sono maturate in anni sui mercati (che hanno compreso anche l’utilizzo di strumenti di questo tipo), indicando altresì quali possono essere ulteriori fonti di pareri interessanti e informati.
I CFD sono una truffa?
No, i CFD non sono per loro essenza una truffa: sono contratti regolari, che vengono scambiati da tantissimi intermediari più che legittimi e che sono anche registrati come operatori leciti in Europa.
Pertanto non è assolutamente possibile associare ai CFD automaticamente schemi truffaldini per ripulire i conti di chi investe. Esiste tuttavia – come in quasi qualunque ambito del settore degli investimenti – la possibilità che dei malintenzionati sfruttino la popolarità di questi titoli specifico per organizzare delle vere e proprie truffe.
Partiamo dal fatto che dagli anni 2000 ad oggi i CFD sono enormemente cresciuti in popolarità e che oggi il grosso degli investitori, per piccoli e poco preparati che siano, li conosce. Non è raro trovare broker o non registrati in Europa – e con sedi fantasiose in atolli caraibici o del Pacifico – oppure addirittura dei veri e propri cloni di broker legali, che offrono un trading (fasullo) in stile CFD.
Pertanto se è vero che CFD non vuol dire automaticamente truffa, è altrettanto vero che il fatto che siano presenti dei CFD su una piattaforma – per veri o falsi che siano – non mette al sicuro da eventuali truffe. I casi più tipici sono i seguenti.
- CFD utilizzato nel nome dominio
Il grosso dei broker con sito internet che include la parola CFD si sono dimostrati, nel tempo, quasi sempre delle truffe – anche organizzate non esattamente nel più intelligente dei modi. Si possono trovare nomi di fantasia oppure nomi che ricalcano quelli di broker invece regolari.
- Broker che operano al di fuori dei confini europei
Ci sono due tipi di broker offshore: quelli che operano comunque in paesi legalmente rispettabili e che pertanto possono essere considerati come affidabili – pur non avendo diritto a raccogliere clienti in Europa – e quelli che invece operano con sedi – reali o fittizie – in paradisi fiscali e legali.
In entrambi i casi è meglio evitare di intrattenere rapporti di qualunque tipo con quelli che sono broker non autorizzati in Europa. Nel secondo caso in aggiunta siamo molto probabilmente davanti a sistemi truffaldini al 100%.
Come qualunque cosa che possa per l’appunto impattare sul nostro patrimonio, è ben essere molto prudenti. Perché di soggetti, anche organizzati in gruppi criminali, che sfruttano la popolarità del trading online e dei CFD per scopi truffaldini è purtroppo pieno il mondo.
Se hai bisogno di avere più informazioni al fine di tutelarti contro i broker CFD truffa, leggi il nostro approfondimento: Trading Online Truffe: FAI ATTENZIONE! DIFENDITI!
CFD recensioni TrustPilot
Trustpilot rimane un sito molto importante per chi vuole mettersi a caccia di recensioni, il grosso delle volte attendibili, sui broker che offrono CFD e che dunque sono canale principale per chi vuole scegliere questo tipo di strumenti.
- FP Markets: 4,8 su Trustpilot
FP Markets ottiene uno dei punteggi più alti tra i broker finanziari presenti su Trustpilot. Segno evidente di un’attenzione per i propri clienti di prima fascia, che si tratti di investimenti in modalità DMA Pricing, oppure in modalità secca CFD.
- Capital.com: 4,2 su Trustpilot
Molto elevato anche il punteggio ottenuto dal broker Capital.com, segno anche questo della qualità dei servizi che vengono offerti da questo specifico broker. Siamo pertanto in linea con quanto viene riportato, anche in altre sedi, da chi questo broker lo ha effettivamente utilizzato.
Investire in CFD: opinioni e segnalazioni AltroConsumo
AltroConsumo è una piattaforma divulgativa – nonché di intermediazione indiretta – che si propone di informare il pubblico italiano sulle ultime novità dei mercati, nonché di eventuali raggiri di cui potrebbero cadere vittime.
