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Elezioni europee affossano l’Euro, mai così in basso da 1 mese. Negli USA montano condizioni BULLISH

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Il voto europeo produce già i primi risultati per il mondo del Forex, in apertura di una settimana che sarà molto impegnativa per tutto il comparto, tenendo conto anche degli importanti appuntamenti di mercoledì negli USA. Avremo infatti il trittico di dati sull’inflazione, decisioni del FOMC sui tassi di interesse più conferenza stampa di Jerome Powell e – cosa che preoccupa di più i mercati ora, i dot plot. Ad ogni modo la notizia di oggi è il risultato elettorale in Europa, con un rafforzamento della maggioranza attuale ma che al tempo stesso – almeno secondo i principali analisti – ha fatto registrare percentuali inaspettate di voto anti-sistema.

La situazione è turbolenta sui mercati, tenendo anche conto dell’annuncio, altrettanto a sorpresa, delle elezioni anticipate in Francia, annuncio arrivato appunto dal presidente Emmanuel Macron dopo il risultato elettorale sconvolgente in Francia. Una sorpresa, generale, che complica ulteriormente la lettura di un mercato Forex che aveva già problemi di… leggibilità, anche da parte di chi ha tanti anni alle spalle nel trading sulle piazze valutarie.

Il voto punisce anche l’Euro

Il risultato in Francia e Germania sconvolge anche l’Euro

Basta guardare ai grafici. Il risultato elettorale in Francia e Germania, che ha visto i partiti più a destra portare a casa un risultato inaspettatamente buono, ha creato un’onda lunga che ha finito per impattare anche sulle piazze del Forex. Euro mai così in basso da un mese a questa parte, segno che l’incertezza politica piace poco ai long sull’euro, così come piace poco a chi credeva che l’euro potesse – dopo i tagli della scorsa settimana – aver trovato un bottom. Evidentemente non è così: le elezioni anticipate in Francia e le difficoltà del governo in Germania – almeno stando al risultato europeo – sono segnali che non piacciono ai mercati, per un’euro zona i cui il peso della politica è certamente maggiore di quello negli Stati Uniti d’America.

Il risultato elettorale a sorpresa è maturato in apertura di una settimana che sarà già densa di tensioni più strettamente legate alle questioni economiche e finanziarie. Mercoledì 12 avremo infatti accesso ai dati sull’inflazione USA – con aspettative che sono tutte fuorché positive – e con Jerome Powell che dovrà parlare poi alle 20:30 a margine delle decisioni del FOMC sui tassi di interesse. A rendere la situazione ancora più spinosa ci sarà anche la pubblicazione trimestrale dei dot plot, il grafico che raccoglie le aspettative sui tassi di chi vota al FOMC e dunque di chi ha poi potere di prendere certe decisioni.

Euro mai così male da 1 mese a questa parte

Un 2024 stellare per chi ama l’imprevedibilità

Tra questioni geopolitiche, più strettamente politiche e finanziarie, il 2024 sarà un anno che troverà il suo posto nella storia. A fine 2023 ci si aspettava non solo un ritorno alla normalità, ma anche un indebolimento del dollaro che poi non si è verificato, complice appunto un ritorno alla normalità costantemente rimandato. Il mostro da battere, quello dell’inflazione, continua a dimostrarsi molto più tenace di quello che tutti avevano previsto, a partire dai governatori delle banche centrali.

Quello che continua a stupire è il costante arrivo di problemi politici – che si accompagnano a quelli economici e finanziari – che rendono come abbiamo detto in apertura – il mercato Forex assolutamente impossibile da leggere. Tensioni che andranno a accumularsi durante una settimana densa di eventi, tutti concentrati dal pomeriggio alla sera di mercoledì 12 giugno.

Un appuntamento da seguire e al quale prepararsi magari anche con qualche stop loss. O, per chi non ama la turbolenza, rimanendo fuori dai mercati per qualche ora, fino a quando la situazione non sarà tornata appunto alla normalità. Normalità che però – nel nuovo mondo del Forex – appare sempre di più come un miraggio.

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