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Dollaro USA | Occhi puntati su FOMC e Jerome Powell
Sarà la grande serata del FOMC, il gran consiglio che si raduna per decidere dei tassi di interesse negli Stati Uniti d’America. Come per il meeting precedente, non ci si aspettano grandi novità: i tassi rimarranno fermi e Jerome Powell ripeterà che sarà necessario muovere i tassi facendosi orientare dai dati. Data la penuria di novità evidenti, gli analisti si concentreranno sia sulle parole utilizzate nel comunicato stampa, sia sulla conferenza stampa di rito che Jerome Powell terrà alle 20:30 ora italiana.
Atteggiamenti più o meno dovish o bullish di Jerome Powell saranno l’unica indicazione che arriverà per chi fa trading sulle principali coppie che includono anche il dollaro. Tutto questo mentre dall’Europa arrivano segnali misti, con un’inflazione in ribasso e con un mercato del lavoro ancora forte, che rende forse l’intervento in termini di tagli di BCE meno urgente di quanto i mercati abbiano già preventivato. Una situazione difficile da navigare, che a partire dalle 20:00 ora italiana potrebbe rendere i mercati più volatili del solito.
Niente novità sui tassi. Si attendono le flebili indicazioni di Jerome Powell
È assolutamente impossibile che Federal Reserve stupisca il mondo prendendo una decisione sui tassi già da ora. Un mercato del lavoro ancora relativamente forte e un’economia che pur se in modo ridotto continua a crescere sono argomenti forti per chi invita, tra i falchi del FOMC, a prendere eventuali decisioni riguardanti i tagli più avanti. Non è però così semplice il complesso gioco di equilibri che Jerome Powell e gli altri componenti del FOMC dovranno cercare di tenere in piedi.
Muoversi troppo tardi, quando l’economia avrà dimostrato di aver sofferto il colpo di una fase di rialzi mai così rapida, potrebbe essere fatale per il soft landing, ovvero per la possibilità che ci sia un ritorno alla normalità per l’inflazione e per i tassi senza la recessione che vi viene in genere abbinata.
Durante l’ultima conferenza stampa, Jerome Powell si era dimostrato relativamente tranquillo, ottimista, fiducioso nella possibilità che l’economia avrebbe tenuto. E che dunque si sarebbe potuto aspettare prima di segnalare ai mercati eventuali tagli.
Mercati che, a partire da quello azionario, sembrano però essere più ottimisti di Jerome Powell almeno su due fronti. Il primo è quello azionario, il secondo è quello delle aspettative sui tagli stessi. I mercati vedono già come possibile i primi tagli già in marzo, così come li vedono pressoché certi entro metà anno. Previsioni che ora dovranno però essere confrontate anche con ogni minimo cambio di tono da parte di Jerome Powell.
Il governatore di Federal Reserve non pronuncerà grandi novità, a meno di stravolgimenti assai clamorosi. Al tempo stesso però dovrà cercare di apparire credibile, tenendo conto del fatto che saranno in pochi disposti a credere ad una stagione ancora lunga in territorio restrittivo per i tassi.
Appuntamento alle 20:30
Per quanto le prime analisi partiranno proprio alle 20:00, quando verrà diffuso lo stringato comunicato stampa. Per quanto riguarda la conferenza stampa, questa avrà luogo alle 20:30, con Jerome Powell che prima illustrerà la situazione e poi parteciperà ad un relativamente breve Q&A. Le domande saranno con ogni probabilità in buona parte relative alle prossime mosse di Federal Reserve, con Jerome Powell che, anche allo scopo di tenere a bada i mercati, eviterà di esporsi troppo.
Per le prossime ore di trading ci si aspetta grande volatilità, per un contesto almeno a nostro avviso sconsigliato a chi non ha grande esperienza in questi specifici frangenti di mercato.