Sebbene taluni pareri possano apparire come eccessivamente conservatori, va comunque riconosciuto a questa piattaforma il merito di aver individuato, anche prima dell’intervento delle autorità, talune truffe che sfruttavano proprio la popolarità dei CFD.
Quando siamo di fronte ad un operatore sconosciuto, è assolutamente consigliato andare a consultare anche le pagine di AltroConsumo, che potrebbero includere informazioni molto interessanti per chi è sprovvisto di ulteriori strumenti di verifica.
CFD Forum di Opinioni
Esistono forum maggiormente concentrati a livello di opinioni sui CFD, ovvero con un’impostazione meno tecnica e operativa. Ne consigliamo due, dove è facile consultare thread di qualità e soprattutto approfondire talune questioni che possono riguardare questa tipologia di contratti.
- ForexUP Forum: forum dove le discussioni da consultare sono a centinaia, sia sul Forex, sia su altri mercati ai quali possiamo avere accesso diretto tramite CFD. Ottimo forum di opinione in lingua italiana;
- FinanzaOnline: anche questo è un forum maggiormente di opinione che direttamente operativo, cosa che lo rende uno di quelli più adatti alla consultazione di opinioni concrete anche sul mondo dei CFD.
Leggi anche le nostre opinioni sul trading online
Imparare il trading in CFD
Il trading in CFD segue in larga parte le stesse regole operative degli investimenti in acquisto diretto del titolo. Permangono però delle differenze, che derivano dalla strumentazione aggiuntiva che i contratti per differenza offrono a chi li utilizza.
Pertanto abbiamo raccolto corsi, ulteriori approfondimenti su strategia ed analisi, nonché videocorsi e libri che possono aiutarci a saperne di più sul mondo degli investimenti in CFD, sia a livello teorico che più squisitamente operativo.
Corsi + Pdf Gratis sui CFD
Abbiamo scelto i migliori corsi che si occupano anche di CFD, oltre che ad approfondire le tematiche necessarie per chi vuole fare trading sui mercati finanziari.
Il corso presentato dal nostro sito si occupa in modo assolutamente approfondito sui CFD, che rimangono oggi uno degli strumenti più adatti per fare trading su questo specifico tipo di prodotti. Analisi fondamentale, tecnica, strategie operative e indicazioni per valutare quando, se e come fare trading con i contratti per differenza.
- Il corso di FinecoBank
FinecoBank offre tra i migliori corsi che coprono i principali argomenti del trading online. Non sono rari i webinar, tra quelli messi a rotazione, che riguardano per l’appunto i contratti per differenza. Un approccio sicuramente istituzionale, che è quello che ci vuole per comprendere a fondo il funzionamento di questi strumenti.
- Corso CFD di ESMA Consultabile Qui
Un corso breve in Pdf sulla natura dei CFD, scritto e autorizzato da ESMaA, che è il principale ente di controllo del trading e degli intermediari finanziari a livello europeo. Ottime informazioni, anche se va scontato l’approccio estremamente prudente di quello che è, a tutti gli effetti, un ente istituzionale.
- Guida pratica al trading di CFD di Gian Paolo Bazzani – Consultabile Qui
Un corso/libro che contiene moltissime informazioni sulle caratteristiche degli ETF, nonché sulle strategie operative, i rischi e anche i vantaggi che questo tipo di soluzione offre. Sicuramente un buon punto di partenza per chi vuole saperne di più.
Analisi CFD
Sia l’analisi tecnica che l’analisi fondamentale possono essere utilizzate con successo da chi vuole fare trading sui CFD. Dopotutto i CFD seguono il prezzo e il valore dei sottostanti che rappresentano, sui quali è possibile applicare, a seconda del mercato di appartenenza e della tipologia di titolo diversi tipi di strumenti.
L’analisi fondamentale può essere qualitativa, quando analizza questioni non strettamente numeriche che possono avere impatto sul valore futuro di un titolo, oppure ancora di carattere quantitativo, quando si parte da numeri e dati verificabili numericamente, come possono essere bilanci, P/E ratio oppure ancora le bilance commerciali degli stati.
Gli strumenti di analisi fondamentale da applicare ai CFD non sono specifici per questo particolare strumento ma devono seguire la logica del sottostante. Quando investiremo in azioni tramite CFD, dovremo applicare gli strumenti dell’analisi fondamentale propri del mercato azionario.
Quando decideremo di investire sulle materie prime, allo stesso modo tramite CFD, potremo andare a scegliere gli strumenti propri che utilizzeremmo anche con altri canali di investimento.
Non deve, per quanto concerne l’analisi fondamentale, tradire il fatto di utilizzare uno strumento derivato per investire su determinati mercati. L’analisi del prezzo – di lungo periodo in questo caso – va fatta utilizzando tutti i migliori strumenti e senza particolari differenze.
Anche per quanto concerne l’analisi tecnica non abbiamo differenze sostanziali tra gli strumenti che potremmo utilizzare per i CFD oppure per l’investimento diretto in titoli. A fare testo rimane la tipologia di sottostante che abbiamo scelto, dato che il CFD ne riproduce fedelmente il prezzo, aggiungendo soltanto un piccolissimo spread.
Pertanto hanno rilevanza fondamentale strumenti quali gli indicatori di trading, l’analisi del grafico anche con strumenti “di fortuna“, nonché tutta l’assistenza che può fornire una buona piattaforma di trading nell’applicazione anche di algoritmi e di analisi automatiche.
Strategie trading in CFD
I CFD sono ritenuti essere strumenti particolarmente adatti alle strategie di breve periodo, incidendo sulla possibilità di essere utilizzati con ordini long, le commissioni aggiuntive overnight. Questo non è necessariamente vero, almeno in relazione a quanto possono permettersi di fare coloro i quali fanno trading con capitali ridotti.
Una posizione lunga, nel senso di orizzonte temporale, può essere tanto conveniente con i CFD, quanto con broker che invece applicano una commissione fissa tra acquisto e vendita del prodotto finanziario. Tipicamente non ci sono strategie di trading che dovrebbero essere escluse dal novero di quelle che possiamo utilizzare tramite CFD e mercati finanziari di questo tipo.
Per quanto concerne poi le strategie di trading a breve termine, i CFD sono da sempre strumenti preferiti di chi opera in tali contesti. Questo perché l’assenza di commissioni fisse di trading rende meno esoso un sistema di trading che punti ad aprire e chiudere molte posizioni nel corso magari anche della stessa giornata di trading.
Rispetto al trading in acquisto diretto, inoltre, va sicuramente sottolineato il fatto che i CFD permettono di intervenire anche su trend negativi, grazie alla vendita allo scoperto, che permette appunto di andare a puntare sul ribasso del sottostante.
Scegliere i CFD dunque allarga le prospettive strategiche di chi vuole fare trading online, e non le riduce. Per taluni tipi di operazioni – immaginiamo ad una posizione sulle azioni con orizzonte decennale – potrebbe essere più conveniente operare con altro tipo di strumento. Ma queste sono valutazioni poi da prendere singolarmente.
Videocorsi Migliori Gratuiti sui CFD
Abbiamo scelto tre diversi videocorsi, brevi ma densi di informazioni, che possono aiutarci a comprendere maggiormente quali siano le funzionalità e le caratteristiche del trading in CFD.
- Cosa sono i CFD, vantaggi e svantaggi di The Trading Playground
Video breve che riassume efficacemente quali sono i vantaggi e svantaggi di fare trading tramite CFD. Equilibrato, corretto e soprattutto uno dei pochi, tra la miriade di video presenti sulle principali piattaforme, ad avere un approccio equidistante.
- I vantaggi del trading con i CFD
Una spiegazione da parte di un operatore che ha skin in the game e che quindi va scontata del fattore venditore. Tuttavia è un video che illustra bene quali sono le caratteristiche che dovrebbero interessare chi vuole valutare la possibilità di fare trading con i CFD:
- Avoid CFD Trading
Sicuramente in molti troveranno curioso il fatto di aver inserito un video che è sostanzialmente contro i CFD. Invece lo riteniamo estremamente formativo, perché anche se con un po’ di esagerazioni, questo video evidenzia dei punti critici che riteniamo si debbano tenere in debita considerazione quando si fa trading con questi specifici strumenti.
Trading in CFD: Migliori forum per imparare
Citiamo qui invece i forum maggiormente operativi e quelli che possono offrire una base più concreta per chi vuole apprendere il funzionamento dei CFD e anche strategie di trading che li impieghino.
- Borse.it: forum tra i maggiormente istituzionali e ottimo per il suo contenuto didattico, creato da migliaia di utenti che hanno interagito per anni in uno dei punti di riferimento italiani per il trading online;
- InvestireOggi.it: anche questo forum più operativo rispetto a quelli precedentemente citati e punto di riferimento non solo per chi fa trading di CFD, ma anche per chi vuole imparare di più sul tema;
- MoneySavingExperts: dedicato più in generale al risparmio, ma con centinaia di thread che si occupano di aspetti didattici che includono anche il trading in CFD. Dato che si tratta di forum straniero, è comunque consigliato evitare di seguire indicazioni sui broker;
- CityWire: forum della Gran Bretagna e dunque in inglese, ma che merita sicuramente di essere citato perché autentica miniera di informazioni e strumenti didattici per i CFD;
- Reddit: imparare su Reddit è possibile, anche grazie alla costante opera di divulgazione da parte di utenti attivi sui mercati. Anche qui, nei subreddit dedicati al mondo della finanza, si trovano diversi approfondimenti sul mondo dei CFD.
Perché investire in CFD?
Ci sono diversi motivi che spingono ogni giorno migliaia di nuovi investitori a percorrere la strada dei CFD per l’approdo ai mercati. Se da una parte la popolarità di questi strumenti è assolutamente ascrivibile a campagne di marketing forti ed efficaci, dall’altro deve essere sottolineato il fatto che di sostanza, dietro le campagne pubblicitarie, ce n’è.
Altrimenti centinaia di migliaia di investitori europei non continuerebbero a preferire questo approccio ai mercati rispetto a quello classico. Ci sono diversi vantaggi innegabili in grado di rispondere dettagliatamente al domanda di perché investire in CFD.
- Accesso neutro ai mercati
Quello dell’accesso neutro è uno dei valori principali dei CFD, sebbene spesso ignorato. Avere la possibilità di poter investire a Piazza Affari, oppure sul Nasdaq, o ancora sulla borsa di Hong Kong praticamente alle stesse condizioni, è un vantaggio enorme rispetto al trading con broker bancario.
Si può così effettivamente scegliere questo o quel titolo, basandoci soltanto sull’effettiva convenienza che questo ha per il nostro portafoglio, senza doverci adattare per forza a quanto viene offerto da Piazza Affari, soltanto per evitare le commissioni in genere molto elevate che vengono praticate dai broker bancari.
- Accesso a mercati lontani
A fare il paio con le condizioni neutre c’è anche la possibilità secca di accedere a mercati che tendenzialmente ci sarebbero preclusi. Non è da tutte le piattaforme avere a disposizione azioni cinesi, o ancora accesso a materie prime agricole e criptovalute tramite la stessa piattaforma.
È stato questo uno dei binari lungo i quali si è sviluppato il grande successo dei broker per il trading in CFD: milioni di investitori italiani ed europei si sono trovati improvvisamente tra le mani strumenti in grado di poterli far investire anche su mercati un tempo inaccessibili.
- Limiti di investimento bassi
Da un lato le somme particolarmente contenute che vengono chieste dai broker CFD per aprire un conto, dall’altro la possibilità di avere degli ordini frazionali e pertanto di investire anche pochi euro per esporsi su un’azione che varrebbe, se acquistata intera, centinaia di euro.
Anche i detrattori dei CFD devono necessariamente ammettere che questi titoli hanno significato per moltissimi la possibilità di cominciare ad investire, anche senza capitali importanti alle spalle.
Il vantaggio competitivo dei broker CFD rispetto a quelli classici si esplicita anche attraverso la scelta di piattaforme software per fare trading. Anche quando i broker fanno ricorso a piattaforme proprietarie e sviluppate in proprio – come fa in modo egregio il broker eToro – e come fanno tanti altri broker di questo tipo, gli strumenti che vengono offerti a chi investe sono di spessore superiore rispetto alle piattaforme bancarie.
Sia sotto il profilo della facilità di utilizzo, sia invece sotto il profilo delle funzionalità incorporate. Quando poi vengono offerte piattaforme come MetaTrader, ritenuta all’unanimità la migliore per fare trading online anche dai professionisti, il vantaggio competitivo dei CFD e dei broker che li offrono diventa ancora più evidente.
- Vendita allo scoperto
Per molti un pericoloso strumento sia nelle mani dei professionisti sia, soprattutto, nelle mani invece di chi investe per hobby o come lavoro secondario. In realtà la vendita allo scoperto permette a tutti di puntare su trend negativi che, la storia ci insegna, si ripropongono ciclicamente all’interno del mondo della finanza. Siamo per la responsabilità personale e siamo soprattutto per il fornire a tutti gli strumenti giusti per operare.
- Accesso facile al mercato delle materie prime
Gli investitori al dettaglio hanno pochissimi strumenti per investire sul mercato delle materie prime. Una scelta possibile sono i futures, ma è necessario investire decine di migliaia di euro su ogni contratto; comprare il bene fisico è quasi impensabile, dal momento che servirebbe un grande spazio per lo stoccaggio delle commodities e al tempo stesso sarebbe necessario organizzare la spedizione.
Al contrario, quando si parla di operazioni in CFD, si sta negoziando il valore del sottostante ma senza passaggio della materia prima. Questo significa che gli investitori possono semplicemente speculare sulle commodities, senza avere bisogno di preoccuparsi della consegna fisica del bene e potendo aprire posizioni anche molto piccole.
Quotazione dei CFD: come funzionano
Le quotazioni dei CFD seguono, al netto dello spread, le quotazioni ufficiali del sottostante indicato dal contratto. L’andamento registrato a Piazza Affari, ad esempio sulle azioni Telecom è da ritenersi assolutamente congruo con quanto viene offerto a livello di quotazione anche dai broker CFD.
L’unico discostamento possibile è lo spread, che è appunto il differenziale che il broker applica rispetto al prezzo ufficiale di mercato. Questo spread, come dovrebbe essere noto a questo punto della nostra trattazione, è in genere estremamente ridotto, fatti salvi i casi in cui i mercati sono particolarmente volatili, con i broker che si concedono qualche libertà in più.
Sovrapponendo però le quotazioni ufficiali con quelle fornite da un qualunque broker è possibile vedere come in realtà le quotazioni vadano estremamente di pari passo.
CFD tassazione
Le plusvalenze ottenute dai CFD vanno dichiarate come altri redditi da capitale in dichiarazione dei redditi. Non esistono broker che trattano principalmente CFD, inoltre, che offrano un sistema di tipo amministrato per gli oneri fiscali.
Tutti i broker segnalati in questa pagina operano in regime dichiarativo, che sebbene apparentemente più complesso, in realtà ci permette di portare in detrazione eventuali minusvalenze, anche tra diverse piattaforme.
Il risultato è una gestione sicuramente più intelligente (e meno esosa) di quanto potremmo avere con un regime invece esclusivamente amministrato. I broker che offrono CFD, inoltre, si preoccupano di offrire rendicontazione completa mese per mese, sempre accessibile, per rendere molto più semplice l’eventuale dichiarazione di plusvalenze.
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I CFD al di fuori del trading online
Anche se i CFD sono principalmente legati al mondo del trading online, possono trovare applicazione in altri contesti sia dentro che fuori dai mercati finanziari.
- Energia rinnovabile
I CFD sono utilizzati nel settore energetico, in particolare nel contesto dell’energia rinnovabile. I governi o altre entità potrebbero offrire CFD ai produttori di energia rinnovabile. Per incentivare investimenti in strutture come impianti fotovoltaici ed eolici, i governi talvolta pattuiscono un prezzo al kilowatt con i produttori.
Le due parti stipulano un contratto per differenze in cui, se il prezzo di mercato dell’elettricità è inferiore a un prezzo prestabilito, il governo potrebbe pagare la differenza al produttore. Al contrario, se il prezzo di mercato è superiore al prezzo pattuito, il produttore potrebbe pagare la differenza al governo. Questo offre una misura di stabilità dei prezzi e permette ai produttori di energia rinnovabile di prevedere facilmente il ritorno sugli investimenti, incentivandoli a produrre più energia.
- Infrastrutture e progetti pubblici
Alcuni enti pubblici utilizzano strutture simili ai CFD per garantire il ritorno degli investimenti privati in progetti di infrastrutture pubbliche. Le due parti si accordano su un certo tasso di rendimento per gli investitori. Se i rendimenti effettivi del progetto sono inferiori a questo tasso, il governo paga la differenza; se lo superano, l’investitore potrebbe pagare l’eccesso al governo.
- Sostenibilità ed emissioni di gas serra
Alcune nazioni hanno sistemi di carbon credits basati sul modello dei CFD. Ad esempio, una società automobilistica può guadagnare crediti legati alle emissioni per ogni veicolo elettrico che produce, e può essere tenuta a pagare una certa quantità di crediti per ogni veicolo con motore a combustione. Alla fine questi crediti possono essere detratti o aggiunti alle imposte dell’azienda, incentivando gli investimenti in iniziative sostenibili e scoraggiando quelli in iniziative inquinanti.
Considerazioni finali
I CFD sono in grado di polarizzare le opinioni di chi divulga conoscenza finanziaria: c’è chi li ritiene la soluzione ad ogni tipo di problema per i piccoli investitori e chi li ritiene uno strumento ad alto e altissimo rischio e da riservare soltanto ai più esperti.
Come spesso accade, la verità sta nel mezzo: non è assolutamente vero che i CFD sono lo strumento ideale per tutti, così come non è vero che, con sapienza, non si possano usare anche per mitigare i rischi.
Quella dei CFD deve essere considerata a tutti gli effetti come un’opportunità che ci viene offerta dai mercati, oggi, per avere più strumenti di quelli che avevamo ieri per fare trading finanziario. Starà largamente a noi decidere se e come operare, quali rischi prendere e in ultimo decidere che tipo di utilizzo fare dei contratti per differenza.
©TradingOnline.com ha offerto una disamina equidistante, che permette di conoscere analiticamente il vero funzionamento dei CFD, compresi balzelli che spesso non vengono riportati. Sono lo strumento adatto a tutti? Sicuramente no. Ma è altrettanto sicuro che il mondo degli investimenti online si è arricchito anche grazie a questi strumenti.
FAQ – CFD Trading: domande e risposte frequenti
Cosa sono i CFD?
Sono contratti per differenza, derivati che seguono il prezzo del sottostate e che permettono investimenti frazionali, vendita allo scoperto e applicazione di leva.
I CFD sono rischiosi?
Dipende dal tipo di sottostante. Senza leva finanziaria presentano lo stesso grado di rischio del mercato del sottostante di riferimento.
Quali broker offrono CFD?
Tra i migliori abilitati ad operare in Europa troviamo Capital.com, FP Markets, eToro, Skilling e Trade.com.
È legale investire in CFD?
Sì, se il broker è dotato di licenza. Quelli indicati in questa guida sono 100% legali e sicuri su tutto il territorio europeo.
Su quali asset si può investire tramite CFD?
Forex, Azioni, Materie Prime, ETF, Indici, Criptovalute, Futures, Obbligazioni.
Quali commissioni si pagano sui CFD?
Si paga un piccolo spread tra acquisto e vendita e una commissione overnight per le posizioni tenute aperte oltre le 23:00.
Quanto denaro serve per iniziare ad investire in CFD?
Bastano 100 euro con la maggior parte dei broker. Alcuni offrono limiti anche più bassi, di 10€ o 50€.